sabato 6 dicembre 2014

4 no per salvare Pisa


la Compagnia di Calci lancia un appello alle Associazioni Pisane e alle Istituzioni
Quattro NO per salvare Pisa! 1) NO alla nuova pista di peretola e alla fusione tra il Galilei di Pisa e il Vespucci di firenze 2) NO al degrado, ai bivacchi, alla violenza, ai furti, alla sporcizia, allo sfruttamento della prostituzione, allo spaccio di droga, ai manifesti abusivi e alle scritte sui muri, palazzi, chiese ecc. 3) NO al degrado del nostro patrimonio storico: tumulo del principe etrusco, Chiesa dei Cavalieri, di San Paolo a Ripadarno, di S.Antonio in qualconia, Cappella di S. Agata, Certosa, Nicosia, Rocca di Ripafratta ecc. 4) NO al trasferimento della Scuola Normale Superiore di Pisa a firenze e no alla perdita del nome Pisa.

lettera agli onorevoli e senatori della Repubblica Italiana


24 novembre: L'ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA, IL COMITATO DEI PICCOLI AZIONISTI DELLA S.A.T. SPA, LA COMPAGNIA DI CALCI
SCRIVONO CONGIUNTAMENTE AI:
Preg. mi Onorevoli e Senatori della Repubblica Italiana
Pisa, lunedì 24 Novembre 2014
OGGETTO: Fermare la costruzione di un doppione aeroportuale in Toscana
Gentili Autorità,
in Toscana stiamo per assistere alla costruzione di un inutile doppione aeroportuale che ribalta i consolidali traffici aerei, aumenta grandemente il rischio idraulico sulla Piana di Sesto Fiorentino (nei comuni di Prato, Sesto, Calenzano, Poggio a Caiano), aumenta l’inquinamento acustico ed atmosferico in un’area che è già la più inquinata della Toscana, ubicando la nuova pista di Peretola in una zona le cui caratteristiche orografiche e morfologiche sono classificate, secondo il Regolamento ENAC di costruzione ed esercizio degli aeroporti: “PERICOLO PER LA NAVIGAZIONE AEREA”, come documentato negli esposti presentati alle Procure.
Ancora un volta, nostro malgrado, siamo costretti a manifestare le nostre più convinte e forti contrarietà alla nuova superpista di Peretola di cui riassumiamo i concetti ostativi:
Firenze ha già un aeroporto funzionale, il “Vespucci”, con pista lunga 1750 metri, che movimenta 2 milioni di passeggeri l’anno, trasportandoli in 22 aeroporti nazionali e internazionali, tra cui 2 hub intercontinentali che permettono ai cittadini di Firenze e dintorni di arrivare in ogni angolo della Terra. L’attuale pista peretolina può essere messa definitivamente in sicurezza secondo le normative ICAO, allungandola a nord ed a sud, interrando una piccola porzione del raccordo autostradale A11, e ottenendo così circa 2200 m. disponibili per i decolli dei velivoli di Cat. 3C. L’attuale struttura aeroportuale fiorentina dista in linea d’aria solo 70 km dal “Galilei” di Pisa e 85 km dal “ Marconi “ di Bologna: fin troppo ovvia l’inutilità di costruire di sana pianta, ex novo, un nuovo aeroporto, conflittuale col GALILEI di Pisa.
Inoltre, Joaquín Almunia, Commissario Europeo per la concorrenza, ha emesso una direttiva che vieta la costruzione di aeroporti a meno di 100 Km dal BACINO DI TRAFFICO ( non dalla pista) di altri aeroporti.
Sono in arrivo, attraverso la Regione Toscana, finanziamenti per acquistare nuovo materiale rotabile utile a rinnovare la linea ferroviaria Firenze-Pisa-Livorno, per ridurre i tempi di percorrenza da 1 ora a 35-40 minuti.
Precisiamo che, in materia di intermodalità e di integrazione Aereo-Treno, il Governo ha inserito nel Decreto Sblocca Italia il progetto del collegamento, con i treni ad alta velocità, con gli aeroporti di: FIUMICINO, MALPENSA, VENEZIA, per un accordo raggiunto con Etihad, nelle trattative di salvataggio di Alitalia. Tale progetto sarà finanziato con 3 MILIARDI di soldi pubblici e cambierà la filosofia del trasporto in Italia, facendo stringere accordi di collaborazione tra FFSS ed NTV e Compagnie Aeree, come già avviene in Europa e nel resto del mondo. Sarà così possibile in un’ora e venti raggiungere da Firenze i 2 Hub italiani con la loro variegata offerta di voli internazionali ed intercontinentali. Inoltre Firenze è già collegata in TAV con Bologna Centrale con un tempo di percorrenza di 35 minuti e sarà pronto a breve anche il People Mover per l’aeroporto “Marconi”. Quindi Firenze non ha certo bisogno di una nuova pista aeroportuale da 2400 metri, né da 2000, poiché ampiamente ben collegata a vicinissimi aeroporti (Bologna e Pisa) e con 2 Hub intercontinentali in 1 ora e 20 !
Ha solo bisogno di mettere in sicurezza l’attuale pista, allungandola.
Nonostante questa ovvia logica di cose, come dicevamo, a Firenze è stato elaborato un progetto per realizzare un aeroporto del tutto nuovo, praticamente in città come l’attuale, un vero e proprio doppione a soli 70 km dal “Galilei” di Pisa, (aeroporto già dotato di due piste intercontinentali e che movimenta 4,5 milioni di passeggeri).
Per giustificare tale doppione è stata elaborata dall’Istat regionale una ipotesi di sviluppo del traffico aereo futuro (datato prima della crisi attuale, quindi già vecchissimo in termini economici e sociali) secondo il quale nel 2030 i passeggeri dei due aeroporti saranno 12 milioni, dando per scontata una crescita costante e quasi infinita del traffico passeggeri, mentre il Viceministro Nencini in questi giorni, ha già ridotto a 10 milioni tali previsioni.
Ci preme sottolineare che, come regola generale, un aeroporto per sostenersi ha bisogno di un bacino di utenza di circa 4 milioni di abitanti. La Toscana ha 3,7 milioni di residenti, per cui difficilmente possono sopravvivere 2 aeroporti. L’Emilia - Romagna, con 4,5 milioni abitanti, ha infatti un solo aeroporto, Bologna Borgo Panigale ( Il Marconi ). La Lombardia ha 10 milioni di abitanti e ha un aeroporto centrale -“Malpensa”- e 2 complementari, “Linate” e “Orio al Serio”. L’ubicazione del previsto nuovo aeroporto di Firenze sarebbe per l’80% ricadente nel territorio comunale di Sesto Fiorentino, comune adiacente al capoluogo regionale e con pista parallela al braccio autostradale che dalla A11 entra in città.
Il costo dell’operazione -pista di 2400 metri e aerostazione per 4,5 milioni di passeggeri- si aggira sui 300 milioni di euro, di cui 150 coperti da aiuti di Stato, non consentiti dalle Direttive UE, soprattutto perché ADF, la società di gestione dell’aeroporto è stata completamente privatizzata e quindi incamererà completamente gli utili di gestione di tale investimento pubblico.
Si presume che la somma finale comunque non sia sufficiente, basta fare un confronto con i progetti di altri lavori aeroportuali e non solo, in Italia.
Non vorremmo rivedere un film già più volte visto in Italia, della serie: “…intanto cominciamo l’opera, poi se mancano i soldi provvederà lo Stato….”.
C’è il fondato rischio che verranno spese somme ingenti, fra l’altro pubbliche, solo per spostare e trasferire a tavolino, milioni di passeggeri e centinaia di voli da Pisa a Firenze (ogni milione di passeggeri persi comporta una perdita di 1200 posti lavoro per l’indotto aeroportuale), senza aumentare all’atto pratico i posti di lavoro, ma relegando Pisa a vera e propria cattedrale nel deserto.
Si fa presente che la Piana di Sesto Fiorentino è formata da terra argillosa che impedisce l’assorbimento dell’acqua piovana, è geologicamente “mobile” e quindi “sensibile” alla stessa pressione strutturale della pista e a quella degli aeromobili in fase di atterraggio. E’ un territorio con un fitto reticolo idraulico per la presenza dell’Appennino (Monte Morello), vicinissimo al nuovo aeroporto, con numerosi corsi d’acqua che acquisiscono forte velocità nel caso di abbondanti precipitazioni.
E’ presente poi un fitto reticolo stradale per collegare i vari paesi della zona. Il progetto prevede un nastro di asfalto lungo 2400 metri più altri 480 di sicurezza sulle due testate pista, rialzato di parecchi metri (con effetto diga per le acque piovane) che correrà parallelo e vicinissimo all’autostrada, al Polo SCIENTIFICO ed alle case dell’abitato di Sesto Fiorentino. Sono previsti lo spostamento e la sopraelevazione degli argini del Fosso Reale (di ben 6 metri) e di tracciati stradali. E’ in ogni caso c’è da considerare la vicinanza della Scuola Marescialli dei Carabinieri e di altre realtà economiche fiorentine.
E’ un’opera che taglia trasversalmente tutti i corsi d’acqua che scendono dal vicinissimo appennino creando una barriera per il deflusso delle acque, situazione pericolosissima soprattutto in questi tempi di meteorologia “pazza” e di “bombe d’acqua”.
Nella Piana di Sesto vi era il progetto da parte dei comuni della zona di realizzare un Parco Naturale, cosiddetto della Piana, con rimboschimento per controbilanciare la fortissima antropizzazione ed industrializzazione della suddetta zona ( ricordiamo che siamo alle porte di Firenze ): la Regione Toscana per poter realizzare il suddetto aeroporto internazionale con la nuova pista 12/30 di Peretola, ha inserito una variante al piano integrato territoriale, il P.I.T. di salvaguardia del Parco della Piana, vincolando a terreno incolto più di mille ettari del comune di Prato, città industriale e dinamica in continuo divenire , bloccando così i progetti relativi allo sviluppo e alle esigenze della stessa comunità.
Vogliamo pertanto mettervi a conoscenza di questo insopportabile torto, sopruso ai danni non solo di Prato, della Piana, di Pisa e della stessa Firenze, ma dei sentimenti di ragione, di buon senso amministrativo e di gestione delle risorse, di uno sviluppo integrato.
Perciò Vi chiediamo:
- di fermare il disastroso progetto della nuova stazione aeroportuale e della nuova pista 12/30 di Firenze-Peretola;
- di condividere la messa in sicurezza e lo sviluppo del Vespucci con l’ allungamento a 2000 metri della pista attuale;
- di migliorare i collegamenti ferroviari Firenze-Pisa-Livorno, con tempi di esercizio veramente europei .
Alleghiamo anche del materiale utile ad un primo Vostro approfondimento: mappe, grafici e ricorsi alla Magistratura effettuati in merito, dichiarandoci disponibili a confronti ed approfondimenti sull’argomento.
Nella speranza di trovare effettivo sostegno alle richieste sopraesposte e che anche Voi riusciate a far trionfare il buon senso e la ragione, Vi salutiamo porgendovi i nostri più
cordiali saluti.
Associazione degli Amici di Pisa
Presidente Franco Ferraro
Comitato piccoli azionisti SAT
Presidente Gianni Conzadori
Compagnia di Calci
Magistrato A. Ercolini

resoconto attività svolte nel 2014


Attività svolte nel 2014 dalla Compagnia di Calci

17 gennaio: partecipazione al Comitato di monitoraggio delle Zambre

26 gennaio: organizzata insieme ad Alessandra Buscemi una escursione in Verruca

15 febbraio: pulizia dai rifiuti della via delle Chiuse e del Rosselmini

23 marzo: Capodanno Pisano in Verruca, passeggiata da Montemagno alla Rocca della Verruca

22 aprile: inviate al Comune di Pisa e al Consiglio degli Anziani il progetto "Dal 17 gennaio alla Vittoria" per migliorare le cerimonie introduttive al Gioco del Ponte, la restituzione dei costumi e la celebrazione della vittoria.

20 maggio: organizzato un dibattito al Cinema Teatro Valgraziosa tra i 4 Candidati a Sindaco e la popolazione

31 maggio: raccolta di firme da inviare a Enrico Rossi per non fare la fusione con peretola e per non svendere le azioni Sat a Corporacion America.

9 giugno: incontro con il Fai di Pisa per far nascere il Comitato per la Certosa

23 giugno: organizzato insieme al Comune, ai due Musei della Certosa e al Fai Pisa, un incontro per organizzare la raccolta firme "I luoghi del cuore", in favore della Certosa di Calci

dal 16 al 20 giugno e dal 23 al 27 giugno: "Conosci Calci": Associazione la Bottega della Fantasia CIAF, in collaborazione con Compagnia di Calci, Comune di Calci, Unità Pastorale della Valgraziosa, Pozzo di San Vito, Nicosia Nostra, L'Alba, Polisportiva Nicosia per insegnare ai bambini e ai ragazzi delle elementari e delle medie cosa è Calci (visite guidate, volontariato, musica, sport ecc.) il 20 e il 27 giugno la Compagnia di Calci ha accompagnato i bambini dalla Pieve a Nicosia.

30 giugno: partecipazione al convegno - dibattito sul futuro del Galilei e del Vespucci

7 luglio: partecipazione alla conferenza in Certosa per promuovere il Comitato per la Certosa

15 luglio: partecipazione alla riunione sui sentieri montani di Calci, Buti e Vicopisano

16 luglio: organizzato un incontro per allargare il Comitato per la Certosa e per incrementare la raccolta delle firme de "I luoghi del cuore"

24 luglio: consegnato al Giocatore più giovane del Torneo delle Borgate Calcesane la Coppa Compagnia di Calci.

25 luglio: partecipazione al Comitato d'onore del Premio Le Baleari.

27 luglio: collaborazione per l’organizzazione “cena per l’India” con incasso interamente devoluto per sostenere gli studi e l’avviamento al lavoro di donne indiane.

29 luglio: partecipazione alla riunione sui sentieri montani di Calci, Buti e Vicopisano.

29 agosto: "1315" passeggiata nel territorio per parlare e risolvere i problemi di Calci.

5 settembre: Spedita lettera al Comune dove abbiamo posto le seguenti richieste: 1) chiediamo di mettere dissuasori della velocità in via XX Settembre e mettere il numero civico al 108. Il paletto di delimitazione di Piazza Cairoli, lungo via XX Settembre, è danneggiato ormai da anni. bisogna sistemare la spalletta del Ponte dello Zucchini e fare una protezione con muro o guard rail sulla Via Arnaccio, tra la fine di Via XX Settembre e la fermata del bus del Ponte dello Zucchini. Inoltre il guard rail tra via XX Settembre e via Arnaccio andrebbe verniciato di marrone o rivestito di finto legno per dare l'impressione di attraversare un ponte.

2) chiediamo di segnare gli stalli auto in Piazza dei Nocetti, Piazza Forino, Piazza della Repubblica, in questo ultimo caso, sono attualmente segnati in maniera trasversale rispetto da dove si entra nella piazza.

3) chiediamo di regolamentare il volantinaggio, in quanto chi distribuisce gli opuscoli degli ipermercati, lascia il volantino per buona parte fuori dalla cassetta postale, questo favorisce la caduta sul suolo del volantino stesso. Vietare l’affissione dei manifesti sul muro dell’Oratorio di San Rocco e sulla Chiesa di San Lorenzo.

4) chiediamo di togliere monumenti inutili come quello alla fonderia e la meridiana al vecchio campo sportivo, inoltre le vecchie fontane vanno mantenute in maniera più decorosa.

5) chiediamo di trovare una soluzione per la pavimentazione di via Roma.

6) chiediamo di controllare la regolarità dei tubi che corrono lungo la Fessa in via del Poggio a Montemagno e in generale controllare tutti i tubi che corrono lungo le Zambre e i Vallini.

7) Al parcheggio di Castello Via Cava, vi è una rovinosa frana che ha travolto il corso di un antico aldietto e che mina la stabilità di una parte del parcheggio.
Inoltre la vegetazione lungo l'aldietto, che dal parcheggio, arriva alle prime case (verso valle) di via Ruschi, sta causando frane lungo tale aldietto, minando la stabilità stessa di una parte di Via Ruschi, come ben si vede dal greto della Zambra o anche dal Ponte di Via Cava.

8) San Lorenzo e la Torre sono due borghi abbandonati a se stessi, l'asfalto delle strade è vecchio, alcuni lampioni non funzionano, ci sono frane e la Torre è al buio e non è nemmeno indicata la strada, in quanto il cartello La Torre è fagocitato dai rovi.

9) chiediamo di mettere in sicurezza il muro al Ponte Della Chiostra o di Firmo, controllare anche la sottostante fognatura delle acque piovane.

10) chiediamo di asfaltare la via Calcesana in prossimità del Ponte del Guidoni e di verificare la stabilità dello stesso, riparandone le parti danneggiate.

11) chiediamo di chiudere con delle sbarre le strade di accesso ai campi del Paduletto e del Bagnetto, lasciando uno spazio per il transito pedonale. i proprietari dei terreni avranno le chiavi per aprire tali sbarre in modo che a loro sarà consentito il transito veicolare. tutto questo dovrà essere fatto per impedire che tali zone siano ridotte a discariche abusive.

12) Alla Certosa bisognerebbe rifare la spalletta del muro che è crollata nelle vicinanze dell'incrocio con via degli Omberaldi, inoltre sulla via Roma c’è un furgone coperto dai rovi che sembra abbandonato da tempo.
Cercare di attivarsi per poter ricostruire il muro del Chiuso di Villa Buieri.


16 settembre: partecipazione alla riunione sui sentieri montani di Calci, Buti e Vicopisano.

20 settembre: partecipazione alla riunione e alla visita delle mura di Pisa per chiedere al Comune di Pisa chiarimenti in merito alla loro riapertura e gestione futura.

23 settembre: partecipazione alla riunione pubblica a Cavalle di Campi Bisenzio (PO) contro la costruzione della nuova pista di peretola.

(III edizione) 26, 27 e 28 settembre Puliamo il Mondo: la Compagnia di Calci aderisce alla campagna di Legambiente e pulisce dai rifiuti intere zone del territorio calcesano. Sono state ripulite le seguenti zone: La Compagnia di Calci con Dario Buono, Ferruccio Bertolini, Marina Donnaloia, Matteo Schettini, Roberta Ponticelli, Mara Pesce, Simone Pellegrini hanno partecipato e coordinato le varie giornate.
il 26 settembre c’è stata la pulizia dei Giardini comunali della Cagnola, del nuovo Campo sportivo, del Parcheggio della Certosa se ne sono occupati Ferruccio Bertolini e Matteo Schettini della Compagnia di Calci.
il sabato 27 settembre è avvenuta la pulizia della strada panoramica del Monte Serra e del Parcheggio di Montemagno, dei campi della Ragnaia (vicino al Centro di raccolta del Paduletto) il Paduletto, il Bagnetto, la Gabella (zona Centro Commerciale e piscina), Calzezane se ne sono occupati i volontari della Compagnia di Calci e della Fedex Pisa.
la Domenica 28 settembre è stata la Giornata per bambini e famiglie: c’è stata la partecipazione degli Amministratori comunali, dei cittadini, dei volontari della Compagnia di Calci e di Legambiente, con la Pulizia dei giardini comunali, con la tinteggiatura delle panchine in legno dei giardini comunali, è avvenuta la pulizia di Piazza del Poggio, del Parco della Fonderia, la pulizia del Vallino di Santo Stefano dalle Pescine alla Cantinaccia.
C’è stata anche la pulizia della Zambra dal Ponte del Natali fino al ponte dello Zucchini, mentre i ragazzi di Legambiente hanno ripulito il torrente dal Ponte dello Zucchini a Caprona.
la domenica 28 c’è stata la partecipazione del Sindaco Massimiliano Ghimenti, degli Assessori Anna Chiara Galotta, Valentina Ricotta e Stefano Tordella, assente giustificato l’Assessore Giovanni Sandroni che era ad una esercitazione della Protezione Civile a Buti, mentre il sabato fondamentale è stata la presenza dei ragazzi della Fedex Pisa coordinati dalla calcesana Ilaria Pandolfi.
La Compagnia di Calci ringrazia il Comune, Legambiente e la Fedex Pisa, i cittadini Imos Deri, Donatella Celandroni, Marco Usala, Margherita Tennirelli, Vania Tacciati, Letizia Cipollini, Lorenzo Pierini e Claudia Cucurachi con la famiglia, Tiziano Bertolini e famiglia e tanti altri cittadini, un grazie particolare alla Misericordia che ha fornito un furgone per portare via i rifiuti.


2 ottobre: partecipazione alla presentazione del libro di Enrico Rossi e manifestazione contro la costruzione della nuova pista di peretola con cartelli e striscioni.

7 ottobre: organizzato insieme al Comune una riunione pubblica per la riapertura e il mantenimento dei sentieri montani di Calci.

12 ottobre: apertura e spiegazione ai turisti dell’Agriturismo Villa Buceri in occasione della Maratona culturale del Fai

9 novembre: organizzata insieme a Calcipuntoit e GuideinPisa, una passeggiata a Pisa sui luoghi della ribellione 1494 1509

17 novembre: consegnato il X Premio "Vincente Della Chiostra di Meuccio" al Comitato per la Certosa di Calci

dal 9 giugno al 30 novembre: raccolta delle firme de "I luoghi del cuore" per la Certosa nei giorni: 11/18/25 giugno 3/7/9/21/22/24/27 luglio 3/6/9/24/30/31 agosto 6/7/14/20 settembre, 4/11/12/18/30 ottobre 2/8/15/16/ 22/23/29/30 novembre


24 novembre: L'ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA, IL COMITATO DEI PICCOLI AZIONISTI DELLA S.A.T. SPA, LA COMPAGNIA DI CALCI
SCRIVONO CONGIUNTAMENTE AI:
Preg. mi Onorevoli e Senatori della Repubblica Italiana
Pisa, lunedì 24 Novembre 2014
OGGETTO: Fermare la costruzione di un doppione aeroportuale in Toscana
Gentili Autorità,
in Toscana stiamo per assistere alla costruzione di un inutile doppione aeroportuale che ribalta i consolidali traffici aerei, aumenta grandemente il rischio idraulico sulla Piana di Sesto Fiorentino (nei comuni di Prato, Sesto, Calenzano, Poggio a Caiano), aumenta l’inquinamento acustico ed atmosferico in un’area che è già la più inquinata della Toscana, ubicando la nuova pista di Peretola in una zona le cui caratteristiche orografiche e morfologiche sono classificate, secondo il Regolamento ENAC di costruzione ed esercizio degli aeroporti: “PERICOLO PER LA NAVIGAZIONE AEREA”, come documentato negli esposti presentati alle Procure.
Ancora un volta, nostro malgrado, siamo costretti a manifestare le nostre più convinte e forti contrarietà alla nuova superpista di Peretola di cui riassumiamo i concetti ostativi:
Firenze ha già un aeroporto funzionale, il “Vespucci”, con pista lunga 1750 metri, che movimenta 2 milioni di passeggeri l’anno, trasportandoli in 22 aeroporti nazionali e internazionali, tra cui 2 hub intercontinentali che permettono ai cittadini di Firenze e dintorni di arrivare in ogni angolo della Terra. L’attuale pista peretolina può essere messa definitivamente in sicurezza secondo le normative ICAO, allungandola a nord ed a sud, interrando una piccola porzione del raccordo autostradale A11, e ottenendo così circa 2200 m. disponibili per i decolli dei velivoli di Cat. 3C. L’attuale struttura aeroportuale fiorentina dista in linea d’aria solo 70 km dal “Galilei” di Pisa e 85 km dal “ Marconi “ di Bologna: fin troppo ovvia l’inutilità di costruire di sana pianta, ex novo, un nuovo aeroporto, conflittuale col GALILEI di Pisa.
Inoltre, Joaquín Almunia, Commissario Europeo per la concorrenza, ha emesso una direttiva che vieta la costruzione di aeroporti a meno di 100 Km dal BACINO DI TRAFFICO ( non dalla pista) di altri aeroporti.
Sono in arrivo, attraverso la Regione Toscana, finanziamenti per acquistare nuovo materiale rotabile utile a rinnovare la linea ferroviaria Firenze-Pisa-Livorno, per ridurre i tempi di percorrenza da 1 ora a 35-40 minuti.
Precisiamo che, in materia di intermodalità e di integrazione Aereo-Treno, il Governo ha inserito nel Decreto Sblocca Italia il progetto del collegamento, con i treni ad alta velocità, con gli aeroporti di: FIUMICINO, MALPENSA, VENEZIA, per un accordo raggiunto con Etihad, nelle trattative di salvataggio di Alitalia. Tale progetto sarà finanziato con 3 MILIARDI di soldi pubblici e cambierà la filosofia del trasporto in Italia, facendo stringere accordi di collaborazione tra FFSS ed NTV e Compagnie Aeree, come già avviene in Europa e nel resto del mondo. Sarà così possibile in un’ora e venti raggiungere da Firenze i 2 Hub italiani con la loro variegata offerta di voli internazionali ed intercontinentali. Inoltre Firenze è già collegata in TAV con Bologna Centrale con un tempo di percorrenza di 35 minuti e sarà pronto a breve anche il People Mover per l’aeroporto “Marconi”. Quindi Firenze non ha certo bisogno di una nuova pista aeroportuale da 2400 metri, né da 2000, poiché ampiamente ben collegata a vicinissimi aeroporti (Bologna e Pisa) e con 2 Hub intercontinentali in 1 ora e 20 !
Ha solo bisogno di mettere in sicurezza l’attuale pista, allungandola.
Nonostante questa ovvia logica di cose, come dicevamo, a Firenze è stato elaborato un progetto per realizzare un aeroporto del tutto nuovo, praticamente in città come l’attuale, un vero e proprio doppione a soli 70 km dal “Galilei” di Pisa, (aeroporto già dotato di due piste intercontinentali e che movimenta 4,5 milioni di passeggeri).
Per giustificare tale doppione è stata elaborata dall’Istat regionale una ipotesi di sviluppo del traffico aereo futuro (datato prima della crisi attuale, quindi già vecchissimo in termini economici e sociali) secondo il quale nel 2030 i passeggeri dei due aeroporti saranno 12 milioni, dando per scontata una crescita costante e quasi infinita del traffico passeggeri, mentre il Viceministro Nencini in questi giorni, ha già ridotto a 10 milioni tali previsioni.
Ci preme sottolineare che, come regola generale, un aeroporto per sostenersi ha bisogno di un bacino di utenza di circa 4 milioni di abitanti. La Toscana ha 3,7 milioni di residenti, per cui difficilmente possono sopravvivere 2 aeroporti. L’Emilia - Romagna, con 4,5 milioni abitanti, ha infatti un solo aeroporto, Bologna Borgo Panigale ( Il Marconi ). La Lombardia ha 10 milioni di abitanti e ha un aeroporto centrale -“Malpensa”- e 2 complementari, “Linate” e “Orio al Serio”. L’ubicazione del previsto nuovo aeroporto di Firenze sarebbe per l’80% ricadente nel territorio comunale di Sesto Fiorentino, comune adiacente al capoluogo regionale e con pista parallela al braccio autostradale che dalla A11 entra in città.
Il costo dell’operazione -pista di 2400 metri e aerostazione per 4,5 milioni di passeggeri- si aggira sui 300 milioni di euro, di cui 150 coperti da aiuti di Stato, non consentiti dalle Direttive UE, soprattutto perché ADF, la società di gestione dell’aeroporto è stata completamente privatizzata e quindi incamererà completamente gli utili di gestione di tale investimento pubblico.
Si presume che la somma finale comunque non sia sufficiente, basta fare un confronto con i progetti di altri lavori aeroportuali e non solo, in Italia.
Non vorremmo rivedere un film già più volte visto in Italia, della serie: “…intanto cominciamo l’opera, poi se mancano i soldi provvederà lo Stato….”.
C’è il fondato rischio che verranno spese somme ingenti, fra l’altro pubbliche, solo per spostare e trasferire a tavolino, milioni di passeggeri e centinaia di voli da Pisa a Firenze (ogni milione di passeggeri persi comporta una perdita di 1200 posti lavoro per l’indotto aeroportuale), senza aumentare all’atto pratico i posti di lavoro, ma relegando Pisa a vera e propria cattedrale nel deserto.
Si fa presente che la Piana di Sesto Fiorentino è formata da terra argillosa che impedisce l’assorbimento dell’acqua piovana, è geologicamente “mobile” e quindi “sensibile” alla stessa pressione strutturale della pista e a quella degli aeromobili in fase di atterraggio. E’ un territorio con un fitto reticolo idraulico per la presenza dell’Appennino (Monte Morello), vicinissimo al nuovo aeroporto, con numerosi corsi d’acqua che acquisiscono forte velocità nel caso di abbondanti precipitazioni.
E’ presente poi un fitto reticolo stradale per collegare i vari paesi della zona. Il progetto prevede un nastro di asfalto lungo 2400 metri più altri 480 di sicurezza sulle due testate pista, rialzato di parecchi metri (con effetto diga per le acque piovane) che correrà parallelo e vicinissimo all’autostrada, al Polo SCIENTIFICO ed alle case dell’abitato di Sesto Fiorentino. Sono previsti lo spostamento e la sopraelevazione degli argini del Fosso Reale (di ben 6 metri) e di tracciati stradali. E’ in ogni caso c’è da considerare la vicinanza della Scuola Marescialli dei Carabinieri e di altre realtà economiche fiorentine.
E’ un’opera che taglia trasversalmente tutti i corsi d’acqua che scendono dal vicinissimo appennino creando una barriera per il deflusso delle acque, situazione pericolosissima soprattutto in questi tempi di meteorologia “pazza” e di “bombe d’acqua”.
Nella Piana di Sesto vi era il progetto da parte dei comuni della zona di realizzare un Parco Naturale, cosiddetto della Piana, con rimboschimento per controbilanciare la fortissima antropizzazione ed industrializzazione della suddetta zona ( ricordiamo che siamo alle porte di Firenze ): la Regione Toscana per poter realizzare il suddetto aeroporto internazionale con la nuova pista 12/30 di Peretola, ha inserito una variante al piano integrato territoriale, il P.I.T. di salvaguardia del Parco della Piana, vincolando a terreno incolto più di mille ettari del comune di Prato, città industriale e dinamica in continuo divenire , bloccando così i progetti relativi allo sviluppo e alle esigenze della stessa comunità.
Vogliamo pertanto mettervi a conoscenza di questo insopportabile torto, sopruso ai danni non solo di Prato, della Piana, di Pisa e della stessa Firenze, ma dei sentimenti di ragione, di buon senso amministrativo e di gestione delle risorse, di uno sviluppo integrato.
Perciò Vi chiediamo:
- di fermare il disastroso progetto della nuova stazione aeroportuale e della nuova pista 12/30 di Firenze-Peretola;
- di condividere la messa in sicurezza e lo sviluppo del Vespucci con l’ allungamento a 2000 metri della pista attuale;
- di migliorare i collegamenti ferroviari Firenze-Pisa-Livorno, con tempi di esercizio veramente europei .
Alleghiamo anche del materiale utile ad un primo Vostro approfondimento: mappe, grafici e ricorsi alla Magistratura effettuati in merito, dichiarandoci disponibili a confronti ed approfondimenti sull’argomento.
Nella speranza di trovare effettivo sostegno alle richieste sopraesposte e che anche Voi riusciate a far trionfare il buon senso e la ragione, Vi salutiamo porgendovi i nostri più
cordiali saluti.
Associazione degli Amici di Pisa
Presidente Franco Ferraro
Comitato piccoli azionisti SAT
Presidente Gianni Conzadori
Compagnia di Calci
Magistrato A. Ercolini

25 novembre: partecipazione alla riunione per l'adozione di un sentiero calcesano

9 dicembre: partecipazione alla riunione per l'adozione di un sentiero calcesano

11 dicembre: la Compagnia di Calci e gli Amici di Pisa hanno scritto una lettera per far cambiare il nome Officine Porta Garibaldi in Officine Porta Calcesana

bilancio provvisorio

entrate: contributo del Comune di Calci e contributo per ConosciCalci ancora da avere.

uscite: 35,00€ per la targa del Premio Vincente Della Chiostra di Meuccio.
60,00€ per l'organizzazione della serata benefica per il mantenimento agli studi di alcune ragazze indiane.
15,10€ per la partecipazione ad un dibattito pubblico contro la realizzazione della nuova pista di peretola.
24,50€ per la verniciatura delle panchine e dei giochi dei giardini comunali e per l'acquisto di sacchi per Puliamo il Mondo.
85,34€ per la realizzazione di volantini per gli eventi organizzati e per la valorizzazione del Molino dei Gangalandi.
33,00€ di spese bancarie.

per un totale di 252,94€

mercoledì 5 novembre 2014

grande successo per Puliamo il Mondo 26, 27, 28 settembre 2014


A Calci grande successo per Puliamo il Mondo 26, 27, 28 settembre 2014 iniziativa del
Comune di Calci, di Legambiente Pisa e della Compagnia di Calci.

La Compagnia di Calci con Dario Buono, Ferruccio Bertolini, Marina Donnaloia, Matteo Schettini, Roberta Ponticelli, Mara Pesce, Simone Pellegrini hanno partecipato e coordinato le varie giornate.
il 26 settembre c’è stata la pulizia dei Giardini comunali della Cagnola, del nuovo Campo sportivo, del Parcheggio della Certosa se ne sono occupati Ferruccio Bertolini e Matteo Schettini della Compagnia di Calci.
il sabato 27 settembre è avvenuta la pulizia della strada panoramica del Monte Serra e del Parcheggio di Montemagno, dei campi della Ragnaia (vicino al Centro di raccolta del Paduletto) il Paduletto, il Bagnetto, la Gabella (zona Centro Commerciale e piscina), Calzezane se ne sono occupati i volontari della Compagnia di Calci e della Fedex Pisa.
la Domenica 28 settembre è stata la Giornata per bambini e famiglie: c’è stata la partecipazione degli Amministratori comunali, dei cittadini, dei volontari della Compagnia di Calci e di Legambiente, con la Pulizia dei giardini comunali, con la tinteggiatura delle panchine in legno dei giardini comunali, è avvenuta la pulizia di Piazza del Poggio, del Parco della Fonderia, la pulizia del Vallino di Santo Stefano dalle Pescine alla Cantinaccia.
C’è stata anche la pulizia della Zambra dal Ponte del Natali fino al ponte dello Zucchini, mentre i ragazzi di Legambiente hanno ripulito il torrente dal Ponte dello Zucchini a Caprona.
la domenica 28 c’è stata la partecipazione del Sindaco Massimiliano Ghimenti, degli Assessori Anna Chiara Galotta, Valentina Ricotta e Stefano Tordella, assente giustificato l’Assessore Giovanni Sandroni che era ad una esercitazione della Protezione Civile a Buti, mentre il sabato fondamentale è stata la presenza dei ragazzi della Fedex Pisa coordinati dalla calcesana Ilaria Pandolfi.
La Compagnia di Calci ringrazia il Comune, Legambiente e la Fedex Pisa, i cittadini Imos Deri, Donatella Celandroni, Marco Usala, Margherita Tennirelli, Vania Tacciati, Letizia Cipollini, Lorenzo Pierini e Claudia Cucurachi con la famiglia, Tiziano Bertolini e famiglia e tanti altri cittadini, un grazie particolare alla Misericordia che ha fornito un furgone per portare via i rifiuti.
Sempre presente nei tre giorni Ferruccio Bertolini che a nome della Compagnia di Calci lancia un appello ai cittadini: facciamo in modo di non gettare più rifiuti nelle due Zambre, nei vallini o di abbandonarli in monte o nei campi, da anni ormai esiste la raccolta differenziata, il centro di raccolta dei rifiuti al Paduletto, fa tristezza trovare batterie di auto nella Zambra, materassi nei boschi o altri rifiuti lasciati nei campi del Paduletto a due passi dal centro di raccolta rifiuti! Fa ancora più tristezza vedere il giorno dopo la nostra pulizia vedere i giardini comunali di nuovo sporchi, ai genitori diciamo di educare meglio i propri figli nel rispetto dei luoghi pubblici.
Sia ben chiaro noi della Compagnia di Calci non ci arrenderemo mai finchè Calci non sarà pulito e i cittadini saranno innamorati del territorio e rispetteranno la sua storia, cultura, identità, paesaggio, monumenti, ambiente, fiumi e piante.
Collaboreremo sempre con il Comune, con le Associazioni, con i Cittadini finchè non vedremo Calci rispettato e amato da tutti i suoi abitanti come merita.
Chiediamo anche che la Geofor ritiri i materiali ingombranti a quelle persone inabili o anziani che non sono in grado di portare i loro rifiuti ingombranti al centro di raccolta.

Salviamo la Certosa di Calci!


Vi invitiamo a diventare volontari per raccogliere le firme per salvare la Certosa di Calci.
potete richiedere i moduli cartacei alla Calcipuntoit in via Roma 9 a Calci, in modo da poterli far firmare ad amici, parenti, colleghi ecc.



potete anche firmare sul web
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/pisa/calci/certosa-di-calci/16583

9 novembre: Festa della seconda Repubblica Pisana


9 novembre 1494: Ricorrenza della Seconda Repubblica Pisana (1494-1509)


      La Compagnia di Calci, ricorda tutti i Pisani e le Pisane della Città e della Provincia che lottarono contro Firenze e vari Stati italiani ed europei per mantenere libera la Repubblica Pisana dal 1494 fino al 1509: quella resistenza fu talmente eroica che i pisani vennero definiti “la gloria e l’onor degli Italiani”.

      Nel 1494 Carlo VIII Re di Francia giunse in Italia per conquistare il Meridione, sul quale vantava diritti di successione: il viaggio di ritorno poteva essere insidioso e denso di pericoli, quindi il Re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata.
La sera dell’8 novembre il Re venne ricevuto a Palazzo Rosselmini Gualandi Dell’agnello, sul Lungarno Gambacorti, recentemente restaurato e decorato di colore celeste (da cui il nome commerciale di “Palazzo Blu”), allora di proprietà di Giovanni Bernardino Dell’Agnello. La tradizione orale ci narra che dopo il ricevimento prese la parola una bellissima ragazza vicarese, Loisa Del Lante, la quale convinse, con un accorato appello, il Re a restituire la libertà alla Repubblica Pisana.

       Leggenda o verità, Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile. Vennero cacciati i fiorentini, e tutto il contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio, Vicopisano, Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Fauglia, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e grosso modo tutti i castelli alfei che oggi formano le Province di Pisa e di Livorno.

      Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni: a Pisa affluirono nel 1499 gli abitanti della Provincia, che insieme ai cittadini resisterono alla fame e alle cannonate.
L’ultima vittoria pisana avvenne l’8 aprile 1509 quando i pisani uscirono dalla Porta a Piagge con la bandiera di Firenze, gridando Marzocco! Marzocco! (il Marzocco è il leone, simbolo di Firenze, che tiene sotto la zampa destra il giglio di Firenze) in segno di resa: e quando i fiorentini ingenuamente abboccarono, i pisani attaccarono e sconfissero l’avversario.
Ma l’assedio continuò e con esso anche la carestia assillò la popolazione: non restò quindi che la resa, firmata nel maggio del 1509 da dieci pisani (cinque della città e cinque del contado) (uno era Thomas Meucci da Montemagno). I cittadini alfei prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’8 giugno.

       In conclusione, questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare sia soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea, e non da meno furono gli sforzi economici e soprattutto i sacrifici di vite umane che Firenze fu costretta ad impiegare per la riconquista di Pisa e del suo contado, nonché le innumerevoli umiliazioni per le sconfitte inflitte dagli indomiti Pisani.
In questa guerra andarono distrutte la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa, Calci, Buti, Ponsacco e altri paesi.
Tanti pisani lasciarono la città, preferendo “ire sparsi per lo mondo” prima di soggiacere a Firenze, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che dettero vita al Granducato di Toscana.

       Alla fine, le due grandi rivali, Pisa e Firenze, si annullarono a vicenda.

FESTA PER LA SECONDA REPUBBLICA PISANA (1494-1509)


FESTA PER LA SECONDA REPUBBLICA PISANA (1494-1509)

venerdì 7 novembre ore 17.00 Sede degli Amici di Pisa Conferenza "La seconda Repubblica Pisana" relatore Antonio Fascetti

venerdì 7 novembre ore 20.45 Arena Garibaldi Pisa - Lucchese

7/8/9 novembre Pisa Book Festival

sabato 8 novembre ore 16.00 inaugurazione della Mostra di Michele e Mauro Da Caprile " Il Doppio Sguardo" una riflessione sull'urbanesimo attuale, presso il Museo di Storia Naturale e del Territorio presso la Certosa di Calci (la Mostra durerà fino al 10 dicembre)

domenica 9 novembre la Compagnia di Calci, GuideinPisa, Calcipuntoit, organizzano "La Gloria et l'honor"  una passeggiata sui luoghi simbolo in Città della ribellione pisana contro firenze del periodo 1494-1509.
il costo è di 5,00€ a persona, gratis per i minorenni.
info: 3386761609 ritrovo e partenza ore 15.00 alla Stazione del Cpt

https://www.facebook.com/events/1531014750444386/?fref=ts

giovedì 31 luglio 2014

adotta un sentiero e puliamo il mondo due appuntamenti di settembre


16 settembre: incontro alla Biblioteca di Vicopisano alle ore 18.00 per parlare dei sentieri del Monte Pisano.

A questo appuntamento andremo dopo che il Comune di Calci ci avrà convocati per sentire quali sentieri terremo aperti.
Oltre al sentiero che da Prato a Ceccottino porta alla Verruca, ci piacerebbe tenere aperta la vecchia via di Tre Colli che dal Ponte di Pirone porta alla chiesa di Tre Colli, passando da Tonella e Tiricella.

27 e 28 settembre: Puliamo il Mondo, a cura di Legambiente Pisa, Compagnia di Calci, Comune di Calci.

Lo scorso anno eravamo pochi, se siamo diverse persone possiamo ripulire dai rifiuti diverse zone del territorio.

CHIUNQUE VOGLIA AIUTARCI PER RIAPRIRE E MANTENERE APERTI I SENTIERI DI CALCI O CHIUNQUE VOGLIA AIUTARCI NELLE CAMPAGNE DI PULIZIA DEL TERRITORIO CI CONTATTI!!

compagniadicalci@libero.it

3386761609

29 agosto: 1315


29 agosto: "1315"  passeggiata per parlare dei problemi del territorio. in ricordo della Battaglia di Montecatini del 29 agosto 1315. a cura della Compagnia di Calci.

ritrovo ore 21.10 di fronte alla Certosa parleremo della raccolta firme della Certosa e faremo una passeggiata per Calci, fotografando le criticità del territorio, per poi denunciarle al Comune.







Come ogni anno, la Compagnia di Calci ricorda la sua partecipazione alla battaglia di Montecatini, dove difese la Repubblica Pisana che sconfisse Firenze e la Lega Guelfa

Nel 1315, due anni dopo la costituzione della Compagnia di Calci, era Capitano del popolo e Podestà di Pisa, Uguccione della Faggiola, già Governatore di Genova come Vicario Imperiale; uno dei più valorosi condottieri Ghibellini, temutissimo per il suo grande valore. Dopo varie fortunate imprese, Uguccione della Faggiola si ritrovò nominato Capitano Supremo di Guerra per dieci anni, riuscendo ad ottenere una pace separata con Lucca, nemica di Pisa, il 25 Aprile 1314. Firenze, anche essa acerrima nemica dei Pisani, si allarmò ed in breve tempo riuscì a fare in modo che Lucca si ribellasse. Questo fatto indusse Uguccione della Faggiola ad occupare la città ribelle che per alcuni giorni fu saccheggiata specie ad opera dei Cavalieri Tedeschi al soldo di Pisa.
Dopo questo fatto vennero intraprese ad opera dei Pisani varie iniziative e conquiste nei territori occupati dai Guelfi finché a causa delle pressioni sempre più gravi esercitate da Uguccione della Faggiola, Roberto d'Angiò, Re di Napoli, si decise ad inviare nuove truppe al comando del fratello Filippo, principe di Taranto, in aiuto dei Fiorentini per cercare di frenare l'iniziativa di Uguccione della Faggiola e la conseguente espansione dei Pisani.
Uguccione non rimase però inattivo, ed anche lui, si diede a rafforzare il proprio esercito con le truppe degli alleati, Visconti di Milano, Cangrande della Scala di Verona, Passerino Bonaccolsi di Mantova, Guidi Tarlati d'Arezzo e con altre truppe mercenarie il 10 Agosto 1315 invase la Val di Nievole, forte di circa 30.000 fanti e 4.000 cavalieri attestandosi davanti a Montecatini.
Di contro l'esercito Guelfo anche esso mossosi ad incontrare quello Ghibellino si attestò a Monsummano al comando di Filippo di Taranto forte di circa 36.000 uomini e 5.000 cavalieri.
Siamo incerti sul numero esatto dei componenti dei due eserciti; i diversi autori che hanno trattato l'argomento riportano cifre diverse; è accertato comunque che ambedue erano composti di oltre 30.000 uomini ciascuno e che quello dei Pisani, facenti parte della lega Ghibellina era in numero assai minore di quello Guelfo con gli alleati Fiorentini.
Filippo di Taranto fece la prima vera mossa strategica dopo diversi giorni di scaramucce muovendo con tutte le sue forze oltre Buggiano per tagliare i rifornimenti alle truppe di Uguccione della Faggiola che assediavano Montecatini. Il giorno dopo le truppe Guelfe catturarono una colonna di rifornimenti uccidendo diversi fanti. Questo fatto fece rompere ogni indugio ad Uguccione della Faggiola, comandante delle truppe Ghibelline, il quale fece finta di ritirarsi dalla parte di Lucca togliendo l'assedio al castello di Montecatini e lasciandovi solo 200 soldati i quali vennero subito impegnati dalle truppe del Principe Filippo di Taranto che desiderava portare aiuto e viveri agli assediati.
Era la mattina del 29 agosto 1315. Guglielmo Boraldo, della parte Guelfa, interpretando che il muoversi delle truppe Pisane Ghibelline fosse dovuto ad una fuga, ordinò le schiere Fiorentine e alleati Guelfi alla battaglia. La parte destra dello schieramento era composto da Senesi e da Colligiani e comandato dal giovane Carlo d'Acaia, figlio diciottenne del Principe Filippo. Sulla sinistra comandava i cavalieri il valorosissimo capitano Berengario Carroccio.
Comandante del secondo schieramento era il generale Piero di Eboli, fratello del Principe di Taranto e del re Roberto di Napoli. Il Principe Filippo di Taranto che in quei giorni era ammalato era invece il comandante dell'ultimo schieramento nonché generalissimo di tutto l'esercito. Dall'altra parte, il nerbo dell'esercito Ghibellino composto di uomini scelti, era comandato da Francesco, figlio di Uguccione della Faggiola facente parte del primo schieramento.
Il secondo schieramento era composto dai valorosissimi cavalieri tedeschi al soldo della Repubblica Pisana e comandati da un cavaliere francese, cugino di Arrigo VII di Lussemburgo. Il resto dell'esercito, tra cui i 4.000 micidiali e addestratissimi arcieri pisani, erano comandati dallo stesso Della Faggiola. Il primo a muoversi fu l'esercito Guelfo. Sotto il sole di agosto, verso il mezzogiorno, le prime insegne nemiche che apparvero agli occhi di Uguccione furono quelle di Carlo, figlio del Principe Filippo unitamente ai vessilli Fiorentini ed a quelli Senesi comandati dal Carroccio.
L'esercito Ghibellino era pronto ed attendeva l'urto delle armi in un religioso silenzio che faceva da contrapposto alle grida degli attaccanti. Ad un segnale di Uguccione lo squillo delle trombe d'argento si levò nell'aria. Era il segnale per l'ala sinistra comandata dal proprio figlio Francesco che si mosse con un urlo a sostenere l'attacco. L'urto tra le opposte schiere fu violentissimo, il sangue cominciò ad arrossare il terreno, mentre l'urlo dei feriti e il lamento dei morenti sopraffece il rumore dei brandi e il gridare dei combattenti.
I Guelfi che pensavano di trovarsi di fronte a delle retroguardie si accorsero invece che tutto l'esercito Ghibellino era schierato a battaglia e la pugna si accese più cruenta e terribile. Tra il polverone che si levava dalla mischia ad un tratto Uguccione si accorse che le rosse insegne pisane, sebbene il valore dei combattenti fosse altissimo, stavano indietreggiando. Se pur faticosamente le milizie Guelfe respingevano i Ghibellini. Ancora una volta gli squilli argentei della fazione ghibellina si udirono nell'aria. Era il segnale stabilito per la cavalleria, quasi tutta formata da cavalieri tedeschi, che partì al galoppo gettandosi all'attacco con il rumore di un tuono, impegnando subito la cavalleria Guelfa avversaria che riuscì tuttavia a sostenerne l'urto.
Uguccione non si era ancora mosso. Si limitava a dare ordini ed ad osservare. Aveva con sé fanti freschi ed una terribile carta ancora da giocare. Erano i 4.000 balestrieri pisani che ad un certo momento, dietro suo ordine, scattarono incominciando la loro terribile opera, a distanza, sulle truppe Guelfe.
Le frecce, come una pioggia da micidiali nubi, caddero sui nemici facendo strage. Questi soldati, frutto di dura disciplina ed esperienza, privi di armature scattavano veloci e rapidi ricaricando le loro armi con tecnica impareggiabile e velocissima successione. Il terrore cominciò a serpeggiare tra le milizie Guelfe che vedevano cadere i loro compagni ad uno ad uno. La cavalleria tedesca riprese animo, si organizzò ripartendo al contro attacco. Ad un certo punto Uguccione fu raggiunto da un porta ordini trafelato, latore di una ferale notizia. Il proprio figlio Francesco comandante del primo schieramento era morto in combattimento.
Fu a questo punto che Uguccione affranto dal dolore per la perdita del giovane figlio, si gettò anche lui nella battaglia con il resto delle truppe. Lo schieramento nemico fu sfondato dalle truppe pisane e alleate, le quali, dopo poco, riuscirono a sgominare e metter in fuga disordinata l'esercito Guelfo verso le paludi di Fucecchio, ove vi perirono annegati molti uomini.
Secondo il « Breve vetus Antiariorum » dell'Archivio di Stato Pisano vi furono 10.000 morti e 7:000 furono i prigionieri Guelfi fatti dai Pisani. Secondo altri autori le cifre furono molto, superiori.
Dalla parte Guelfa oltre al giovane Carlo figlio del Principe Filippo, vi perì Piero Conte di Eboli, il cui cadavere non fu più trovato e si pensò quindi fosse annegato nella Gusciana. Illustri cittadini di Firenze, di Siena, Bologna, Perugia, Napoli, alleate Guelfe, perirono gettando nel dolore migliaia di famiglie. Tra i Ghibellini perirono, insieme a decine di nobili e illustri cittadini anche Stefano, nipote del Cardinale da Prato; il figlio di Uguccione, Francesco della Faggiola; il capitano fiorentino Giovanni Giacotti dei Malespini, il quale si trovava a combattere fra le file pisane insieme ad altri fuorusciti e che portava lui stesso la bandiera imperiale.
Il corpo del giovane Francesco della Faggiola fu posto in un sarcofago romano nel Camposanto Monumentale di Pisa nella cui tabella, retta da due putti volanti, si legge la seguente epigrafe:
SEPULCRUM FRANCISCI DE FAGIOLA MORTUI IN BELLO MONTIS CATINI - A.D. MCCCXVI (stile pisano)
Anche il corpo del Malespini fu posto in un sarcofago romano nel Camposanto Monumentale. Nella tabella tra due pilastri scanalati si può decifrare la seguente iscrizione:
SEPULCRUM DOMINI IOHANNIS GIACOTTI MALESPINI DE FLORENTIA MORTUI IN BELLO MONTIS CATINI - A.D. MCCCXVI
La battaglia di Montecatini segnò una strepitosa vittoria per le truppe Ghibelline e la stella di Uguccione, che dopo poco incomincerà ad eclissarsi ,per la storia della Repubblica Pisana, arrivò al suo apice.
Firenze fu costretta a pagare per non essere invasa e conquistata dai pisani, che se lo avessero fatto, forse avrebbero cambiato la storia toscana e tirrena per sempre.

lunedì 21 luglio 2014

mercoledì 16 luglio 2014

Certosa e Galilei due beni pisani da salvare


CERTOSA

Il progetto "I Luoghi del Cuore". 7° EDIZIONE.

Il FAI di Pisa ha indicato come obiettivo la “CERTOSA DI CALCI”. Si tratta
ora di raccogliere migliaia di firme a favore della Certosa sia
via internet che su dei moduli prestampati.
La scadenza del censimento è il 30 novembre 2014, arrivare nei primi tre
posti è un obiettivo ambizioso per il quale c'è da lavorare moltissimo.

A Calci abbiamo deciso di provarci e pertanto si è costituito il "COMITATO
PER LA CERTOSA DI CALCI", aperto al contributo di tutti. Pertanto, quali
responsabili del Comitato, Vi chiediamo di darci una mano nella raccolta
delle firme sia online che cartacee.
Ecco il link dove potete votare:

http://iluoghidelcuore.it/luoghi/pisa/calci/certosa-di-calci/16583

La nostra pagina Facebook è: Comitato Per la Certosa.
L'email del Comitato :
La referente del Comitato: Fabiola Franchi: cell. 335.5854401
La sede comitato è Calcipuntoit in Via Roma n.9 (Ferruccio Bertolini).
In Comune a Calci potete trovare i moduli prestampati: li potete prendere
e voi stessi farli firmare a chiunque (anche ai bambini che sappiano
scrivere e per gli anziani che hanno delle difficoltà potete firmare voi
stessi con il loro consenso).
Negli esercizi commerciali di Calci potete firmare a favore della Certosa.

Al fine di organizzarsi meglio per la raccolta firme, per allargare la partecipazione di altre Associazioni al Comitato per la Certosa di Calci, è indetta una riunione il 16 luglio alle 21.10 presso il Circolo Acli Fascetti


GALILEI

scrivete a Enrico Rossi di non fare la holding-fusione tra il Galilei e il Vespucci, di non fare la nuova pista di peretola perchè difatti è un nuovo scalo che farà concorrenza sleale a Pisa, in più costerà oltre 120 milioni di soldi pubblici, sarà comunque uno scalo pericoloso a causa delle luci dell'autostrada, del Monte Morello, del vento, della nebbia, dei volatili del Parco della Piana, della deviazione del fosso reale che metterà a rischio idrogeologico il territorio.
Un doppione inutile tra Pisa e Bologna, i soldi pubblici vanno spesi per potenziare la ferrovia Pisa-firenze e la fi-pi-li, occorre potenziare Pisa Galilei e fare sinergia con il Porto di Livorno e collegare entrambi con tutta la Toscana, per il bene di tutta la Toscana, non solo di firenze!

scrivetelo a Enrico Rossi!!

https://www.facebook.com/enricorossipresidente?ref=ts&fref=ts

venerdì 11 luglio 2014

X Premio Vincente Della Chiostra di Meuccio


La Compagnia di Calci organizza il X Premio Vincente Della Chiostra di Meuccio.

2005 Angiolo Chini
2006 Varo Consani e la Corale di Santa Cecilia
2007 Filarmonica Verdi
2008 Gruppo Volontari Antincendio Paolo Logli
2009 Rober Glass
2010 Franco Adami
2011 Don Mirello Paoletti
2012 Mario Pellegrini
2013 Teodoretta Bertolini
2014

Regolamento:

1) La Compagnia di Calci per ringraziare un Cittadino/a, una Ditta, una Associazione che hanno realizzato qualcosa di significativo per Calci, istituisce il Premio "Vincente Della Chiostra di Meuccio".
Tale nome è stato scelto al fine di ricordare Vincente Della Chiostra di Meuccio e tutti i calcesani e le calcesane che parteciparono alla ribellione pisana contro Firenze (1494-1509).

2) ogni Cittadino/a può proporre una candidatura per l'assegnazione del Premio, comunicandolo via mail a compagniadicalci@libero.it entro il 29 agosto 2014.

3) Una volta che sarà redatta la lista dei candidati al Premio, gli aventi diritto al voto, (a-f) dovranno dare una sola preferenza tra le candidature ammesse.
Nell'assegnazione del Premio hanno diritto di voto:

a) i Fautori fondatori della Compagnia di Calci
b) gli attuali Fautori del Consiglio della Capitanìa della Compagnia di Calci
c) i Presidenti di tutte le Associazioni di Calci
d) i Membri della Giunta Comunale di Calci
e) i Consiglieri Comunali.
f) Il Presidente, il Vice e il Segretario della Consulta

4) il voto (con una sola preferenza) viene espresso via mail a: compagniadicalci@libero.it entro e non oltre il 29 settembre 2014.

5) in caso di parità tra due o più nominati, il Consiglio della Compagnia di Calci dovrà votare tra questi nominati.

6) Il Premio verrà assegnato il 9 novembre 2014.

PERTANTO VISTO L'ARTICOLO 2 OGNUNO DI VOI PUO' INDICARE UN NOMINATIVO

UNA VOLTA SCELTI I NOMINATIVI PASSEREMO ALLA FASE 3, 4, 5, 6.


Dal 1494 al 1509 la Repubblica Pisana tornò indipendente liberandosi dal giogo fiorentino che durava dal 1406, i calcesani combatterono fino all’ultimo, a fianco della Repubblica Pisana.
Nel 1499 i Contadini Pisani, grosso modo delle attuali Province di Pisa e Livorno, entrarono in Città per difenderla e insieme ai Cittadini resistettero a 10 anni di assedio, soli contro le cannonate di Stati Italiani ed Europei, tanto da venir definiti "la gloria et l'honor de li Italiani", fino al 1509, quando venne firmata la "pace".
questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, dal punto di vista militare e di diplomazia italiana ed europea, non da meno furono gli sforzi economici e di vite umane, che Firenze fu costretta ad impiegare per la riconquista di Pisa e del suo contado, nonché le innumerevoli umiliazioni per le sconfitte inflittegli dagli indomiti pisani, che in una lettera anonima così scrivevano: noi con firmo e costante animo defendiamo e defenderemo questa città insino al sangue e ad la morte, sopportando ogni cosa dura, difficile e extrema per salute di quella e nostra, perché ogni buon cittadino è obbligato così fare; misera e meschina è quella Repubblica che per sua degnità e conservazione non ha li suoi cittadini parati per morire.
In questa guerra andarono distrutte la maggior parte delle fortificazioni militari pisane e gran parte dell’arredo urbano.
Tanti pisani se ne andarono, preferendo ire sparsi per lo mundo prima di soggiacere a Firenze, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere della famiglia fiorentina dei Medici, Pisa e Firenze vennero inglobati insieme in quello che diventerà il Granducato di Toscana.


ma chi era Vincente Della Chiostra?


Vincente Della Chiostra fu sicuramente un personaggio importante della Repubblica Pisana, come si può dedurre dalla cronaca della sua uccisione, quando nell’aprile del 1502, il fiorentino Piero Vaglienti scriveva che : In questo tempo essendo el campo de fiorentini nel contado di Pisa per dare el guasto a’ grani, uscì di Pisa uno loro capo di cavalleggeri chiamato Vincente della Chiostra el quale si fe loro incontro per braveria, onde e fu attorniato dalle fanterie di messer Criaco Dal Borgo e fu preso. M’avanti fusse preso fu fedito di tre fedite di lancia lunga, delle quali una n’era ne la pancia mortale la qual passava dentro nelle interiora ; di che ne fu mandato qui a Firenze in cataletto perché di lui facevano gran conto. E venendone, giunse alla Casellina discosto a Firenze a tre miglia, e per non lo fare venire di dì in Firenze lo feciono posare quivi insino alla notte, perché arebbe auto troppa gran bussa se veniva di dì de romore di popolo, dove la Signoria vi mandò a medicallo. E la sera peggiorò i’ modo che alle 3 ore di notte si morì delle fedite aveva ; che n’hanno fatto e pisani gran conto, benché non fusse uomo di lieva imperò ch’era figliuolo d’uno vinaiuolo in Pisa che vendeva vino a uno luogo si dice la Chiostra (Vicolo del Porton Rosso) e per questo erano chiamati que dalla Chiostra ; ma sono nativi di Calci ; e frate carnali del padre sono mugnai a Calci e chiamavansi que di Meuccio.Vincente Della Chiostra venne vendicato da due suoi fratelli, che nel 1506 catturarono e uccisero colui che l’aveva ucciso, come si evince dal diario del fiorentino Piero Vaglienti:  Addì 27 di novembre anno 1506 rispetto l’avere e pisani preso un connestabile de fiorentini detto ‘l volterrano e per sopra innominato ‘l Bufolo uomo molto adoperatosi pe’ fiorentini ne’ casi de’ pisani e molto fedelmente per cagione dello aversi adoperato si bene in favore de’ fiorentini e perché in una mischia uno si chiamava Vincente Della Chiostra pisano, in guerra come si fa tra soldati e soldati di poi detto Volterrano essendo preso da’ pisani, e fratelli di detto Vincente Della Chiostra l’ammazzonno per vendetta del fratello. Donde qui avendo tale nuova si raunonno e Dieci e li Otto e diliberonno che per tale cagione duo pisani di quelli funno presi in sul Monte a San Giuliano, quando Don Michele (Miguel de Corella) prese lo ‘mbasciadore di Lucca insieme con molti pisani, cioè Giovanni Orlandi (di Pisa) e Miniato del Seppia (di Cascina) stati in prigione più di tre mesi e quasi e sanza dubbio liberi della morte e di già dato loro in prigione larghezza, funno impiccati alle finestre del capitano in sulla piazza del capitano de’ Signori; e liberamente se non seguiva tale cosa erano certamente un dì scambiati con qualche altro prigione.

Alcuni anni fa, l’Amministrazione Comunale ha deciso di intitolare a Vincente Della Chiostra la via dove sorge la Coop, la Biblioteca Leopoldo Meucci e alcuni Negozi, accogliendo una proposta avanzata dalla Compagnia di Calci.

attività svolte e da svolgere nel 2014


Attività svolte nel 2014

17 gennaio: partecipazione al Comitato di monitoraggio delle Zambre

26 gennaio: organizzata insieme ad Alessandra Buscemi una escursione in Verruca

15 febbraio: pulizia dai rifiuti della via delle Chiuse e del Rosselmini

23 marzo: Capodanno Pisano in Verruca, passeggiata da Montemagno alla Rocca della Verruca

22 aprile: inviate al Comune di Pisa e al Consiglio degli Anziani il progetto "Dal 17 gennaio alla Vittoria" per migliorare le cerimonie introduttive al Gioco del Ponte, la restituzione dei costumi e la celebrazione della vittoria.

20 maggio: organizzato un dibattito al Cinema Teatro Valgraziosa tra i 4 Candidati a Sindaco e la popolazione

31 maggio: raccolta di firme da inviare a Enrico Rossi per non fare la fusione con peretola e per non svendere le azioni Sat a Corporacion America.

dal 16 al 20 giugno e dal 23 al 27 giugno: "Conosci Calci": Associazione la Bottega della Fantasia CIAF, in collaborazione con Compagnia di Calci, Comune di Calci, Unità Pastorale della Valgraziosa, Pozzo di San Vito, Nicosia Nostra, L'Alba, Polisportiva Nicosia per insegnare ai bambini e ai ragazzi delle elementari e delle medie cosa è Calci (visite guidate, volontariato, musica, sport ecc.) il 20 e il 27 giugno la Compagnia di Calci ha accompagnato i bambini dalla Pieve a Nicosia.

9 giugno: incontro con il Fai di Pisa per far nascere il Comitato per la Certosa

23 giugno: organizzato insieme al Comune, ai due Musei della Certosa e al Fai Pisa, un incontro per organizzare la raccolta firme "I luoghi del cuore", in favore della Certosa di Calci

30 giugno: partecipazione al convegno - dibattito sul futuro del Galilei e del Vespucci

7 luglio: partecipazione alla conferenza in Certosa per promuovere il Comitato per la Certosa

15 luglio: partecipazione alla riunione sui sentieri montani di Calci, Buti e Vicopisano

16 luglio: organizzato un incontro per allargare il Comitato per la Certosa e per incrementare la raccolta delle firme de "I luoghi del cuore"

24 luglio: consegnato al Giocatore più giovane del Torneo delle Borgate Calcesane la Coppa Compagnia di Calci.

25 luglio: partecipazione al Comitato d'onore del Premio Le Baleari.

29 agosto: "1315" passeggiata nel territorio per parlare e risolvere i problemi di Calci.

(III edizione) 27 e 28 settembre Puliamo il Mondo: la Compagnia di Calci aderisce alla campagna di Legambiente e pulisce dai rifiuti intere zone del territorio calcesano.

Comitato per la Certosa di Calci


Il FAI (Fondo Ambiente Italiano), in collaborazione con Intesa San Paolo, promuove la VII edizione de I Luoghi del Cuore, un censimento per individuare monumenti da preservare dall’incuria.
Negli anni scorsi sono stati fatti 45 interventi di recupero in 15 Regioni.
La Delegazione FAI di Pisa propone la Certosa. Il Comune di Calci ha accolto subito la proposta, Stefano Lonati e Fabiola Franchi hanno costituito un Comitato, la Compagnia di Calci si è attivata ed insieme al Fai Pisa, chiedendo al Comune di organizzare un incontro che è stato  organizzato mercoledì 23 giugno alle 21.15 alla Tensostruttura a fianco del Palazzo Comunale.

la sede del Comitato per la Certosa è alla Calcipuntoit in via Roma 9 a Calci (PI) tel.fax. 0509910683

Per ottenere risorse per la salvaguardia della Certosa occorre raccogliere moltissime firme sul web

http://iluoghidelcuore.it/luoghi/pisa/calci/certosa-di-calci/16583

giovedì 8 maggio 2014

come è stato amministrato il nostro Comune 2009-2014


La Compagnia di Calci in occasione di fine mandato dell'Amministrazione Comunale di Bruno Possenti fa un resoconto della gestione dell'Amministrazione Comunale di Calci 2009-2014.

Cose che non ci sono piaciute dell'Amm. Com. Possenti :

1) Avevamo creato una sez. per pulire i giardini comunali e riparare panchine, altalene ecc. il rapporto con la Giunta Comunale di Stefano Lazzerini fu buono, purtroppo questa Amm. Com. non ha voluto rinnovare la convenzione gratuita con il Gruppo a piedi nudi nel parco, che aveva pulito ripetutamente i giardini comunali.
L'ultima pulizia è avvenuta il 12/9/09 quando Stefania Piga ha chiesto all'Amm. Com. di rinnovare la convenzione si è sentita rispondere in maniera sgarbata, ora non abbiamo tempo!! Questo è un fatto triste che l'Amm. Com. abbia rifiutato l'aiuto volontario della Compagnia di Calci per migliorare a costo zero il nostro territorio.

2) Nel 2010 l'affidamento dell'ufficio turistico a persone non calcesane è stata una scelta discutibile, forse si sono volute escludere di proposito i lavoratori calcesani della Calci.it che hanno realizzato con il loro sacrificio economico l'ufficio turistico, il calendario degli eventi, il blog informativo e tanti eventi sul territorio a costo zero.
Il risultato è stato distruggere una Azienda calcesana e danneggiare le Strutture turistiche calcesane. Il sito turismocalci.com che la Calci.it aveva creato gratuitamente in italiano, inglese e tedesco per le strutture ricettive di Calci venne regalato al Comune che lo rifiutò, adottandone un altro a pagamento (calciturismo.it). Il sito turismocalci.com è stato attaccato da un hacker che lo ha distrutto, mettendo in difficoltà anche gli altri siti dei B&B e Agriturismi calcesani che la Calci.it aveva creato. Questo comportamento assurdo dell'Amministrazione Comunale si commenta da solo!

3) Se non fosse stato per Giovanni Benvenuti e Ferruccio Bertolini che andarono nel luglio 2009 a Pietrasanta a parlare con Franco Adami e a convincerlo per fare una mostra delle sue sculture alla Certosa, oggi Franco Adami non sarebbe mai venuto a Calci.
Del contatto fu avvertita l'Amm. Com. che a sua volta contattò Adami senza dire niente alla Compagnia di Calci, prendendo l'idea della mostra in Certosa e non collaborando e ringraziando mai chi aveva contattato Adami per primo.

4) Avevamo dato la nostra disponibilità per organizzare il Gioco del Mulino qualora la Magistratura avesse rinunciato. L'Amm. Com. ha deciso di creare un Comitato all'interno della Consulta pur di non affidarci il Gioco in maniera diretta.
Per fortuna che poi la Magistratura di Calci è stata in grado di organizzare il Gioco.

5) Non abbiamo capito perchè, dopo il referendum sull'acqua pubblica, si è rinnovato fino al 2026 il rapporto Acque spa che scadeva nel 2019.
Nessuno ci ha spiegato quanta acqua viene prelevata da Calci per smistarla a Cascina e Vicopisano. Non è stata chiarita la situazione degli scarichi abusivi nelle Zambre e il mancato funzionamento del Depuratore della Baragaglia.
l'Amm. Com. non ha spiegato la moria di trote avvenuta nella Zambra di Castelmaggiore il 5 marzo 2013 probabilmente a causa di uno sversamento di cloro vicino all'Acquedotto di Castelmaggiore. di chi saranno le responsabilità?

6) Nel 2012 sulla vicenda di Pisa Capoluogo siamo rimasti delusi dall'Amm. Com. solo la lista Calci nel Cuore ci ha sostenuti nella battaglia per difendere Pisa come Capoluogo di Provincia.
La nostra proposta era quella di fare la Provincia di Pisa e Livorno, come quelle di Cesena - Forlì, Pesaro - Urbino ecc. alla fine invece dovevamo finire sotto Livorno e l'Amm. Com. di Calci non si è mossa e ci ha lasciati soli.

7) La Compagnia di Calci dal 2009 ha ottenuto da Costantino Conforti il comodato d'uso gratuito della parte calcesana della Rocca.
Dal 2009 al 2012 la Compagnia di Calci ha ripulito a costo zero l'interno della Rocca da rovi, piante ed edera, sono così ricomparse le mura e i camminamenti e oggi la Rocca è più sicura e visitabile.
E' stata una vera fatica portare motoseghe e decespugliatori fino in cima alla Rocca, ci sono volute più di 10 campagne di ripulitura, senza chiedere un solo euro alle Amministrazioni Comunali! eppure il nostro Sindaco Bruno Possenti ha sostenuto una Associazione di Pontedera che voleva lucrare sulla Verruca, che ha usato i loghi ufficiali dei Comuni di Calci e Vicopisano, che ci ha infamato in un suo libro.
Il Sindaco ha sempre ringraziato tale Associazione e ci ha sempre invogliato nel fondere la nostra Associazione con la loro.

8) l'Amm. Com. ha allontanato dall'organizzazione della Fiera di Sant'Ermolao il CCN Valgraziosa, la Calci.it, il Maf, il Gva Logli, la Compagnia di Calci. nell'ultima Fiera solo la Filarmonica Verdi ha organizzato il concerto, mentre le altre realtà,  si sono ritirate. bisognerebbe che l'Assessore al turismo Sandro Sandroni si chiedesse perchè.

9) Avere chiuso il sabato mattina il Comune è stato segno di voler allontanare la gente. A nostro avviso si potevano chiudere gli uffici e ricevere le persone con la presenza a turno di un Amministratore Comunale.

10) L'Amm. Com. ha rallentato di circa un anno la nascita della Consulta delle Associazioni e questo perchè temeva che Ferruccio Bertolini potesse fare il presidente. Bertolini non si è presentato ed è stato votato lo stesso alla prima (2011) e alla seconda (2013) elezione, rinunciando sempre in favore di Rinaldo Pierini che era stato contattato dal Sindaco per fare il Presidente e che, dobbiamo dirlo, ha diretto egregiamente la Consulta.

11) Abbiamo scritto ben 2 lettere al Comune sulla situazione di degrado e pericolo in cui si trova la zona del Gangalandi, dove sorge un castello medievale e il Molino Gangalandi, ma nessuno ci ha mai risposto. E' stato realizzato un video sul Molino dei Gangalandi e presentato in Comune, nessuno degli Amministratori Comunali ci ha ringraziato per il nostro operato in favore del Molino.

12) Appena vinte le elezioni comunali del 2009 mettemmo in contatto il Sindaco Bruno Possenti con Ilaria Martini, una calcesana che vive a Reggio Emilia e che si occupa di programmazione di Scuole Materne, Asili nido ecc. a fine estate 2009 fu chiamata dal Sindaco che andò insieme al Vicesindaco Antonio Piccioli ed a Mughetta Puccetti, a Reggio Emilia per visitare alcuni asili nido e conoscere l'esperienza reggiana, apprezzata a livello internazionale (ogni anno circa 9000 persone provenienti da tutto il mondo visitano i nostri nidi e scuole dell'infanzia).
Il Sindaco incontrò alcune pedagogiste che hanno loro spiegato la filosofia del sistema educativo reggiano e l'importanza che riveste l'ambiente. Infatti gli edifici che ospitano i servizi per la prima infanzia sono progettati nei minimi particolari per rispondere alle esigenze dei bambini.
Ilaria Martini è Responsabile tecnico dei 65 tra nidi e scuole dell'infanzia del Comune di Reggio ormai dal 2004, si è occupata di numerose ristrutturazioni, ampliamenti di scuole e nidi e ha progettato e diretto i lavori di una nuova scuola dell'infanzia di circa 1.000 mq e che ospita oltre 100 bimbi.
Nel corso della visita Ilaria Martini informò il Sindaco che sarebbe a breve uscito un bando della Regione per il finanziamento di nidi, ma che sarebbe servito già un progetto e che quindi dovevano sbrigarsi. La Martini si offrì di occuparsi del progetto architettonico praticamente a costo zero, chiedendo solo un rimborso spese. Alla fine di luglio 2010 il Sindaco fece avere il progetto (che la Regione aveva finanziato) chiedendo alla Martini di esaminarlo e dirgli quello che pensava, la quale disse che era antiquato (sembrava una struttura del periodo fascista), non funzionale (un corridoio lunghissimo e stretto senza luce naturale su cui si aprivano tutte le stanze, bagni piccolissimi dove non entrava neanche un fasciatoio, sproporzione tra gli spazi per i bambini e servizi per gli adulti, giardino che avrebbe permesso a fatica di mettere un'altalena o uno scivolo, ecc) e con soluzioni tecniche che avrebbero fatto lievitare i costi di manutenzione. Martini suggerì di fare una variante almeno interna al progetto, mantenendo l'involucro esterno e si rese disponibile ad aiutare il Perito. Purtroppo il lavoro gratuito della Martini è stato rifiutato!

13) l'Amm. Com. ha tolto le mattonelle di via Roma e le ha di nuovo collocate, ha chiuso poi tante volte la strada, spesso senza nemmeno avvertire tutti i commercianti. Nell'incontro pubblico organizzato dalla Compagnia di Calci il 12 settembre 2013 non abbiamo capito di chi sono state le responsabilità, come, quando e chi rimedierà.

14) Siamo rimasti delusi dalla intitolazione di una strada alle vittime delle foibe e una a Peppino Impastato, ma soprattutto dalla intitolazione di una piazza a Coppi e Bartali. Le vittime delle foibe sono sacre ed è giustissimo che il Comune le ricordi ogni anno il 10 febbraio, come è giusto ricordare ogni anno la memoria di un grande uomo come Peppino Impastato con iniziative in favore di Libera, ma crediamo che si possono ricordare anche senza l'intitolazione di una strada.
Discorso diverso per Coppi e Bartali, non crediamo che non verranno ricordati se il nostro Comune non gli dedica una via o piazza! ci sono personaggi storici calcesani in attesa di una intitolazione di una strada, a loro va la precedenza! ci aspettiamo che il Comune torni sui suoi passi.
Nel giugno 2005 la Compagnia di Calci con Ferruccio Bertolini, Giovanni Benvenuti, e il compianto Leopoldo Meucci (che ebbe solo il tempo di iniziare il progetto denominato) scrissero e donarono all'Amministrazione Comunale "La Toponomastica Calcesana" dove si recuperarono ben 146 toponimi di vie calcesane, urbane e montane, inoltre si fece un ruolo di quei calcesani che meritavano l'intitolazione di una strada o di una piazza.
Forse si poteva ripartire da questo lavoro e invece la Compagnia di Calci non è stata contattata.

Cose che ci sono piaciute:

1) L'Amm. Com. ha difeso l'esistenza del Comune autonomo di Calci ribadita anche nella serata dibattito organizzata da noi il 5 settembre 2013.

2) Il Sindaco Bruno Possenti ha rinunciato allo stipendio, questo gli fa onore, alla luce di cosa sta succedendo nella politica italiana.

3) il Comune ha sostenuto le iniziative Puliamo la Valle e Puliamo il Mondo, mettendo a disposizione i suoi Operai per ritirare i rifiuti che avevamo raccolto.

4) Siamo felici che il Comune abbia potenziato nel 2010 la raccolta differenziata e il porta a porta e abbia realizzato la nuova stazione ecologica, anche se ci dispiace che Geofor non ritiri più a domicilio i rifiuti ingombranti.

5) L'Amm. Com. è stata disponibile per la serata sull'elettrosmog organizzata da noi il 26 settembre 2013.

6) Il Comune nel maggio 2011 ha sostenuto la nostra iniziativa di "A Ferro e Fuoco" contribuendo con grande sforzo nel collocare l'opera dei Garibaldini Calcesani in Val di Vico.

7) Abbiamo scritto ben 2 lettere al Comune sulla situazione di degrado e pericolo in cui si trova un rudere in via XX Settembre 106 nessuno ci ha mai risposto, per fortuna nel febbraio 2014 il rudere è stato messo in sicurezza.

8) siamo rimasti soddisfatti dall'organizzazione della Festa dei Giovani e dal Concorso delle Idee.

20 maggio: dibattito tra i 4 Candidati a Sindaco


Queste sono le domande scelte dai Consiglieri* della Compagnia di Calci che verranno poste ai quattro Candidati a Sindaco, martedì 20 maggio 2014 alle ore 21.00 al Cinema Teatro Valgraziosa.

(*sono stati esclusi dal sondaggio Roberta Ponticelli e Filippo Del Moro in quanto candidati a Consiglieri Comunali).

1) visto la difficoltà di bilancio, cosa farete per far rimanere Calci un Comune autonomo? quale sarà la prima cosa che farete per Calci?

2) cosa farete per il turismo? vi va bene così come è oggi o c'è qualcosa che non funziona?

3) cosa farete per eliminare gli scarichi abusivi nelle Zambre e come farete per far funzionare il depuratore della Baragaglia?

4) come rimedierete a via roma e come farete per poter riasfaltare le strade più usurate?

note:

a) le spese per l'affitto del Teatro, per la stampa di locandine e per la pubblicità dell'evento è a carico della Compagnia di Calci.

b) la serata sarà ripresa da una telecamera della Compagnia di Calci.

c) Sul palco è ammessa la presenza del Candidato/a a Sindaco e di un'altra persona candidata nella lista, a patto che la sera del 20 maggio, siano d'accordo su questo aspetto, le 4 liste, a patto che ad una singola risposta, risponda una singola persona per volta. non saranno ammesse risposte di due candidati ad una singola risposta.

d) ogni candidato avrà 4 minuti di tempo per rispondere ad una singola domanda, al terzo minuto, Ferruccio Bertolini, alzerà la mano indicante 3 e allo scadere del 4 minuto alzerà la mano indicante 4, a quel punto il candidato dovrà terminare il suo discorso.

e) Il Moderatore sarà Piero Lupetti, il tempo sarà tenuto da Ferruccio Bertolini, le domande del pubblico andranno presentate ad Alessandro Ercolini (tre persone neutrali non candidate e che non hanno firmato per nessuna lista).
Sarà concesso al pubblico di fare domande ai candidati, la Compagnia di Calci si riserva il diritto di respingere domande che risulteranno offensive.
La fine della serata sarà stabilita dalla Compagnia di Calci e non potrà andare oltre le ore 23.30.