venerdì 28 dicembre 2012

La presenza dell'ulivo a Calci

La presenza dell'ulivo a Calci

Forse la prima memoria in ordine di tempo che nomini la nostra vallata di Calci, è un documento del 792, senza altra data più specifica, ma da assegnarsi al mese di gennaio dell'anno 792.
Questo documento è una "Charta Iudicati" ossia una donazione testamentaria esecutoria, cioè un intreccio tra legge romana e legge longobarda, molto importante per gli studiosi di diritto, ma a noi ancora più interessante, perchè è il più antico documento originale ed autentico, che ricordi il Monte Pisano, con il paese di Tre Colli, ed ancora più la sua superficie già divisa in "selva, oliveto e vigna".
La pergamena è danneggiata moltissimo, più del 50% risulta perduto, ed è forse per questo che non fu edita dal Bertini e Barsocchini nelle loro edizioni sui documenti lucchesi, anteriori all'anno mille.
Fortunatamente la parte riguardante la nostra località, si è mantenuta abbastanza bene e, facilmente decifrabile, come ha potuto constatare il Professor C.J. Wickham dell'Università di Birmingham, alla cui cortesia e pazienza certosina devo la trascrizione qui sotto riportata della parte che a noi interessa: "IN NOMINE DOMINI, REGNANTE NOSTRO CAROLO REGE FRANCORUM ET LANGOBARDORUM ANNO REGNA EIUS QUO LONGOBARDIA COEPIT SEPTIMO DECIMO ET FILIO EIUS DOMINO NOSTRO PIPINO MANIFESTU SUM EGO LANPRANDO PRESBITERO FILIO BEATAE MEMORIAE AURIPERTI, COMPONERE DEBEAT MEDIATE DE SILVA MEA DE MONTE PISANO QUI UNO CAPO TENE IN SILVA RICCIOLI ET ALIO CAPO IN SICCANU.
QUAM ABEO A TRICOLLE CUM VINEA ET IPSA SILVA, UNA CUM OLIVETO SUO ET IPSA SILVA IN ISPO LOCO TRICOLLE QUI IN ILLA UNA RESEDE LUCIPERTULO".

Giovanni Benvenuti
Compagnia di Calci

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