venerdì 26 ottobre 2012

danni causati dalla Zambra

Dettaglio dei danni cagionati dal torrente Zambra, la mattina del dì 7 novembre 1785 dalle ore 6.00 alle ore 7.00

Da questo meticoloso resoconto si ha uno spaccato chiaro e interessante della vita e delle attività artigianali che formavano il tessuto economico del nostro Paese.
Ma penso sia anche importante capire perchè in una sola ora di pioggia torrenziale abbia potuto causare tutti questi danni.
Il Torrente Zambra fuoriuscì dagli argini, entrò nelle case e spazzò via tutto quello che trovò lungo il suo corso.
I danni ammontarono ad oltre £100.000 cifra rilevante per la nostra economia.
Da questo minuzioso conteggio era escluso il computo del mancato guadagno, specialmente per i numerosi molini, resi inutilizzati per diverso tempo.
Anche l'Aldio, il canale macinante che alimentava questi edifici molitorii, fu fortemente devastato in ogni suo tratto e in alcuni punti spazzato via del tutto, così come "i ponti canali" che raccordavano l'Aldio da una sponda all'altra della Zambra.
Di questa relazione pensiamo di farne una piccola pubblicazione a parte, perchè siamo certi che interesserà a tutti i calcesani, avere un prospetto della vita settecentesca che improvvisamente venne interrotta in ogni sua attività.
Benchè avesse piovuto ininterrottamente e abbondantemente per un'ora intera, a nostro giudizio, le cause di questo disastro, vanno ricercate nell'indiscriminato disboscamento, che proprio in quegli anni, si andava registrando sui nostri monti con l'abolizione della famosa "Servitù dei pini" avvenuta con Motu Proprio granducale nel 1769.
Tutte le pinete, fino ad allora tenacemente protette, poterono essere estirpate, e il terreno messo a coltivazione, sia in oliveto nella parte più bassa del monte, sia a castagneto nella parte più alta.
La completa spoliazione delle pendici del monte, unita ad una insolita precipitazione atmosferica, fu la causa di questa funesta inondazione.
Lo studio della storia passata, oltre ad essere interessante per una maggiore comprensione storica, ci offre, a saperlo bene interpretare, anche utili nozioni per comportamenti futuri.
Pensiamo infatti ai devastanti incendi che in estate flagellano la nostra penisola, ed è per questo che insistiamo perchè si faccia sempre una attenta prevenzione e buona guardia per difendere le nostre pinete dai rovinosi incendi, che potrebbero mettere a nudo le pendici dei nostri monti. 

Giovanni Benvenuti
Compagnia di Calci





9 OTTOBRE 2012 chiunque abbia foto e filmati della zambrata e dei relativi danni sul territorio, le conservi, presto manderemo un resoconto scritto e fotografico al Comune di Calci, Provincia di Pisa e a Fiumi e Fossi.
Inoltre tutto il materiale raccolto verrà dato al Progetto Quale futuro per la Zambra? http://www.zambracalci.it/

Nessun commento:

Posta un commento