giovedì 1 dicembre 2011

26 novembre pulizia della Zambra



La Compagnia di Calci ringrazia Alessandro Ercolini, Mario Ercolini, Enrico Carbognani, Franco Carbognani, Tiziana Baglini, Piero Lupetti, Ferruccio Bertolini, Luca Adami per la pulizia della Zambra di Castelmaggiore dal Ponte della Salita fino alla via Arnaccio, svoltasi sabato 26 novembre 2011.
La Compagnia di Calci ringrazia sentitamente il Sindaco di Calci Bruno Possenti per il suo interessamento per far portare i rifiuti recuperati nello Zambra, direttamente al Centro di raccolta del Paduletto.Un grazie particolare a Bruno Novi.

mercoledì 23 novembre 2011

grazie alle nostre e ai nostri Fautori!!

un grazie immenso per la ripulitura da rovi e piante della Rocca della Verruca, effettuata il 12 novembre 2011 da Tiziana Baglini, Alessandra Armani, Silvia Nurra, Andrea Gennai, Filippo Del Moro, Francesco Ponticelli, Alessandro Ercolini, Ferruccio Bertolini.



26 novembre: Viret Semperque Virebit pulizia della Zambra

Calci (PI) sabato 26 novembre, ci troviamo in via XX settembre, al Guado di
San Piero, vicino al Ponticello del Lupetti, che collega via XX Settembre
(dell'Ulivo) a San Piero. ritrovo alle 10.30 scenderemo sul greto della Zambra,
ripuliremo dai rifiuti il tratto che va dal Ponte della Salita a quello dello
Zucchini, portatevi stivali, guanti, sacchi. alle ore 13.00 si chiude e si
valuta se continuare nel pomeriggio.
info3386761609
tutte le Associazioni sono
invitate!

martedì 25 ottobre 2011

5 novembre pulizia della Verruca

5 novembre: giornata in ricordo del 9 novembre 1494. pulizia da rovi e rifiuti della Verruca. a cura della Compagnia di Calci



8 novembre: consegna del VII Premio Vincente Della Chiostra di Meuccio a Don Mirello Paoletti. a cura della Compagnia di Calci


8 e 9 novembre 1494 Ricorrenza della Seconda Repubblica Pisana (1494-1509)

La Compagnia di Calci ricorda tutti i Pisani e le Pisane della Città e della Provincia che lottarono contro Firenze e vari Stati italiani ed europei per mantenere libera la Repubblica Pisana dal 1494 fino al 1509: quella resistenza fu talmente eroica, che i pisani vennero definiti la gloria e l’onore degli Italiani.
Nel 1494 Carlo VIII Re di Francia giunse in Italia per conquistare il Meridione, sul quale vantava diritti di successione: il viaggio di ritorno poteva essere insidioso e denso di pericoli, quindi il Re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata.
La sera del 8 novembre il Re venne ricevuto nel "Palazzo Blu", sul Lungarno Gambacorti, recentemente restaurato e decorato di colore celeste, allora di proprietà di Giovanni Bernardino Dell’Agnello. La tradizione orale ci narra che dopo il ricevimento, prese la parola una bellissima ragazza vicarese, Loisa Del Lante, la quale convinse, con un accorato appello, il Re a restituire la libertà alla Repubblica Pisana.
Leggenda o verità, Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile, vennero cacciati i fiorentini, e tutto il contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio, Vicopisano, Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Fauglia, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e grosso modo tutti i castelli pisani che oggi formano le Province di Pisa e di Livorno.
Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni: a Pisa affluirono nel 1499 gli abitanti della Provincia, che insieme ai cittadini resisterono alla fame e alle cannonate.
L’ultima vittoria pisana avvenne l’8 aprile 1509 quando i pisani uscirono dalla Porta a Piagge con la bandiera di Firenze, gridando Marzocco! Marzocco! (il Marzocco è il leone, simbolo di Firenze, che tiene sotto la zampa destra il giglio di Firenze) in segno di resa: e quando i fiorentini ingenuamente abboccarono, i pisani attaccarono e sconfissero l’avversario.
Ma l’assedio continuò e con esso anche la carestia assillò la popolazione, non restò quindi che la resa, firmata nel maggio del 1509 da dieci pisani (cinque della città e cinque del contado) (uno era Thomas Meucci da Montemagno) i pisani prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’8 giugno.
In conclusione, questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare, che soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea, e non da meno furono gli sforzi economici ma soprattutto di vite umane, che Firenze fu costretta ad impiegare per la riconquista di Pisa e del suo contado, nonché le innumerevoli umiliazioni per le sconfitte inflitte dagli indomiti Pisani.
In questa guerra andarono distrutte la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa, Calci, Buti, Ponsacco e altri paesi.
Tanti pisani lasciarono la città, preferendo ire sparsi per lo mondo prima di soggiacere a Firenze, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che dettero vita al Granducato di Toscana.
Alla fine le due grandi rivali, Pisa e Firenze, si annullarono a vicenda.

venerdì 21 ottobre 2011

il Gruppo a piedi nudi non esiste più! lasciato solo dal Comune di Calci

chiedo scusa per non aver risposto subito alla tua lettera.
Il gruppo “a piedi nudi nel parco” era stato formalizzato come comitato in accordo con l’amministrazione comunale nel periodo giugno-settembre 2009 per la riqualificazione e gestione dei giardinetti affianco al comune.
I punti dell’accordo erano chiari e noi come gruppo “appoggiato” alla Compagnia di Calci abbiamo fatto la nostra parte (lo sa bene anche Ferruccio che ha scartavetrato tutte le panchine e i giochi….).
Adesso questo gruppo non esiste più, non perché non ci interessino più le condizioni dell’ambiente in cui viviamo con i nostri figli, ma  perché l’amministrazione non ha fatto la sua parte nonostante i nostri continui solleciti.
Per toglierti ogni dubbio riguardo a questo, ti mando in allegato l’ultima lettera protocollata che ho consegnato in Comune un anno e mezzo fa, alla quale non è seguita alcuna risposta!
Per la giornata del 24 settembre purtroppo sono impegnata insieme ad Ilaria con una associazione di Firenze, ma per altre occasioni che riguardano la pulizia degli ambienti pubblici, sono ancora disponibile credo insieme ad alcune del gruppo.
Approfitto di questa occasione per ringraziare la  Compagnia di Calci, in particolare Ferruccio che ci ha seguito da vicino!

Grazie a te.     Saluti                                       Stefania Piga

nuove campagne di ripulitura del territorio

29 settembre: ripulita dai rifiuti la via delle Chiuse

5 ottobre: è stato ripulito dai rifiuti un uliveto posto in via Roma e il Vallino di Silipaja (di fianco alla Villa Salemi)

15 ottobre: ripulita dai rifiuti la via dell'Olmo 

16 ottobre: ripulita dai rifiuti la zona del nuovo Campo Sportivo e Pianbello sul Monte Serra


per chi volesse partecipare alle prossime ripuliture, spedisca una mail a: compagniadicalci@libero.it

un grazie ai nostri Fautori per queste ripuliture: Enzo Pietrini, Ferruccio Bertolini, Teodoretta Bertolini, Andrea Gennai, Giacomo Bertolini, Alessandro Bertolini

lunedì 19 settembre 2011

eventi 2012

anno 2012 Feste organizzate dalla Compagnia di Calci

11 febbraio
“Puliamo la Valle” - ripulitura dai rifiuti del torrente Zambra di Castelmaggiore. A cura della SPD La Valle, Compagnia di Calci.

24 marzo
Capodanno in Verruca
passeggiata da Montemagno alla Verruca

19 e 20 maggio
"A Ferro e Fuoco" Festa della forgiatura del ferro, mostra di opere in ferro, vetro, legno, mercatino Mestierando, mostra fotografica ecc. a cura della Calci.it, Centro Commerciale Naturale Valgraziosa, Compagnia di Calci

"Carci 'n foto" mostra fotografica su aspetti passati del territorio. a cura della Compagnia di Calci, Unità Pastorale della Valgraziosa,
Calci.it, Circolo Acli Fascetti.* data da definire

29 agosto passeggiata in ricordo della Battaglia di Montecatini.a cura del Gruppo Stradaruoli della Compagnia di Calci.

8 e 9 settembre: Cavalcata sul Monte Pisano.
a cura dei Cavalieri della Compagnia di Calci

8 novembre:
consegna del Premio Vincente Della Chiostra di Meuccio.
a cura della Compagnia di Calci

10 novembre:
giornata in ricordo del 9 novembre 1494. ripulitura della Rocca della Verruca

basta degrado a Pisa!!




Nel mese d'agosto alcune persone hanno cancellato le scritte che deturpavano da anni due strade del centro cittadino, via Pasquale Paoli e via del Collegio Ricci.
Strade storiche e sedi di Facoltà universitarie: strano che il Rettore e gli Amministratori Comunali non abbiano mai fatto niente per ripulire questi muri.
Pisa si sta svegliando! basta scrivere sui muri! danneggiare le opere d'arte e l'arredo urbano, sporcare ovunque con merda e urina, gettare rifiuti per terra e in Arno! basta spaccio di droga, venditori abusivi, stupri e rapine! basta con le discariche nelle periferie! basta con i marciapiedi rotti e strade dissestate! Pisa merita il meglio di ognuno di noi!! Pisa è una delle Città più antiche e belle del Mondo e come tale va trattata e vissuta!

CHIUNQUE VOLESSE PARTECIPARE DI PERSONA A QUESTE RIPULITURE DA SCRITTE,MANIFESTI ABUSIVI,SPORCIZIA E MAGARI AFFRONTARE QUALCHE SPACCIATORE  A MUSO DURO E' PREGATO DI CONTATTARCI

venerdì 26 agosto 2011

29 agosto ricorrenza della Battaglia di Montecatini (Spatiamentum)

Come ogni anno, la Compagnia di Calci ricorda la sua partecipazione alla battaglia di Montecatini, dove difese la Repubblica Pisana che sconfisse Firenze e la Lega Guelfa
Vi aspettiamo allo Spatiamentum, vi porteremo in giro per Calci, dalla Pieve alla Certosa e a Rezzano, a San Piero per tornare alla Pieve, tra strade campestri e antichi monasteri.
ore 21.15 Calci.it via Roma 9 Calci

Nel 1315, due anni dopo la costituzione della Compagnia di Calci, era Capitano del popolo e Podestà di Pisa, Uguccione della Faggiola, già Governatore di Genova come Vicario Imperiale; uno dei più valorosi condottieri Ghibellini, temutissimo per il suo grande valore. Dopo varie fortunate imprese, Uguccione della Faggiola si ritrovò nominato Capitano Supremo di Guerra per dieci anni, riuscendo ad ottenere una pace separata con Lucca, nemica di Pisa, il 25 Aprile 1314. Firenze, anche essa acerrima nemica dei Pisani, si allarmò ed in breve tempo riuscì a fare in modo che Lucca si ribellasse. Questo fatto indusse Uguccione della Faggiola ad occupare la città ribelle che per alcuni giorni fu saccheggiata specie ad opera dei Cavalieri Tedeschi al soldo di Pisa.
Dopo questo fatto vennero intraprese ad opera dei Pisani varie iniziative e conquiste nei territori occupati dai Guelfi finché a causa delle pressioni sempre più gravi esercitate da Uguccione della Faggiola, Roberto d'Angiò, Re di Napoli, si decise ad inviare nuove truppe al comando del fratello Filippo, principe di Taranto, in aiuto dei Fiorentini per cercare di frenare l'iniziativa di Uguccione della Faggiola e la conseguente espansione dei Pisani.
Uguccione non rimase però inattivo, ed anche lui, si diede a rafforzare il proprio esercito con le truppe degli alleati, Visconti di Milano, Cangrande della Scala di Verona, Passerino Bonaccolsi di Mantova, Guidi Tarlati d'Arezzo e con altre truppe mercenarie il 10 Agosto 1315 invase la Val di Nievole, forte di circa 30.000 fanti e 4.000 cavalieri attestandosi davanti a Montecatini.
Di contro l'esercito Guelfo anche esso mossosi ad incontrare quello Ghibellino si attestò a Monsummano al comando di Filippo di Taranto forte di circa 36.000 uomini e 5.000 cavalieri.
Siamo incerti sul numero esatto dei componenti dei due eserciti; i diversi autori che hanno trattato l'argomento riportano cifre diverse; è accertato comunque che ambedue erano composti di oltre 30.000 uomini ciascuno e che quello dei Pisani, facenti parte della lega Ghibellina era in numero assai minore di quello Guelfo con gli alleati Fiorentini.
Filippo di Taranto fece la prima vera mossa strategica dopo diversi giorni di scaramucce muovendo con tutte le sue forze oltre Buggiano per tagliare i rifornimenti alle truppe di Uguccione della Faggiola che assediavano Montecatini. Il giorno dopo le truppe Guelfe catturarono una colonna di rifornimenti uccidendo diversi fanti. Questo fatto fece rompere ogni indugio ad Uguccione della Faggiola, comandante delle truppe Ghibelline, il quale fece finta di ritirarsi dalla parte di Lucca togliendo l'assedio al castello di Montecatini e lasciandovi solo 200 soldati i quali vennero subito impegnati dalle truppe del Principe Filippo di Taranto che desiderava portare aiuto e viveri agli assediati.
Era la mattina del 29 agosto 1315. Guglielmo Boraldo, della parte Guelfa, interpretando che il muoversi delle truppe Pisane Ghibelline fosse dovuto ad una fuga, ordinò le schiere Fiorentine e alleati Guelfi alla battaglia. La parte destra dello schieramento era composto da Senesi e da Colligiani e comandato dal giovane Carlo d'Acaia, figlio diciottenne del Principe Filippo. Sulla sinistra comandava i cavalieri il valorosissimo capitano Berengario Carroccio.
Comandante del secondo schieramento era il generale Piero di Eboli, fratello del Principe di Taranto e del re Roberto di Napoli. Il Principe Filippo di Taranto che in quei giorni era ammalato era invece il comandante dell'ultimo schieramento nonché generalissimo di tutto l'esercito. Dall'altra parte, il nerbo dell'esercito Ghibellino composto di uomini scelti, era comandato da Francesco, figlio di Uguccione della Faggiola facente parte del primo schieramento.
Il secondo schieramento era composto dai valorosissimi cavalieri tedeschi al soldo della Repubblica Pisana e comandati da un cavaliere francese, cugino di Arrigo VII di Lussemburgo. Il resto dell'esercito, tra cui i 4.000 micidiali e addestratissimi arcieri pisani, erano comandati dallo stesso Della Faggiola. Il primo a muoversi fu l'esercito Guelfo. Sotto il sole di agosto, verso il mezzogiorno, le prime insegne nemiche che apparvero agli occhi di Uguccione furono quelle di Carlo, figlio del Principe Filippo unitamente ai vessilli Fiorentini ed a quelli Senesi comandati dal Carroccio.
L'esercito Ghibellino era pronto ed attendeva l'urto delle armi in un religioso silenzio che faceva da contrapposto alle grida degli attaccanti. Ad un segnale di Uguccione lo squillo delle trombe d'argento si levò nell'aria. Era il segnale per l'ala sinistra comandata dal proprio figlio Francesco che si mosse con un urlo a sostenere l'attacco. L'urto tra le opposte schiere fu violentissimo, il sangue cominciò ad arrossare il terreno, mentre l'urlo dei feriti e il lamento dei morenti sopraffece il rumore dei brandi e il gridare dei combattenti.
I Guelfi che pensavano di trovarsi di fronte a delle retroguardie si accorsero invece che tutto l'esercito Ghibellino era schierato a battaglia e la pugna si accese più cruenta e terribile. Tra il polverone che si levava dalla mischia ad un tratto Uguccione si accorse che le rosse insegne pisane, sebbene il valore dei combattenti fosse altissimo, stavano indietreggiando. Se pur faticosamente le milizie Guelfe respingevano i Ghibellini. Ancora una volta gli squilli argentei della fazione ghibellina si udirono nell'aria. Era il segnale stabilito per la cavalleria, quasi tutta formata da cavalieri tedeschi, che partì al galoppo gettandosi all'attacco con il rumore di un tuono, impegnando subito la cavalleria Guelfa avversaria che riuscì tuttavia a sostenerne l'urto.
Uguccione non si era ancora mosso. Si limitava a dare ordini ed ad osservare. Aveva con sé fanti freschi ed una terribile carta ancora da giocare. Erano i 4.000 balestrieri pisani che ad un certo momento, dietro suo ordine, scattarono incominciando la loro terribile opera, a distanza, sulle truppe Guelfe.
Le frecce, come una pioggia da micidiali nubi, caddero sui nemici facendo strage. Questi soldati, frutto di dura disciplina ed esperienza, privi di armature scattavano veloci e rapidi ricaricando le loro armi con tecnica impareggiabile e velocissima successione. Il terrore cominciò a serpeggiare tra le milizie Guelfe che vedevano cadere i loro compagni ad uno ad uno. La cavalleria tedesca riprese animo, si organizzò ripartendo al contro attacco. Ad un certo punto Uguccione fu raggiunto da un porta ordini trafelato, latore di una ferale notizia. Il proprio figlio Francesco comandante del primo schieramento era morto in combattimento.
Fu a questo punto che Uguccione affranto dal dolore per la perdita del giovane figlio, si gettò anche lui nella battaglia con il resto delle truppe. Lo schieramento nemico fu sfondato dalle truppe pisane e alleate, le quali, dopo poco, riuscirono a sgominare e metter in fuga disordinata l'esercito Guelfo verso le paludi di Fucecchio, ove vi perirono annegati molti uomini.
Secondo il « Breve vetus Antiariorum » dell'Archivio di Stato Pisano vi furono 10.000 morti e 7:000 furono i prigionieri Guelfi fatti dai Pisani. Secondo altri autori le cifre furono molto, superiori.
Dalla parte Guelfa oltre al giovane Carlo figlio del Principe Filippo, vi perì Piero Conte di Eboli, il cui cadavere non fu più trovato e si pensò quindi fosse annegato nella Gusciana. Illustri cittadini di Firenze, di Siena, Bologna, Perugia, Napoli, alleate Guelfe, perirono gettando nel dolore migliaia di famiglie. Tra i Ghibellini perirono, insieme a decine di nobili e illustri cittadini anche Stefano, nipote del Cardinale da Prato; il figlio di Uguccione, Francesco della Faggiola; il capitano fiorentino Giovanni Giacotti dei Malespini, il quale si trovava a combattere fra le file pisane insieme ad altri fuorusciti e che portava lui stesso la bandiera imperiale.
Il corpo del giovane Francesco della Faggiola fu posto in un sarcofago romano nel Camposanto Monumentale di Pisa nella cui tabella, retta da due putti volanti, si legge la seguente epigrafe:
SEPULCRUM FRANCISCI DE FAGIOLA MORTUI IN BELLO MONTIS CATINI - A.D. MCCCXVI (stile pisano)
Anche il corpo del Malespini fu posto in un sarcofago romano nel Camposanto Monumentale. Nella tabella tra due pilastri scanalati si può decifrare la seguente iscrizione:
SEPULCRUM DOMINI IOHANNIS GIACOTTI MALESPINI DE FLORENTIA MORTUI IN BELLO MONTIS CATINI - A.D. MCCCXVI
La battaglia di Montecatini segnò una strepitosa vittoria per le truppe Ghibelline e la stella di Uguccione, che dopo poco incomincerà ad eclissarsi ,per la storia della Repubblica Pisana, arrivò al suo apice.
Firenze fu costretta a pagare per non essere invasa e conquistata dai pisani, che se lo avessero fatto, forse avrebbero cambiato la storia toscana e tirrena per sempre.

notizie tratte dal sito del Comune di Pisa

venerdì 29 luglio 2011

6 agosto Lo Die di Santo Sisto

superpoteri alla Regione, attenzione Calcesani!!!

Attenzione la Regione Toscana avrà superpoteri per imporre il proprio volere a Comuni e Province, questa legge pare fatta a posta per costruire la nuova pista di peretola....15milioni€!!!!!!!!!!!!


Peretola: un progetto impossibile che Rossi continua a sostenere per il bene
dei fiorentini!

Pista parallela, pista obliqua, pista perpendicolare, pista sotterranea… A
Pisa si dorme in piedi (o non si vuole vedere), ma a Firenze stanno facendo
di tutto per spostare l’asse aeroportuale dal Galilei a Peretola, con
catastrofiche conseguenze per l’economia della nostra città (e della costa).
Il nostro governatore Rossi insiste ostinatamente nel sostenere un progetto
insostenibile. Il mercato ha già deciso da anni quale sia l’aeroporto della
Toscana; il territorio di Peretola non è adatto per un aeroporto
internazionale. Non sarebbe dovuto nemmeno nascere un aeroporto a Firenze. È
la realtà dei fatti. Eppure si vuole continuare a far credere a milioni di
cittadini toscani che con i nostri soldi (non di Rossi o di ADF) sarebbe
economicamente positivo per tutti che Firenze avesse un nuovo aeroporto. Non
investire su una migliore viabilità tra Pisa e Firenze, come è naturale che
sia, ma costruire un aeroporto spaziale, spostando strade, fossi e montagne.
Rossi chiede un’ulteriore studio di fattibilità sulla pista obliqua… Mah..
Vada invece a chiedere a una società estera a chi gioverebbe una fusione tra
le due società aeroportuali. La risposta sarebbe troppo ovvia e palese da
essere imbarazzante politicamente... E ci spieghi Rossi quali manovre al
limite del codice penale stiano interessando ADF e le sue quote in vendita
alla Regione Toscana. E soprattutto: ma i nostri politici cosa ci sono a
fare nel territorio pisano se il nostro territorio non lo difendono a spada
tratta? Bisogna ringraziare Prato e la piana di Prato se esiste una sana
opposizione ad un progetto scellerato economicamente e urbanisticamente;
Siamo purtroppo a questo punto. Tra vent’anni, quando l’aeroporto Galilei
sarà ridotto drasticamente a scalo minore, tutti piangeranno. Come si piange
ora per il Trammino o per la Tirrenica o per la FI-PI-LI in condizioni
pietose o per la disastrosa viabilità per il nostro litorale o per l’Area
Vasta che non è mai nata. Vogliamo fare qualcosa? Sennò ditecelo, si smette
anche di perdere tempo ad analizzarli i problemi della città, cosa che
peraltro non ci dovrebbe competere (al contrario di pochi altri), ma che
comunque ci preme da cittadini legati alla nostra Pisa.

Fabio Vasarelli
cittadino pisano

martedì 5 luglio 2011

Spatiamentum


Compagnia di Calci
Gruppo Stradaruoli

Il Gruppo Stradaruoli è una sezione della Compagnia di Calci ha lo scopo di far conoscere Calci, la sua storia, la sua cultura e la sua identità rurale e pisana, ha inoltre lo scopo di far conoscere i calcesani tra loro, attraverso passeggiate gratuite.
Durante queste passeggiate, ci si conosce e si parla, oppure si segnalano delle brutture del territorio e talvolta si rimuovono rifiuti.
Nella guerra tra la Repubblica Pisana e quella fiorentina, (1494-1509) gli Stradaruoli erano i contadini guerrieri che uccidevano i francesi e i fiorentini che attaccavano Pisa e il suo Contado.
Furono guerrieri micidiali perchè conoscevano bene il Contado pisano ed erano in grado di tendere agguati, tanto è vero che riuscirono a sequestrare beni, cavalli, lettere e ad uccidere migliaia di nemici, tanto che nel territorio si sentiva puzza di morti e ululati di lupi affamati. 
     
Tutti coloro che intendono far parte del Gruppo Stradaruoli sono tenuti a:

a) Accettare lo statuto e a far parte della Compagnia di Calci, sottoscrivendo la tessera sociale.

b) essere puntuali, avere scarpe e abbigliamento adeguato alla passeggiata, non abbandonare sul territorio qualsiasi tipo di rifiuto, ma anzi, se possibile, raccogliere anche quelli lasciati dagli altri.
     
c) Le passeggiate sono proposte dai Fautori facenti parte del Gruppo che propongono un percorso e lo possono guidare. le passeggiate non sono visite guidate, anche se, chi vuole, può parlare del territorio.Durante le passeggiate si possono fare soste in bar, circoli, gelaterie, ristoranti, parchi ecc. si possono anche abbinare campagne di ripulitura del territorio dai rifiuti.

d) Ogni Fautore-partecipante esonera il Gruppo Stradaruoli della Compagnia di Calci da ogni responsabilità per infortuni  avvenuti durante le passeggiate. ogni Fautore deve essere responsabile di se stesso, dei propri figli o del proprio cane da portare sempre al guinzaglio.
Una persona può decidere di cambiare percorso, fermarsi o tornare indietro, come e quando vuole.
Nel caso di trasferimento con auto proprie, il Gruppo Stradaruoli declina ogni responsabilità per eventuali danni subiti durante il tragitto o la sosta.

e) il Gruppo si ritrova ogni lunedì con ritrovo e partenza alle 21.30 in via Roma 9 alla sede della Calci.it

mercoledì 15 giugno 2011

Calcesani svegliatevi!!!

Calcesani svegliamoci! firenze e gran parte dei partiti ci stanno rubando il nostro lavoro! il galilei! il nostro turismo, la nostra economia, i nostri posti di lavoro andranno gradualmente riducendosi!! vogliono creare un doppione di Pisa! inutile, pericoloso e costoso!

inutile: perchè si può atterrare a Pisa e arrivare a Firenze in poco tempo

pericoloso: perchè per ben due volte gli aerei sono finiti sull'autostrada e 90 giorni all'anno peretola è chiuso per nebbia!!!

costoso: perchè fare una nuova pista parallela (con soldi regionali) ci costerà tantissimo e con quei soldi si potrebbero migliorare i rapporti super strada e ferrovia tra Pisa e Firenze, con beneficio per tutti sull'asse Firenze-Empoli-Pontedera-Pisa!!

ci accuseranno di essere campanilisti, ma in realtà dobbiamo difendere il nostro territorio e quello pratese! già perchè con la nuova pista di peretola si ucciderà il parco della piana e si getterà nel caos il traffico di Prato e di alcuni Comuni pratesi e fiorentini!
i fiorentini non cambiano mai, ci avevano già provato anni fa, rubandoci alitalia e meridiana, poi le due compagnie sono andate male e allora ora si parla di fusione con Pisa, ma gestita da Firenze....facciamoli cambiare noi! tutti a Firenze sabato 18 giugno!!! dimostriamo di essere un popolo!!!

dal 20 giugno al 2 luglio Mostra di Mauro Da Caprile

no alla nuova pista di peretola Calcesani svegliatevi!!!

18 giugno tutti a firenze per dire no alla pista di peretola

chiunque sia interessato a venire, chiami il 3386761609

venerdì 13 maggio 2011

28 e 29 maggio A Ferro e Fuoco

La Calci.it, il Centro Commerciale Naturale Valgraziosa, la Compagnia di Calci, Confesercenti Pisa in collaborazione con Mestierando Arte in Piazza, Associazione Nazionale Alpini Pisa, Nicosia Nostra, Amici di Pisa, Maf Calci, Associazione Assaggiatori e Cultori Olio Extra Vergine di oliva, Strada dell'Olio dei Monti Pisani, Associazione Dimore Storiche Italiane sez.Toscana, Vespa Club Pisa, Circolo Arci Pieve, Circolo Acli Fascetti, Associazione l'Ulivo, Misericordia di Calci e con il patrocinio del Comune di Calci, organizzano: "A Ferro e Fuoco" una Festa della forgiatura del ferro ed esposizione di Aziende, prodotti ed opere realizzate in ferro, vetro, legno e pietra.

Nell'aiuola di fronte al Palazzo Comunale di Calci, i fabbri forgeranno il ferro che darà vita ad un'opera comune con ferro e vetro dedicata ai Garibaldini calcesani che parteciparono alle battaglie risorgimentali.

lungo via Roma si svolgerà la "Mostra Mercato Artigianale" a cura di Mestierando Arte in Piazza.

in via Roma si svolgerà la II edizione di "Paneolio" degustazione dell'olio e del miele delle Aziende Agricole della Strada dell'Olio dei Monti Pisani.
di fronte alla Calci.it II edizione di "Urcio Mensuratorio de Calci" l'Associazione Assaggiatori e Cultori Olio Extra Vergine di oliva insegna come riconoscere l'olio buono.

Nella Piazza Cavallotti il CCN Valgraziosa organizza la I edizione di "Soffitte in Piazza" Mercato dello scambio dei prodotti che non vengono più utilizzati,“Riusa e non getta”.

Ai Giardini Comunali esposizione di moto d'epoca. a cura del Vespa Club Pisa


sabato 28 maggio

ore 10.30 inizio della forgiatura del ferro
dalle 13.00 alle 14.00 pausa per i fabbri. menù del ferro nei Ristoranti Calcesani
ore 14.00 ripresa della forgiatura del ferro inizio "Mostra Mercato Artigianale", di "Soffitte in Piazza", "Paneolio".
dalle 14.30 di fronte alla Calci.it, II edizione di "Urcio Mensuratorio de Calci" l'Associazione Assaggiatori e Cultori Olio Extra Vergine di oliva insegna come riconoscere l'olio buono.
ore 16.00 esibizione del Gruppo Storico Musici Alfieri e Figuranti di Calci.
ore 18.00 inaugurazione nel Palazzo Comunale della mostra fotografica inerente al Trofeo Rainaldi. a cura dell'Associazione Nazionale degli Alpini, sez. Pisa-Lucca-Livorno.
ore 19.30 fine della forgiatura
dalle 21.30 alle 23.00 ripresa della forgiatura del ferro, i fabbri e la Compagnia di Calci spiegano i segreti della spada ritrovata sulla Verruca.

domenica 29 maggio

ore 10.30 inizio della forgiatura del ferro "Mostra Mercato Artigianale", di "Soffitte in Piazza", "Paneolio" apertura della Mostra Fotografica.
dalle 13.00 alle 14.00 pausa per i fabbri. menù del ferro nei Ristoranti Calcesani
ore 14.00 ripresa della forgiatura del ferro
dalle 14.30, di fronte alla Calci.it, II edizione di "Urcio Mensuratorio de Calci" l'Associazione Assaggiatori e Cultori Olio Extra Vergine di oliva insegna come riconoscere l'olio buono.
ore 19.30 presentazione dell'opera realizzata in ricordo dei Garibaldini Calcesani.

dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 XVI edizione di Toscana Esclusiva
Saranno aperte dall'Associazione Dimore Storiche Italiane sez.Toscana, dalla Calci.it, Amici di Pisa e Nicosia Nostra

“le Ville della Valle dei Mulini”

Villa Ruschi
Villa Rosselmini
Villa Scorzi

un ringraziamento particolare alla Trattoria Il Barrino e il Ristorante La Vecchia Pieve

22 maggio gita in Verruca

L'Associazione Amici del Museo di Calci, il Gruppo Culturale di Montemagno,il Gruppo Sentieri del Cai Pisa e la Compagnia di Calci organizzano il 22 maggio una passeggiata da Montemagno alla Verruca, sulle orme di Paolo Savi che per primo studiò il Verrucano.
partenza ore 9.30 dal parcheggio di Montemagno, al rientro pranzo al sacco alle ore 13.00 a Montemagno alla Casa del Papa Eugenio III.
info: Calci.it tel.0509910683

24 marzo conferenza sull'olio e l'olivo