venerdì 28 dicembre 2012

sosteniamo tutti insieme la Misericordia di Calci!


La presenza dell'ulivo a Calci

La presenza dell'ulivo a Calci

Forse la prima memoria in ordine di tempo che nomini la nostra vallata di Calci, è un documento del 792, senza altra data più specifica, ma da assegnarsi al mese di gennaio dell'anno 792.
Questo documento è una "Charta Iudicati" ossia una donazione testamentaria esecutoria, cioè un intreccio tra legge romana e legge longobarda, molto importante per gli studiosi di diritto, ma a noi ancora più interessante, perchè è il più antico documento originale ed autentico, che ricordi il Monte Pisano, con il paese di Tre Colli, ed ancora più la sua superficie già divisa in "selva, oliveto e vigna".
La pergamena è danneggiata moltissimo, più del 50% risulta perduto, ed è forse per questo che non fu edita dal Bertini e Barsocchini nelle loro edizioni sui documenti lucchesi, anteriori all'anno mille.
Fortunatamente la parte riguardante la nostra località, si è mantenuta abbastanza bene e, facilmente decifrabile, come ha potuto constatare il Professor C.J. Wickham dell'Università di Birmingham, alla cui cortesia e pazienza certosina devo la trascrizione qui sotto riportata della parte che a noi interessa: "IN NOMINE DOMINI, REGNANTE NOSTRO CAROLO REGE FRANCORUM ET LANGOBARDORUM ANNO REGNA EIUS QUO LONGOBARDIA COEPIT SEPTIMO DECIMO ET FILIO EIUS DOMINO NOSTRO PIPINO MANIFESTU SUM EGO LANPRANDO PRESBITERO FILIO BEATAE MEMORIAE AURIPERTI, COMPONERE DEBEAT MEDIATE DE SILVA MEA DE MONTE PISANO QUI UNO CAPO TENE IN SILVA RICCIOLI ET ALIO CAPO IN SICCANU.
QUAM ABEO A TRICOLLE CUM VINEA ET IPSA SILVA, UNA CUM OLIVETO SUO ET IPSA SILVA IN ISPO LOCO TRICOLLE QUI IN ILLA UNA RESEDE LUCIPERTULO".

Giovanni Benvenuti
Compagnia di Calci

giovedì 20 dicembre 2012

attività svolte nel 2012

Resoconto delle Attività svolte nel 2012

31 gennaio: a Pisa, al San Michele degli Scalzi conferenza dibattito La Rocca della Verruca e il sistema difensivo del Monte Pisano. a cura della Compagnia di Calci, in collaborazione con la Magistratura di Calci.

19 febbraio: Al Circolo Arci Pieve, è stata organizzata la IX Mostra fotografica Carci 'n foto, Er Carnovale della Gabella (in ricordo di Ivano Pellegrini) a cura della Compagnia di Calci, Circolo Arci Pieve, Calci.it

4 marzo: partecipazione alla IV Edizione di "Puliamo la Valle", giornata di pulizia dai rifiuti del torrente Zambra di Castelmaggiore. a cura della Valle SPD, Compagnia di Calci, Arci Pesca.

7 marzo: spedita, al Sindaco del Comune di Calci, al ViceSindaco e Assessore lavori pubblici, al Presidente e ai Commissari della Commissione Uso e Assetto del Territorio e Ambiente, una lettera sulla situazione del muro demolito alla Certosa: con la presente, interroghiamo le S.V. sulle motivazioni in base alle quali è stato demolito un tratto del muro ottocentesco della via Roma in prossimità della Certosa.
I due Musei ospitati nel plesso monumentale hanno comunque un accesso pedonale da via della Certosa, quindi ci appare inutile e dannoso l'aver demolito un muro storico, per costituirne uno ulteriore da via Roma.
Gradiremmo che l'Amministrazione Comunale prendesse formale impegno al ripristino nelle condizioni originali e con i medesimi materiali (con la speranza che siano stati conservati e non dispersi) del tratto di muro demolito.

17 marzo: abbiamo riaperto il sentiero che porta dal Prato di Ceccottino alla Rocca della Verruca ed è stata ripulita una parte della Rocca da piante, rovi ed edera.

24 marzo: "Capodanno Pisano in Verruca" abbiamo organizzato la marcia da Montemagno alla Verruca e alla Badia di San Michele.

20 maggio: "Giornata Europea dei Mulini" visita guidata "dall'Aldio al Molino Gangalandi" a cura di Guide in Pisa, Compagnia di Calci, Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici e Calci.it.

14 giugno: la Calci.it ha presentato la Guida Spatiamentum, 11 percorsi alla scoperta della Valgraziosa, alla quale ha aderito anche la Compagnia di Calci, in maniera determinante, facendo arrivare tramite la Provincia, un contributo di 600,00€.

11 luglio: partecipazione alla serata dibattito Quale futuro per la Zambra?

29 agosto: passeggiata serale "29 agosto 1315 Battaglia di Montecatini". Erano presenti cittadini calcesani, Fautori della Compagnia di Calci, tesserati di Rifondazione Comunista (Genovesi e Paffetti) e dell'Italia dei Valori (Buoncristiani e altri cittadini calcesani dell'idv) presenti anche i Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?" Irene Di Vittorio ed Emanuele Macchi, la Coordinatrice del Progetto l'Ing. Claudia Casini e Paolo Perelli di Federconsumatori di Pisa. Un solo rappresentante del Comune, il Consigliere Comunale Fabio Paffetti.
Dopo aver brevemente ricordato le vicende storiche del 1315, la passeggiata si è snodata dal Ponte di via Roma lungo la Zambra fino nel Natali, da qui in via Ruschi e in via Don Minzoni per terminare in Corte Gargini, dove abbiamo visto alcuni filmati riguardanti la Zambra di Castelmaggiore e l'Acquedotto di Mino Cei, che altro non è che un enorme tubo che toglie l'acqua alla Zambra.
Durante il tragitto sono stati ascoltati cittadini che hanno denunciato varie criticità.

riassunto delle domande fatte durante la serata:

Situazione Acquedotto di Mino Cei: di chi è? quanta acqua preleva? dove la porta? ci sono delle perdite? cosa ne faremo in futuro e chi e come lo gestirà?

Costruzione di un fontanello pubblico da parte del Comune di Calci e di Acque spa: dove farlo? quanto costa? è vero che il Comune di Cascina lo ha pagato 25.000,00€ mentre quello di Calcinaia lo ha pagato 50,000€? e noi quanto lo pagheremo?

Depuratore della Baragaglia-Fra le Zambre: da quanto non funziona più? è di proprietà comunale o di Acque spa? ci sono pericoli di infiltrazione nel terreno del materiale inquinante che si accumula in un fosso li vicino?

l'aldio, ovvero il Canale del consorzio Macinante, di chi è? è possibile prelevare acqua dall'aldio?

continuare lo studio fatto da Lorella Bonanni sull'aldio, sui borgonai, gore, aldietti, lavatoi ecc. catalogare e fotografare il tutto e controllare che queste strutture archeologiche industriali non siano distrutte o manomesse.
E' possibile far funzionare di nuovo una parte dell'Aldio?

qualità dell'acqua di tutti i corsi d'acqua calcesani: ci pensa Arpat? lo ha mai fatto? a chi ha comunicato i valori? che strumenti hanno i cittadini per controllare la veridicità delle eventuali risposte di Arpat?

mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua: esiste una mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua? e se no, chi la deve fare?

le fonti di Calci: come mai si sono seccate le fonti del Diaccetto, Pruno, San Bernardo, Pirone, Bagnetto, Sant'Agata?

fauna ittica: come è lo stato di salute e il popolamento di trote fario, salamandre, tritoni, gamberi d'acqua dolce?

le piante nei corsi d'acqua: quali sono pericolose in caso di piena? quanta acqua prelevano? vanno abbattute? quali si e quali no?

rapporti con Fiumi e Fossi: dove e quando viene pulita la Zambra di Castelmaggiore? e gli altri corsi d'acqua? chi pulisce le piante infestanti nate sui muri che contengono la Zambra (v. via Don Minzoni)

i ponti sulle Zambre: è possibile ricostruirli con l'antico disegno? chi ha ricostruito in maniera oscena il Ponte di Corte Gargini?

mappatura degli scali nelle Zambre: quanti sono e quanti erano?

rapporto con Acque spa: visto che è stato prolungato il rapporto con il Comune di Calci fino al 2026, scadeva nel 2021, cosa farà per Calci Acque spa?
1) verificare la situazione degli acquedotti calcesani, quello di Castelmaggiore cade a pezzi,
2) fare una mappatura delle tubature, tante perdono acqua,
3) l'acqua portata a Tre Colli è gialla e sa di varichina,
4) Calci potrà dare l'acqua ad altri Comuni? quanta acqua se ne va da Calci con i recenti lavori fatti a Caprona? che vantaggi ci sono per Calci? la falda acquifera di Calci può supportare questa fuga di acqua? ci sono studi fatti a proposito e da chi?

20 settembre: adesione al nascente Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia per dire no alla legge che vorrebbe far diventare Livorno Capoluogo della nostra Provincia!
Il Comitato è nato da:
Sergio Scarselli-Presidente Onorario dell’Accademia nazionale dell’Ussero
Michela Giabbai-Presidente dl Comitato RSVP Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Gabriele Della Croce  -Presidente della Compagnia dello StilePisano
Elisa Falciani -Presidente Fare Ambiente
Ferruccio Bertolini -Compagnia di Calci
Maria Grazia Ghelardoni-Vivi la Piazza
Franco Ferraro  -Presidente dell’Associazione degli Amici di Pisa
Mauro Del Corso – presidente Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani

22 settembre: partecipazione all'incontro pubblico organizzato da Calci nel Cuore a Villa Buieri, "Accorpamento delle Province e area vasta, quale riassetto per gli Enti locali" erano presenti: Nicola Landucci - Assessore Provincia di Pisa, Matteo Arcenni– Consigliere Comunale e Presidente Commissione Bilancio e  Affari Istituzionali Unione Valdera, Fabrizio Grossi– Responsabile Enti Locali PDL,
Franco Ferraro-  Presidente  Associazione Amici di Pisa, Piero Lupetti - Consigliere Compagnia di Calci, Paolo Lazzerini Gruppo Consiliare della Lista Civica Calci nel Cuore.
in tale occasione abbiamo ribadito l'importanza di rimanere autonomi come Provincia e come Comune e di fare in modo che Pisa sia Capoluogo della nuova eventuale Provincia con la fusione con Livorno.

26 settembre: spedita, al Sindaco del Comune di Calci,  al Presidente e ai Commissari della Commissione Uso e Assetto del Territorio e Ambiente, una lettera sulla situazione di degrado al Bagnetto:
a) quale sarà il futuro dell'area dell'ex Stabilimento della Fonte Corona?
b) di valutare la possibilità di fare tutto il possibile per far emergere di nuovo l'acqua acidula del Bagnetto.
c) di ripulire l'area della Buca del Bagnetto dalla vegetazione e di ripulire il cartello Comune di Calci.
d) se esiste la possibilità di costruire un fontanello pubblico insieme ad Acque spa presso la Buca del Bagnetto, magari dotandolo di un impianto per la produzione di acqua gasata, riqualificando l'area con targa commemorativa di ciò che era il Bagnetto e piccolo parco giochi per bambini.

29 settembre: partecipazione alla manifestazione a Pisa, organizzata dal Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia, per dire no alla legge che vorrebbe far diventare Livorno Capoluogo della nostra Provincia

30 settembre: insieme a Legambiente Pisa, Comune di Calci, Misericordia di Calci, partecipazione a "Puliamo il Mondo" abbiamo ripulito dai rifiuti la Zambra, dal Ponte Vecchio fino quasi a Caprona, il Vallino di Val di Vico alla Gabella, il fosso della Vicinaia nei pressi del Ponte del Guidoni.
Sono state pulite le seguenti vie: Via Poggio della Propositura, via Arnaccio dal Comune al Ponte della Salita, via XX Settembre, Piazza Cairoli, il parcheggio di Piè di Villa a Montemagno, Piazza del Poggio, la via del Lungomonte dal Ponte dello Zucchini fino al semaforo della Gabella, la via Calcesana dal Ponte della Tana (semaforo alla Gabella) fino al Ponte del Guidoni, compresa la strada che porta al Depuratore del Bagnetto.
Presente il Vicesindaco Antonio Piccioli e Andrea Strambi del Settore 5 "lavori pubblici difesa del territorio” del Comune di Calci, Irene Di Vittorio ed Emanuele Macchi Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?".

1 ottobre: partecipazione alla trasmissione tv "L'Impallato" con il Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia, per sostenere la tesi che Pisa deve rimanere Capoluogo.

10 ottobre: spedita, al Sindaco del Comune di Calci e ai Capi Gruppo Consiliari, una richiesta di adesione al Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia.

Egregio Sindaco, Egregi Capigruppo del Consiglio Comunale di Calci, in data 20 settembre 2012 in via Gori a Pisa, si sono riunite Associazioni, Amministratori locali e Cittadini/e per formare il Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia.
Vi abbiamo invitato ad aderire come Comune, al Comitato, con tre mail, spedite il 24 e il 25 settembre, il 4 ottobre, il Comitato stesso ha inviato due mail al Sindaco il 4 e il 9 ottobre, ma non abbiamo mai ricevuto risposta.
La scelta del Governo di accorpare le Province è anticostituzionale, difatti l'articolo 133 della Costituzione della Repubblica Italiana dice che: Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione.
La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni.
Pertanto, Vi chiediamo di aderire come Comune di Calci al nostro Comitato, di contattare il prima possibile il Dott. Franco Ferraro Presidente degli Amici di Pisa, al fine di studiare insieme al Consiglio Provinciale di Pisa, nuove strategie, per far si che Pisa rimanga Capoluogo di Provincia.

Il Sindaco ci ha risposto che non intende aderire al Comitato.

18 ottobre: incontrata la Giunta Comunale di Calci per parlare del Bagnetto, la Giunta Comunale in riferimento alla lettera del 26 settembre ha risposto ai comma a) non lo sanno, b) c) sono interventi che devono fare i privati, e) verrà costruito da un'altra parte.

20 ottobre: pulizia della Verruca, ripulita interamente la Rocca da piante, rovi, edera.

26 ottobre: incontro con i Sindaci di Vicopisano e Calci, con la Regione e con le Proprietà della Rocca della Verruca, per parlare di possibili interventi di restauro.
Alla fine tutti hanno convenuto che l'unica soluzione è quella da noi applicata, ovvero di ripulire la Verruca e mantenerla fruibile.

27 ottobre: partecipazione alla passeggiata alla riscoperta dell'Aldio, in tale occasione è stato ribadito verbalmente all'Assessore Antonio Piccioli di cercare di fare qualcosa per la frana che da anni sta distruggendo il parcheggio di Castello.

9 novembre: ricordata la data della seconda Repubblica Pisana (9 novembre 1494) con un comunicato stampa su Il Tirreno che ricordava gli eventi del periodo 1494-1509 la resistenza pisana contro l'invasione fiorentina, inoltre con la partecipazione a due iniziative: grazie a Paolo Rossi abbiamo incontrato per il Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia gli On. Paolo Fontanelli, Enrico Letta, Maria Gatti, e l'Assessore Regionale Tognocchi per parlargli dell'importanza e per ascoltarli sulla possibilità di far rimanere Pisa Capoluogo di Provincia.
Abbiamo poi partecipato ad un incontro pubblico con il Sindaco del Comune di Calci e il Presidente di Acque spa dove abbiamo chiesto, senza ricevere risposte: quanta acqua se ne va da Calci con i recenti lavori fatti a Caprona? che vantaggi ci sono per Calci? la falda acquifera di Calci può supportare questa fuga di acqua? ci sono studi fatti a proposito e da chi? se Acque spa e il Comune di Calci, insieme ai cittadini vogliono formare un Comitato per la mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua, è intollerabile che si permetta di scaricare i liquami nei corsi d'acqua, dobbiamo cercare una soluzione che non sia repressiva per la popolazione ma neanche far finta che il problema non esiste.

17 novembre: è stato consegnato a Mario Pellegrini il Premio Vincente Della Chiostra di Meuccio per essersi sempre battuto per la Comunità di Calci, dalla resistenza alla costruzione della strada panoramica del Monte Serra, al miglioramento del Galilei, per la costruzione della Palestra Libertas, per aver scritto numerosi opuscoli riguardanti la vita calcesana del XX secolo.

18 novembre: presso la Sala Consiliare del Comune  di Calci, partecipazione al dibattito partecipativo sulle Zambre, finalizzato alla stesura condivisa di un documento propositivo sul futuro delle Zambre.

1 dicembre: partecipazione al Piano d'azione per scrivere insieme il documento con le proposte finali del progetto "Quale futuro per la Zambra"?

14 dicembre: siamo andati alla Certosa di Calci al Museo di Storia Naturale e del Territorio e abbiamo trovato un accordo per collocare li "I Presepi dei Meucci"

15 dicembre: partecipazione al Piano d'azione per scrivere insieme il documento con le proposte finali del progetto "Quale futuro per la Zambra"?

18 dicembre: partecipazione al Piano d'azione per scrivere insieme il documento con le proposte finali del progetto "Quale futuro per la Zambra"?

da settembre a dicembre: la Compagnia di Calci ha sostenuto il Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia, ha partecipato ad incontri e ha divulgato per email e su facebook le iniziative del Comitato, il quale a nome di tutte le Associazioni aderenti ha contattato ripetutamente il Governo Italiano, la Regione Toscana, la Provincia di Pisa, i Comuni Pisani, l'Unione delle Province Italiane, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani per fare in modo che Pisa rimanga Capoluogo di Provincia.

da gennaio a dicembre: abbiamo sostenuto su facebook campagne umanitarie e raccolta firme per Amnesty International, Emergency, Medici senza frontiere, Avaaz, Greenpeace, Operation Smile, Misericordia di Calci, Gruppo Aido Stefano Pellegrini, Ela.

spese varie: 55,86€ per stampe per il Molino dei Gangalandi, per la ripulitura e la tutela della Zambra e della Verruca.
30,00€ per la realizzazione della targa del Premio Vincente Della Chiostra di Meuccio.

spese bancarie: 8,50€

totale spese: 94,36€

entrate: 298,00€ contributo Amministrazione Comunale di Calci


entrate da donazioni o tessere: 0,00€

ringraziamenti: Un grande ringraziamento va alla Misericordia di Calci, per averci concesso l'uso della sua Sede per le riunioni e per averci noleggiato gratuitamente il pick up per salire alla Verruca e per raccogliere i rifiuti in occasione di Puliamo il Mondo.
Un ringraziamento a tutti i Cittadini e le Associazioni Calcesane con le quali abbiamo collaborato.
Un ringraziamento ai Cittadini e alle Associazioni del Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia, in special modo agli indomiti Amici di Pisa per aver contribuito nel vincere la battaglia civica di far rimanere Pisa e Provincia autonome.
A tutti i Fautori e le Fautrici che hanno partecipato alle nostre riunioni ed iniziative.
A tutti i Membri della Consulta delle Associazioni Calcesane, a tutti gli Amministratori della Giunta e del Consiglio Comunale di Calci, a tutti i Dipendenti Comunali, per avere ascoltato e valutato le nostre proposte.
Un ringraziamento ad Irene Di Vittorio ed Emanuele Macchi, Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?" e a tutti i Coordinatori e i Garanti del Progetto.
Un ringraziamento alla Famiglia di Mario Pellegrini per il rinfresco offerto dopo la premiazione del Vincente Della Chiostra di Meuccio.
Un ringraziamento a Don Mirello Paoletti per le belle parole di incitamento e stima nei nostri confronti.




lunedì 19 novembre 2012

6 dicembre: aiutiamo il Gruppo Aido Stefano Pellegrini


17 dicembre: cena con il Pisa Calcio

il 17 dicembre alle ore 20.00 ci sarà una cena tra i calcesani e alcuni Calciatori del Pisa Calcio 1909, presso il Circolo Arci la Pieve. per prenotarsi, rivolgersi al Circolo.
è una occasione per stare insieme tra calcesani e per ribadire che la Squadra di Pisa, Calci e gli altri Comuni della Provincia, è il Pisa Calcio 1909!

1 e 15 dicembre: scriviamo il piano d'azione per salvare le Zambre

Nei giorni 1 e 15 dicembre, alle ore 15.00, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Calci, avverrà la scrittura del Piano d'azione, con le priorità di riqualificazione, tutela, valorizzazione e manutenzione da sviluppare.
dobbiamo partecipare se vogliamo che le Zambre e i Vallini tornino puliti e vivibili!
Praticamente viene scritto il documento finale che verrà dato alla Regione, la quale interrogherà il Comune, la Provincia, Fiumi e Fossi, Acque spa su cosa i cittadini hanno chiesto.

ecco che cosa possiamo proporre:

L'Acquedotto di Mino Cei di chi è? quanta acqua preleva? dove la porta? ci sono delle perdite? cosa ne faremo in futuro e chi e come lo gestirà?

Il Depuratore della Baragaglia-Fra le Zambre è di proprietà comunale o di Acque spa? ci sono pericoli di infiltrazione nel terreno del materiale inquinante che si accumula in un fosso li vicino?

l'Aldio e gli Aldietti di chi sono? è possibile prelevare acqua dall'aldio? lo studio fatto da Lorella Bonanni sull'aldio, sui borgonai, gore, aldietti, lavatoi ecc. deve essere consegnato alla Polizia Municipale in modo da controllare che queste strutture archeologiche industriali non siano distrutte o manomesse.
E' possibile far funzionare di nuovo una parte dell'Aldio per l'idroelettrico?

Al controllo della qualità dell'acqua di tutti i corsi d'acqua calcesani ci pensa Arpat? lo ha mai fatto? a chi ha comunicato i valori? che strumenti hanno i cittadini per controllare la veridicità delle eventuali risposte di Arpat?

Il Comune di Calci ed Acque spa faranno una mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua? faranno nuove tubazioni per permettere ai cittadini di non scaricare i loro rifiuti nei corsi d'acqua ma bensì nella fognatura? quando verrà fatto? quanto costerà? come si può fare?

Come mai si sono seccate le fonti del Diaccetto, Pruno, San Bernardo, Pirone, Bagnetto, Sant'Agata?

Come è lo stato di salute e il popolamento di trote fario, salamandre, tritoni, gamberi d'acqua dolce?
Le piante nei corsi d'acqua, quali sono pericolose in caso di piena? quanta acqua prelevano? vanno abbattute? quali si e quali no?

Il rapporto tra Fiumi e Fossi e Comune di Calci cosa prevede? dove e quando viene pulita la Zambra di Castelmaggiore? e gli altri corsi d'acqua? chi pulisce le piante infestanti nate sui muri che contengono la Zambra, come ad esempio in via Don Minzoni.

i ponti sulle Zambre: è possibile ricostruirli con l'antico disegno?

zanelle: chi le deve pulire? perchè in via Don Minzoni e Butese le zanelle sono piene di terra, rifiuti, erba, foglie ecc.? ci deve pensare la Provincia? e in futuro chi ci penserà?

Il Comune e Acque spa devono verificare la situazione degli acquedotti calcesani e fare una mappatura delle tubature che perdono acqua.

Calci può dare l'acqua ad altri Comuni? quanta acqua se ne va da Calci con i recenti lavori fatti a Caprona? quanto sono costati questi lavori? e il costo rientra negli investimenti fatti nel e per il territorio di Calci? la falda acquifera di Calci può supportare questa fuga di acqua? ci sono studi fatti a proposito e da chi, dove si possono consultare?

trovate le informazioni qui http://www.zambracalci.it/


23 novembre Il Fiume si rise


giovedì 8 novembre 2012

festeggiamo il 9 novembre con Acque spa

Per festeggiare il 9 novembre, riteniamo opportuno partecipare il 9 novembre alle ore 21.00 nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Calci per discutere di acqua pubblica.

Giuseppe Sardu Presidente di Acque spa, interviene all'incontro "il servizio idrico integrato" saranno illustrati gli investimenti degli ultimi anni sulla rete idrica e sul sistema di smaltimento delle acque reflue nel territorio.

Crediamo sia una bella occasione per chiedere e capire alcune cose: la recente captazione di acqua da Calci verso altri Comuni realizzata da Acque spa, gli scarichi nelle Zambre e nei Vallini, i depuratori ecc.

chiunque abbia foto e filmati della zambrata e dei relativi danni sul territorio del 9 ottobre scorso, le conservi, presto manderemo un resoconto scritto e fotografico al Comune di Calci, Provincia di Pisa e a Fiumi e Fossi.
Inoltre tutto il materiale raccolto verrà dato al Progetto Quale futuro per la Zambra? http://www.zambracalci.it/

il 18 novembre c'è la giornata conclusiva sulle Zambre, chiunque abbia idee e proposte in merito le porti di persona.

martedì 30 ottobre 2012

8 e 9 novembre: ricorrenza della seconda Repubblica Pisana

8 e 9 novembre 1494 Ricorrenza della Seconda Repubblica Pisana (1494-1509)

La Compagnia di Calci ricorda tutti i Pisani e le Pisane della Città e della Provincia che lottarono contro Firenze e vari Stati italiani ed europei per mantenere libera la Repubblica Pisana dal 1494 fino al 1509: quella resistenza fu talmente eroica, che i pisani vennero definiti la gloria e l’onore degli Italiani.
Nel 1494 Carlo VIII Re di Francia giunse in Italia per conquistare il Meridione, sul quale vantava diritti di successione: il viaggio di ritorno poteva essere insidioso e denso di pericoli, quindi il Re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata.
La sera del 8 novembre il Re venne ricevuto nel "Palazzo Blu", sul Lungarno Gambacorti, recentemente restaurato e decorato di colore celeste, allora di proprietà di Giovanni Bernardino Dell’Agnello. La tradizione orale ci narra che dopo il ricevimento, prese la parola una bellissima ragazza vicarese, Loisa Del Lante, la quale convinse, con un accorato appello, il Re a restituire la libertà alla Repubblica Pisana.
Leggenda o verità, Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile, vennero cacciati i fiorentini, e tutto il contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio, Vicopisano, Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Fauglia, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e grosso modo tutti i castelli pisani che oggi formano le Province di Pisa e di Livorno.
Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni: a Pisa affluirono nel 1499 gli abitanti della Provincia, che insieme ai cittadini resisterono alla fame e alle cannonate.
L’ultima vittoria pisana avvenne l’8 aprile 1509 quando i pisani uscirono dalla Porta a Piagge con la bandiera di Firenze, gridando Marzocco! Marzocco! (il Marzocco è il leone, simbolo di Firenze, che tiene sotto la zampa destra il giglio di Firenze) in segno di resa: e quando i fiorentini ingenuamente abboccarono, i pisani attaccarono e sconfissero l’avversario.
Ma l’assedio continuò e con esso anche la carestia assillò la popolazione, non restò quindi che la resa, firmata nel maggio del 1509 da dieci pisani (cinque della città e cinque del contado) (uno era Thomas Meucci da Montemagno) i pisani prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’8 giugno.
In conclusione, questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare, che soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea, e non da meno furono gli sforzi economici ma soprattutto di vite umane, che Firenze fu costretta ad impiegare per la riconquista di Pisa e del suo contado, nonché le innumerevoli umiliazioni per le sconfitte inflitte dagli indomiti Pisani.
In questa guerra andarono distrutte la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa, Calci, Buti, Ponsacco e altri paesi.
Tanti pisani lasciarono la città, preferendo ire sparsi per lo mondo prima di soggiacere a Firenze, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che dettero vita al Granducato di Toscana.
Alla fine le due grandi rivali, Pisa e Firenze, si annullarono a vicenda.

venerdì 26 ottobre 2012

aiutiamo la Misericordia

aiutiamo tutti la Misericordia di Calci! la Compagnia di Calci intende pubblicamente ringraziare la Misericordia per tutte le innumerevoli iniziative benefiche a favore dei calcesani!

20 ottobre pulizia della Verruca


Pisa Capoluogo


10 OTTOBRE spedita una mail al Consigliere Provinciale Stefano Lazzerini ed ai membri del Pd calcesano perchè si attivino con i Consiglieri Provinciali e i Deputati Nazionali "pisani" per fare tutto il possibile per far rimanere Pisa Capoluogo di Provincia.
Protocollata in Comune, una richiesta di adesione del Comune di Calci al Comitato Pisa Capoluogo, al Sindaco ed ai Capigruppi Consiliari.
Ha risposto in maniera positiva il Consigliere Provinciale Stefano Lazzerini.
Il Sindaco ha risposto che non aderirà, mentre il pd calcesano non ha nemmeno risposto.

17 novembre VIII Premio Vincente Della Chiostra di Meuccio




La Compagnia di Calci Vi invita alla premiazione dell'VIII Premio Vincente Della Chiostra di Meuccio.
Sabato 17 novembre alle ore 17.00 presso la Sala Consiliare (g.c.) del Palazzo Comunale di Calci.

2005 Angiolo Chini (per il Molino dei Gangalandi)
2006 Varo Consani e la Corale di Santa Cecilia
2007 Filarmonica Verdi
2008 Gruppo Volontari Antincendio Paolo Logli
2009 Rober Glass
2010 Franco Adami
2011 Don Mirello Paoletti
2012 Mario Pellegrini

Quest'anno la Compagnia di Calci in collaborazione con il Comune di Calci e le Associazioni Calcesane, assegna il Premio a Mario Pellegrini per essersi sempre battuto per la Comunità di Calci, dalla resistenza alla costruzione della strada panoramica del Monte Serra, al miglioramento del Galilei, per la costruzione della Palestra Libertas, per aver scritto numerosi opuscoli riguardanti la vita calcesana del XX secolo.


perchè festeggiamo il mese di novembre

Dal 1494 al 1509 la Repubblica Pisana tornò indipendente liberandosi dal giogo fiorentino che durava dal 1406, i calcesani combatterono fino all’ultimo, a fianco della Repubblica Pisana.
Nel 1499 i Contadini Pisani, grosso modo delle attuali Province di Pisa e Livorno, entrarono in Città per difenderla e insieme ai Cittadini resistettero a 10 anni di assedio, soli contro le cannonate di Stati Italiani ed Europei, tanto da venir definiti "la gloria et l'honor de li Italiani", fino al 1509, quando venne firmata la "pace".
questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, dal punto di vista militare e di diplomazia italiana ed europea, non da meno furono gli sforzi economici e di vite umane, che Firenze fu costretta ad impiegare per la riconquista di Pisa e del suo contado, nonché le innumerevoli umiliazioni per le sconfitte inflittegli dagli indomiti pisani, che in una lettera anonima così scrivevano: noi con firmo e costante animo defendiamo e defenderemo questa città insino al sangue e ad la morte, sopportando ogni cosa dura, difficile e extrema per salute di quella e nostra, perché ogni buon cittadino è obbligato così fare; misera e meschina è quella Repubblica che per sua degnità e conservazione non ha li suoi cittadini parati per morire.
In questa guerra andarono distrutte la maggior parte delle fortificazioni militari pisane e gran parte dell’arredo urbano.
Tanti pisani se ne andarono, preferendo ire sparsi per lo mundo prima di soggiacere a Firenze, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere della famiglia fiorentina dei Medici, Pisa e Firenze vennero inglobati insieme in quello che diventerà il Granducato di Toscana.


ma chi era Vincente Della Chiostra di Meuccio?

Vincente Della Chiostra fu sicuramente un personaggio importante della Repubblica Pisana, come si può dedurre dalla cronaca della sua uccisione, quando nell’aprile del 1502, il fiorentino Piero Vaglienti scriveva che : In questo tempo essendo el campo de fiorentini nel contado di Pisa per dare el guasto a’ grani, uscì di Pisa uno loro capo di cavalleggeri chiamato Vincente della Chiostra el quale si fe loro incontro per braveria, onde e fu attorniato dalle fanterie di messer Criaco Dal Borgo e fu preso. M’avanti fusse preso fu fedito di tre fedite di lancia lunga, delle quali una n’era ne la pancia mortale la qual passava dentro nelle interiora ; di che ne fu mandato qui a Firenze in cataletto perché di lui facevano gran conto. E venendone, giunse alla Casellina discosto a Firenze a tre miglia, e per non lo fare venire di dì in Firenze lo feciono posare quivi insino alla notte, perché arebbe auto troppa gran bussa se veniva di dì de romore di popolo, dove la Signoria vi mandò a medicallo. E la sera peggiorò i’ modo che alle 3 ore di notte si morì delle fedite aveva ; che n’hanno fatto e pisani gran conto, benché non fusse uomo di lieva imperò ch’era figliuolo d’uno vinaiuolo in Pisa che vendeva vino a uno luogo si dice la Chiostra (Vicolo del Porton Rosso) e per questo erano chiamati que dalla Chiostra ; ma sono nativi di Calci ; e frate carnali del padre sono mugnai a Calci e chiamavansi que di Meuccio.Vincente Della Chiostra venne vendicato da due suoi fratelli, che nel 1506 catturarono e uccisero colui che l’aveva ucciso, come si evince dal diario del fiorentino Piero Vaglienti:  Addì 27 di novembre anno 1506 rispetto l’avere e pisani preso un connestabile de fiorentini detto ‘l volterrano e per sopra innominato ‘l Bufolo uomo molto adoperatosi pe’ fiorentini ne’ casi de’ pisani e molto fedelmente per cagione dello aversi adoperato si bene in favore de’ fiorentini e perché in una mischia uno si chiamava Vincente Della Chiostra pisano, in guerra come si fa tra soldati e soldati di poi detto Volterrano essendo preso da’ pisani, e fratelli di detto Vincente Della Chiostra l’ammazzonno per vendetta del fratello. Donde qui avendo tale nuova si raunonno e Dieci e li Otto e diliberonno che per tale cagione duo pisani di quelli funno presi in sul Monte a San Giuliano, quando Don Michele (Miguel de Corella) prese lo ‘mbasciadore di Lucca insieme con molti pisani, cioè Giovanni Orlandi (di Pisa) e Miniato del Seppia (di Cascina) stati in prigione più di tre mesi e quasi e sanza dubbio liberi della morte e di già dato loro in prigione larghezza, funno impiccati alle finestre del capitano in sulla piazza del capitano de’ Signori; e liberamente se non seguiva tale cosa erano certamente un dì scambiati con qualche altro prigione.

danni causati dalla Zambra

Dettaglio dei danni cagionati dal torrente Zambra, la mattina del dì 7 novembre 1785 dalle ore 6.00 alle ore 7.00

Da questo meticoloso resoconto si ha uno spaccato chiaro e interessante della vita e delle attività artigianali che formavano il tessuto economico del nostro Paese.
Ma penso sia anche importante capire perchè in una sola ora di pioggia torrenziale abbia potuto causare tutti questi danni.
Il Torrente Zambra fuoriuscì dagli argini, entrò nelle case e spazzò via tutto quello che trovò lungo il suo corso.
I danni ammontarono ad oltre £100.000 cifra rilevante per la nostra economia.
Da questo minuzioso conteggio era escluso il computo del mancato guadagno, specialmente per i numerosi molini, resi inutilizzati per diverso tempo.
Anche l'Aldio, il canale macinante che alimentava questi edifici molitorii, fu fortemente devastato in ogni suo tratto e in alcuni punti spazzato via del tutto, così come "i ponti canali" che raccordavano l'Aldio da una sponda all'altra della Zambra.
Di questa relazione pensiamo di farne una piccola pubblicazione a parte, perchè siamo certi che interesserà a tutti i calcesani, avere un prospetto della vita settecentesca che improvvisamente venne interrotta in ogni sua attività.
Benchè avesse piovuto ininterrottamente e abbondantemente per un'ora intera, a nostro giudizio, le cause di questo disastro, vanno ricercate nell'indiscriminato disboscamento, che proprio in quegli anni, si andava registrando sui nostri monti con l'abolizione della famosa "Servitù dei pini" avvenuta con Motu Proprio granducale nel 1769.
Tutte le pinete, fino ad allora tenacemente protette, poterono essere estirpate, e il terreno messo a coltivazione, sia in oliveto nella parte più bassa del monte, sia a castagneto nella parte più alta.
La completa spoliazione delle pendici del monte, unita ad una insolita precipitazione atmosferica, fu la causa di questa funesta inondazione.
Lo studio della storia passata, oltre ad essere interessante per una maggiore comprensione storica, ci offre, a saperlo bene interpretare, anche utili nozioni per comportamenti futuri.
Pensiamo infatti ai devastanti incendi che in estate flagellano la nostra penisola, ed è per questo che insistiamo perchè si faccia sempre una attenta prevenzione e buona guardia per difendere le nostre pinete dai rovinosi incendi, che potrebbero mettere a nudo le pendici dei nostri monti. 

Giovanni Benvenuti
Compagnia di Calci





9 OTTOBRE 2012 chiunque abbia foto e filmati della zambrata e dei relativi danni sul territorio, le conservi, presto manderemo un resoconto scritto e fotografico al Comune di Calci, Provincia di Pisa e a Fiumi e Fossi.
Inoltre tutto il materiale raccolto verrà dato al Progetto Quale futuro per la Zambra? http://www.zambracalci.it/

venerdì 5 ottobre 2012

8 ottobre riunione Comitato per Pisa e Provincia

http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=photo&media=44200


Pisa, giovedì 20 settembre 2012 -2013 in stilepisano

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO

Art. 1  - Costituzione
E’ costituito su iniziativa delle sottoscritte associazioni  il comitato senza fini di lucro denominato “Comitato per Pisa capoluogo di provincia”

Art. 2  - Sede
Il comitato ha sede a Pisa in via Pietro Gori, 17 presso la sede dell’Associazione degli Amici di Pisa

Art. 3 - Durata
Il Comitato ha durata fino al raggiungimento dello scopo dichiarato che dovrà essere deliberato dall’assemblea degli aderenti.
Art. 4  - Scopo
Il Comitato intende perseguire i seguenti scopi:

-promuovere una modifica dell’art 17 della legge 135/2012 affinché i criteri di determinazione del capoluogo della nuova provincia siano espressi: sulla base di criteri oggettivi relativi alla dimensione ed alla popolazione del territorio provinciale preesistente, posizione baricentrica rispetto al territorio della stessa (art.17 comma 4/bis), alla dimensione e alla popolazione del territorio provinciale preesistente, alla presenza di istituzioni, aziende pubbliche, enti pubblici, istituzioni universitarie sanitarie e di ricerca, presenza di infrastrutture interconnesse, presenza e arrivi turistici nell’anno, l’offerta di patrimonio artistico.

-promuovere una modifica dei criteri contenuti nella deliberazione del consiglio dei ministri del 10.7.2012 (G.U. n. 171 24.7.2012- criteri per il riordino delle province) che tenga conto anche  dei parametri oggettivi contenuti al punto precedente.
-promuovere le ragioni della incostituzionalità della legge in particolare rispetto a quanto contenuto negli articoli 5, 114, 133 c.1 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Art. 5 - Promotori
Il numero dei promotori è illimitato. Possono essere promotori del Comitato tutte le persone fisiche, le persone giuridiche e gli enti che ne condividono gli scopi dell’organizzazione e si impegnano in qualsiasi modo, ed ognuno per le proprie possibilità e capacità, a realizzarli.

Art. 6  - Organi sociali
Sono organi del comitato: l’Assemblea, il Consiglio Direttivo, il Presidente.

Art.7 - Composizione dell’Assemblea
L’Assemblea si compone di tutti i promotori del Comitato. L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Comitato.
Art.8 - Convocazione
L’Assemblea viene convocata tramite posta elettronica e annunci sui quotidiani locali.

Art. 9 - Maggioranze
L’Assemblea è regolarmente costituita in prima convocazione con almeno metà dei promotori in proprio o per delega. In seconda convocazione le delibere sono valide con qualsiasi  numero di intervenuti.  L’Assemblea delibera a maggioranza dei presenti.

Art. 10 -Consiglio Direttivo
Composizione del Consiglio Direttivo. Il Comitato è amministrato da un consiglio direttivo composto da un minimo di cinque ad un massimo di undici membri eletti dall’Assemblea. Il Consiglio Direttivo dura in carica fino al raggiungimento degli scopi associativi. Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno un Presidente.

Art. 11 -Convocazione del Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente secondo le modalità di convocazione dell’Assemblea. Le delibere del Consiglio direttivo sono valide se vengono prese a maggioranza dei presenti. Il Consiglio Direttivo si occupa della gestione ordinaria e straordinaria del Comitato. Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno un Segretario verbalizzante ed un Vice Presidente.

Art. 12 – Gratuità delle cariche sociali
I Consiglieri e il Presidente non hanno diritto a nessun compenso né a gettoni di presenza.

Art. 13 - Contributi e Patrimonio
I contributi sono versati in forma libera e senza quota minima da parte dei promotori. Il patrimonio è costituito da: le quote d’iscrizione, i contributi e liberalità ricevute, riserve accantonate di avanzi di gestione.
Art. 14  Rendiconto esercizio sociale-
devoluzione del patrimonio
L’esercizio sociale coincide con l’anno solare. Al termine di ogni esercizio il consiglio direttivo provvede alla redazione del rendiconto da approvare da parte dell’Assemblea. All’atto dello scioglimento è fatto obbligo di devolvere il patrimonio secondo le volontà emerse dall’Assemblea.

Art. 15 Norme di rinvio
Non previsto nel seguente statuto si rinvia alle norme generali del Codice Civile.

riunione del Comitato lunedì 8 ottobre ore 21.15 sede Amici di Pisa, via Gori 17 Pisa, Quartiere di San Martino in Kinzica



appello alle Associazioni Calcesane

Carissime Associazioni, in data 20 settembre 2012 in via Gori a Pisa, si sono riunite diverse Associazioni e Cittadini/e per formare il Comitato Pisa Capoluogo di Provincia.
la nostra protesta chiederà al Governo Italiano che siano ridotti i costi reali della politica: numeri parlamentari, senatori, consiglieri e assessori provinciali e regionali, aziende partecipate, consorzi, autoblu, stipendi, pensioni, privilegi inutili, spese folli di Regioni e Stato, abolizione degli Ato ecc.

Vi chiediamo di aderire il prima possibile al Comitato contattandoci a questa mail, oppure di chiamare al 3386761609
ricordatevi che le Regioni sono nate negli anni 70 e che costano più delle Province.

Se Livorno diventerà Capoluogo, il nostro territorio perderà: Inail, Inps, Camera di Commercio, Catasto, Confesercenti, Confcommercio, Agenzia delle entrate, Motorizzazione, Questura, Prefettura ecc. con tutto l'indotto per Ristoranti, Bar, Negozi ecc.

Siamo anche favorevoli a due Capoluoghi: Pisa e Livorno, con distribuzione di Enti e servizi.
Giova ricordare che la Provincia di Livorno faceva parte della Provincia di Pisa fino al 1926!!


per aderire al Comitato: compagniadicalci@libero.it

lunedì 8 ottobre alle ore 21.15 ci sarà una riunione del Comitato, ci farebbe piacere la Vostra presenza.


P.S.

E' arrivato il momento di schierarsi, scegliere tra essere calcesani e pisani, oppure scegliere passivamente l'ennesima decisione dall'alto che ci vuole calcesani, (fino a quando?) livornesi e sempre più sudditi della Regione Toscana che ancora deve rispondere dei 260 milioni di € spariti nell'Asl di Massa o dei 15 milioni di € spesi nel Vespucci di Peretola, con chiaro danno per Pisa.
I nostri politici non ci difendono, dobbiamo farlo noi! una volta risolta la questione della Provincia, chiederemo come Compagnia di Calci, che il Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia, valuti bene di fare una proposta per un ridimensionamento della Provincia e della Regione. Ogni Provincia  dovrà diventare un Consiglio di Comuni, con un Rappresentante per ogni Comune. mentre la Regione dovrà diventare un Consiglio di Province, con un Rappresentante per ogni Provincia. quindi le elezioni provinciali e regionali saranno abolite, i Consiglieri Regionali e Provinciali spariranno, mentre all'interno dei Consigli Regionali e Provinciali, i Membri eleggeranno il Presidente e gli Assessori, che riceveranno solo un rimborso per le loro spese legate alla loro funzione politica.
La vera forza democratica saranno i Comuni, i quali si potranno anche accorpare, cambiare Provincia, accorpare servizi ecc. sempre se i loro cittadini lo vorranno e lo decideranno con un referendum. da parte nostra il Presidente, gli Assessori, i Consiglieri Provinciali che non si sono mossi in favore di Pisa, prima della nascita del nostro Comitato, dovranno dimettersi e non ricoprire più cariche amministrative comunali, provinciali, regionali, nazionali. si cercheranno un lavoro idoneo alle loro capacità.
Andremo a Firenze! andremo a Roma! Calcesani svegliamoci!






appello ai Sindaci della Provincia di Pisa


“COMITATO PER PISA CAPOLUOGO”
               
                        Pisa, Mercoledì 3 Ottobre 2012 ( 2013 S.P. )

   
Al Sindaco di Pisa                                                            
Al Presidente della Provincia di Pisa                                 
Al Presidente dell’ UPI Unione Province Italiane
Ai Sindaci della Provincia di  Pisa
   
Oggetto: Il riordino delle provincie italiane – appello ai Sindaci della Provincia di Pisa affinchè operino come quelli della Provincia di Siena. 

Gentili Autorità in indirizzo,
    siamo costretti a ritornare sull’argomento “ riordino delle province italiane “, dopo aver avuto notizia che il CAL toscano non è stato in grado di formulare un’ipotesi di riordino; quindi riteniamo che  i giochi  siano ancora aperti e ciò vale anche a livello nazionale.
 Infatti, ad esempio, la Regione Veneto che avrebbe dovuto ridurre le provincie da 6  a 4 ha deciso di lasciare tutto invariato, specificando che quella di Belluno andrebbe confermata in ragione della sua specificità ( ?) .
 La provincia di Treviso viene mantenuta grazie all’annessione del Comune di Scorzè ( operazione assolutamente vietata ai fini del raggiungimento dei requisiti).
 Rovigo si salverebbe, in relazione alla sua peculiarità territoriale del Polesine ( ? ).
 Padova viene confermata “ per le caratteristiche peculiari del territorio “ ( ? ).
Anche in Toscana sembrerebbe che Arezzo possa mantenere la sua provincia, pur non avendo raggiunto il requisito della popolazione.
A Siena rileviamo che i 35 sindaci( su 36 ) del territorio hanno lanciato un appello “ per salvaguardare le competenze territoriali, rivedere i parametri di legge e tutelare la vocazione storico-culturale di Siena come capoluogo”.
    Quindi riteniamo doveroso ribadire quanto comunicato il 22 Settembre scorso alle autorità locali e ai politici locali, a tutti i livelli di incarico, circa l’opportunità di far presente che potrebbero richiedere a giusta ragione per la nostra Provincia, l’ applicazione, in sede di redazione dei regolamenti attuativi della legge, di un criterio di compensazione tra i parametri presi a base per l’accorpamento delle Province. Confermiamo quanto già espresso che alla Provincia di Pisa mancano 56 kmq di territorio ( il 2% in meno rispetto al parametro/territorio ), ma, con la sua popolazione di 417.000 abitanti, supera del 19% il paramentro/popolazione.
    Infine facciamo appello a tutti i Sindaci ( 39 ) della Provincia di Pisa, affinchè si esprimano a favore di questa idea di compensazione e della conservazione di Pisa come capoluogo, così come è stato fatto per Siena dai Sindaci della provincia senese. Questa potrebbe essere un’ulteriore dimostrazione di chiarezza nei confronti degli oltre 400.000 abitanti i quali pretendono che i loro Sindaci si esprimano sul loro legame alla città di Pisa; se così non fosse escano allo scoperto e si sottopongano al giudizio politico dei cittadini. 
                                   Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato:


Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo














giovedì 27 settembre 2012

30 settembre Puliamo il mondo

il 30 settembre, insieme a Legambiente Pisa, il Comune di Calci, la Misericordia di Calci organizziamo la ripulitura dai rifiuti della Zambra, se siamo in tanti, possiamo pulire anche un breve tratto del Vallino che scorre dal Campo sportivo, alla stazione dei carabinieri, fino alla Corte.
Oppure il Vallino di Val di Vico che dal Ponte della Tana (semaforo della Gabella) va al Ponte del Guidoni per finire nel fosso della Vicinaia.
Oppure anche il parcheggio di Piè di Villa a Montemagno o quello del Poggio.
tutto dipende da quanti siamo, quindi partecipiamo e pubblicizziamo la cosa e se amiamo Calci, Pisa e la Provincia, entriamo a far parte della Compagnia di Calci.
questo sopra è un volantino che abbiamo donato ai nostri amici del Circolo Arci la Pieve, per sensibilizzare le persone a non gettare nella Zambra le bottiglie, pacchetti di sigarette, giornali, lattine ecc.


il 30 settembre 2012, si è svolto a Calci, "Puliamo il mondo", la Compagnia di Calci, il Comune di Calci, Legambiente Pisa e la Misericordia di Calci, hanno ripulito dai rifiuti la Zambra, dal Ponte Vecchio fino quasi a Caprona, il Vallino di Val di Vico alla Gabella, il fosso della Vicinaia nei pressi del Ponte del Guidoni.
Sono state pulite le seguenti vie: Via Poggio della Propositura, via Arnaccio dal Comune al Ponte della Salita, via XX Settembre, Piazza Cairoli, il parcheggio di Piè di Villa a Montemagno, Piazza del Poggio, la via del Lungomonte dal Ponte dello Zucchini fino al semaforo della Gabella, la via Calcesana dal Ponte della Tana (semaforo alla Gabella) fino al Ponte del Guidoni, compresa la strada che porta al Depuratore del Bagnetto.
Presente il Vicesindaco Antonio Piccioli e Andrea Strambi del Settore 5 "lavori pubblici difesa del territorio” del Comune di Calci, Irene Di Vittorio ed Emanuele Macchi Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?".
Veramente tanti i volontari e le volontarie di tutte le età della Misericordia e della Compagnia di Calci, fondamentale l'aiuto ricevuto dal Comune e da Legambiente.
In precedenza il 28 settembre il Comune aveva portato gli alunni della Scuola Elementare a pulire i giardini comunali e i giardini della Cagnola.
La Compagnia di Calci intende pubblicamente ringraziare il Comune di Calci e Legambiente Pisa per l'aiuto ricevuto, la Valle spd per tutte le pulizie dai rifiuti fatte in precedenza per la Zambra di Castelmaggiore, i Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?" e la Misericordia, che alla fine della giornata ha offerto un pranzo a tutti i partecipanti.

 



29 settembre tutti a Pisa!!

Il "Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia" (di cui facciamo parte anche noi della Compagnia di Calci) organizza sabato 29 settembre alle ore 17.00 una manifestazione per dire no alla legge nazionale che vorrebbe cancellare Pisa e Provincia per far diventare Capoluogo Livorno!
Ci troveremo alle 16.00 di fronte alla Pieve di Calci e partiremo con le auto verso Pisa, noi calcesani dobbiamo partecipare e far partecipare, zero scuse, diventare livornesi non esiste!!
Chi può faccia foto e video, facciamo cartelli, striscioni contro i costi della politica, portiamo bandiere pisane. Vi ricordiamo che per sopprimere un territorio l'art. 133 della Costituzione della Repubblica Italiana dice che: Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione.
La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi, istituire nel proprio territorio, nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni.

29 agosto giornata in ricordo della Battaglia di Montecatini

Associazione Compagnia di Calci
Resoconto della serata "29 agosto 1315 Battaglia di Montecatini"

Erano presenti cittadini calcesani, Fautori della Compagnia di Calci, tesserati di Rifondazione Comunista (Genovesi e Paffetti) e dell'Italia dei Valori (Buoncristiani e altri cittadini calcesani dell'idv) presenti anche i Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?" Irene Di Vittorio ed Emanuele Macchi, la Coordinatrice del Progetto l'Ing. Claudia Casini e Paolo Perelli di Federconsumatori di Pisa.
Un solo rappresentante del Comune, il Consigliere Comunale Fabio Paffetti.


Dopo aver brevemente ricordato le vicende storiche del 1315, la passeggiata si è snodata dal Ponte di via Roma lungo la Zambra fino nel Natali, da qui in via Ruschi e in via Don Minzoni per terminare in Corte Gargini, dove abbiamo visto alcuni filmati riguardanti la Zambra di Castelmaggiore e l'Acquedotto di Mino Cei, che altro non è che un enorme tubo che toglie l'acqua alla Zambra.
Durante il tragitto sono stati ascoltati cittadini che hanno denunciato varie criticità.

eccoVi un riassunto delle domande fatte durante la serata:


Situazione Acquedotto di Mino Cei: di chi è? quanta acqua preleva? dove la porta? ci sono delle perdite? cosa ne faremo in futuro e chi e come lo gestirà?

Costruzione di un fontanello pubblico da parte del Comune di Calci e di Acque spa: dove farlo? quanto costa? è vero che il Comune di Cascina lo ha pagato 25.000,00€ mentre quello di Calcinaia lo ha pagato 50,000€? e noi quanto lo pagheremo?

Depuratore della Baragaglia-Fra le Zambre: da quanto non funziona più? è di proprietà comunale o di Acque spa? ci sono pericoli di infiltrazione nel terreno del materiale inquinante che si accumula in un fosso li vicino?

l'aldio, ovvero il Canale del consorzio Macinante, di chi è? è possibile prelevare acqua dall'aldio?

continuare lo studio fatto da Lorella Bonanni sull'aldio, sui borgonai, gore, aldietti, lavatoi ecc. catalogare e fotografare il tutto e controllare che queste strutture archeologiche industriali non siano distrutte o manomesse.
E' possibile far funzionare di nuovo una parte dell'Aldio?

qualità dell'acqua di tutti i corsi d'acqua calcesani: ci pensa Arpat? lo ha mai fatto? a chi ha comunicato i valori? che strumenti hanno i cittadini per controllare la veridicità delle eventuali risposte di Arpat?

mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua: esiste una mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua? e se no, chi la deve fare?

le fonti di Calci: come mai si sono seccate le fonti del Diaccetto, Pruno, San Bernardo, Pirone, Bagnetto, Sant'Agata?

fauna ittica: come è lo stato di salute e il popolamento di trote fario, salamandre, tritoni, gamberi d'acqua dolce?

le piante nei corsi d'acqua: quali sono pericolose in caso di piena? quanta acqua prelevano? vanno abbattute? quali si e quali no?

rapporti con Fiumi e Fossi: dove e quando viene pulita la Zambra di Castelmaggiore? e gli altri corsi d'acqua? chi pulisce le piante infestanti nate sui muri che contengono la Zambra (v. via Don Minzoni)

i ponti sulle Zambre: è possibile ricostruirli con l'antico disegno? chi ha ricostruito in maniera oscena il Ponte di Corte Gargini?

mappatura degli scali nelle Zambre: quanti sono e quanti erano?

rapporto con Acque spa: visto che è stato prolungato il rapporto con il Comune di Calci fino al 2026, scadeva nel 2021, cosa farà per Calci Acque spa?
1) verificare la situazione degli acquedotti calcesani, quello di Castelmaggiore cade a pezzi,
2) fare una mappatura delle tubature, tante perdono acqua,
3) l'acqua portata a Tre Colli è gialla e sa di varichina,
4) Calci potrà dare l'acqua ad altri Comuni? quanta acqua se ne va da Calci con i recenti lavori fatti a Caprona? che vantaggi ci sono per Calci? la falda acquifera di Calci può supportare questa fuga di acqua? ci sono studi fatti a proposito e da chi?
http://www.zambracalci.it

giovedì 19 gennaio 2012

la Compagnia di Calci festeggia la Battagliuccia

il giorno 25 gennaio Daniele Cionini (Magistratura di Calci) e Ferruccio Bertolini (Calci.it) accompagneranno gli alunni della Scuola Media Giunta Pisano di Calci alla mostra in San Michele, Bertolini spiegherà agli alunni la storia del Gioco, dal Mazzascudo ad oggi.

il 31 gennaio alle ore 17.30 a Pisa, al San Michele degli Scalzi ci sarà la conferenza dibattito La Rocca della Verruca e il sistema difensivo del Monte Pisano. a cura della Compagnia di Calci, in collaborazione con la Magistratura di Calci. sarà presente l'Autore Giovanni Benvenuti. l'evento è inserito nel contesto dei festeggiamenti del 17 gennaio, giorno della Battagliuccia, ovvero il Gioco del Ponte disputato dai ragazzi dai 15 ai 18 anni, in epoca seicentesca e settecentesca.