lunedì 22 luglio 2013

La Compagnia di Calci festeggia 10 anni



La Compagnia di Calci è una Istituzione calcesana, che secondo alcuni documenti nacque nel 1300, secondo altri nel 1313, anche se probabilmente è molto più antica di entrambe le date. Era una Compagnia militare della Repubblica Pisana e aveva il compito di difendere Calci e Pisa, mentre dal 1604 al 1807 troviamo la Compagnia di Calci come una delle sei Compagnie di Tramontana al Gioco del Ponte.
Nel settembre 2003 alcuni giovani che avevano fatto parte della Magistratura di Calci (Gioco del Ponte e del Mulino), insieme ad altre persone innamorate del territorio, decisero di ridare vita alla Compagnia di Calci, per far riscoprire la storia e la cultura calcesana e pisana, per difendere il territorio da nuove cementificazioni, per osservare l'operato delle Istituzioni e sensibilizzare i cittadini sulle decisioni prese nei confronti del territorio.

Oggi stiamo cercando una sede e nuovi Volontari/e, soprattutto i giovani e le giovani con le loro idee e i loro progetti per Calci: chiunque ami il territorio è il benvenuto, chiunque abbia sete di protagonismo non fa per noi. Alle nostre riunioni tutti contiamo per uno, vogliamo vivere bene a Calci e rafforzare l'identità pisana e rurale di Calci, ma – è bene ricordarlo – siamo campanilisti. Vogliamo che Calci rimanga un Comune autonomo, una Comunità dove la gente si conosce, si aiuta, ama e difende la propria terra! Se vuoi venire alle nostre riunioni scrivi a compagniadicalci@libero.it oppure chiama il 3386761609.

Se non hai tempo di venire alle nostre riunioni o alle nostre iniziative, puoi comunque far parte della Compagnia di Calci diventando "Consigliere di Comunità": diventeresti il responsabile della via o piazza dove abiti, segnalandoci via email: eventuali abusi edilizi, discariche abusive, maltrattamenti di animali, captazione abusiva dell'acqua, chiusure di sentieri, vie pubbliche e vicinali, danneggiamento arredo urbano e stradale, inquinamento elettromagnetico, del suolo, dell'acqua ecc.

Se hai vissuto un evento bellico che riguarda Calci o i calcesani, oppure lo hai sentito raccontare dai genitori, se hai cartoline, lettere, foto di calcesani che hanno partecipato a qualsiasi guerra dal 1848 al 1944 inviale a ferrucciobertolini@libero.it oppure chiama il 3386761609: vorremmo pubblicare un libro con i ricordi dei calcesani.

19 luglio: richiesta analisi acqua della Zambra


Calci, 19 Luglio 2013

Alla cortese attenzione
del Sindaco di Calci Bruno Possenti

del Vice Sindaco Antonio Piccioli

del Presidente della Commissione Uso e Assetto del Territorio e Ambiente
Massimo Guidi

dei Membri di tale Commissione
Fabio Paffetti
Valter Palandri
Vito Ciabatti
Paolo Lazzerini

Oggetto: richiesta di informazioni in merito alla moria di trote nella Zambra di Castelmaggiore.

Egregio Sindaco, Egregi Assessori e Consiglieri, con la presente chiediamo formali chiarimenti in merito al ritrovamento di diverse centinaia di trote morte in data 5 Marzo 2013 nella Zambra di Castelmaggiore, in località Castelmaggiore.

Chiediamo:
a) Se sono state effettuate analisi biologiche sui campioni.
b) se la presenza di lavori in corso (nel medesimo periodo) nel contenitore dell’acqua a Castelmaggiore da parte di AcqueS.p a. con quantitativi di cloro oltre la media (e non rilevabili nei tessuti dopo 48 ore di tempo) è stata tenuta in considerazione e in tal caso chi risulta il responsabile.
c) se l’Arpat ha fornito dati in merito e si è presa carico delle analisi necessarie,  se le ha fornite al Comune di Calci.

Restando in attesa di una Vostra risposta scritta, porgiamo distinti saluti.

Compagnia di Calci
Il Magistrato
Alessandro Ercolini

3, 4, 5 agosto: X "Carci 'n foto"

3, 4, 5 agosto:  X "Carci 'n foto" mostra di immagini sulla ripulitura da rovi e piante della Rocca della Verruca. a cura della Compagnia di Calci. presso la sede della Calcipuntoit in via Roma 9

la Compagnia di Calci contro la festa del Machiavelli


17 luglio 2013

alla cortese attenzione del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri Comunali di Cascina

oggetto: Cascina festeggia il Principe Machiavelli

Il 5, 6, 7 luglio 2013 a Cascina si è festeggiato "Il Principe" in onore di Machiavelli.
Forse i promotori di tale festa non sanno che costui usò ogni mezzo per uccidere i pisani della Città e della Provincia, Cascina compresa.
Nel 1406 Pisa fu venduta a Firenze, i fiorentini non conquistarono mai militarmente Pisa, ma entrarono in Città dopo un lungo assedio grazie ad un traditore che aprì loro le porte. iniziò con il 9 ottobre 1406 una delle più dure dominazioni della storia d’Italia, i pisani furono costretti ad emigrare in altri stati italiani o all’estero, altri si rifugiarono nel vicino contado, un migliaio vennero deportati a Firenze nei campi di prigionia.
Firenze tramite soprusi e angherie, costrinse centinaia di importanti famiglie ad abbandonare Pisa, la popolazione passò nel giro di alcuni anni, da circa 40.000 a 7468 abitanti, coloro che riuscirono a rimanere, furono portati alla povertà da tasse insostenibili, le loro case e i loro beni vennero distrutti o bruciati.
Vennero vietate le Arti, impedita la mercatura e la navigazione, il processo di interramento del porto pisano continuò inesorabile per la mancanza di lavori di manutenzione idrica, una volta ottemperati dalla ormai disciolta Magistratura delle Acque.
I fiorentini favorirono l’insediamento a Pisa di nuovi abitanti, per lo più toscani e fiorentini, si pensi che il 40 % dei bambini battezzati a Pisa fra il 1457 e il 1494 avevano genitori che non erano nati a Pisa, ma che vi si erano trasferiti, la cosiddetta denazionalizzazione stava dando i primi frutti.
A quei pochissimi pisani che riuscirono a rimanere in Città e nel Contado, non rimase quasi altro che coltivare la terra come mezzadri o distruggere le proprie case per non pagare così più le tasse e per rivendere le pietre delle loro case come materiale da costruzione.
Altro aspetto importante fu il cambiamento urbanistico e architettonico della Città e degli altri borghi pisani, tra cui anche Cascina, che vide smantellate parte delle sue mura.

Nel 1494 Carlo VIII Re di Francia giunse in Italia per conquistare il Meridione, sul quale vantava diritti di successione, il viaggio di ritorno poteva essere insidioso e denso di pericoli, quindi il re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata.
La sera del 8 novembre il Re venne ricevuto nel palazzo Giuli Rosselmini Gualandi, sul Lungarno Gambacorti, (Palazzo Blu) allora di proprietà di Giovanni Bernardino Dell’Agnello. Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile, vennero cacciati i fiorentini, e tutto il Contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio, Vicopisano, Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e molti altri castelli pisani che oggi formano le Province di Pisa e di Livorno.
Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni, con i pisani sempre pronti a riprendersi i castelli perduti. A Pisa affluirono nel 1499 gli abitanti della Provincia, che insieme ai cittadini resisterono alla fame e alle cannonate per dieci anni, soli contro tanti Stati pagati da Firenze, tanti di questi contadini venivano da Cascina.
Nel 1503 Leonardo da Vinci tentò di deviare l'Arno per fare in modo che dal mare non arrivassero più via Arno i rifornimenti ai pisani, ma fallì miseramente.
Il Machiavelli tentò con qualsiasi mezzo di riavere il Contado Pisano: ordinò torture, stragi, stupri, non fece rispettare i patti di guerra, usò tutti quei nobili mezzi elencati nel "Principe" (il fine giustifica i mezzi). 
L’assedio continuò, i fiorentini, non potendo vincere i pisani militarmente, bruciarono tutte le coltivazioni del Contado pisano. I pisani non avevano più da mangiare, i fiorentini avevano speso tutte le loro risorse, fu così che si arrivò ad una pace forzata, che fu firmata nel maggio del 1509 da dieci pisani (cinque della città e cinque del contado) i pisani prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’8 giugno.

Questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare, che soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea, e non da meno furono gli sforzi economici ma soprattutto di vite umane, che Firenze fu costretta ad impiegare per la riconquista di Pisa e del suo Contado, nonché le innumerevoli umiliazioni per le sconfitte inflitte dagli indomiti Pisani. 
In questa guerra andarono distrutte la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa, Calci, Buti, Ponsacco, Cascina e altri paesi.
Tanti pisani lasciarono la città, preferendo "ire sparsi per lo mondo" prima di soggiacere a Firenze, quella resistenza fu talmente eroica, che i pisani vennero definiti "la gloria et l’honor de li Italiani".
Anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che poi dettero vita al Granducato di Toscana.

Oggi ci pare assurdo che a Cascina, paese legato da sempre a Pisa, si festeggi Machiavelli, colui il quale ordinò di distruggere Cascina e gli altri paesi pisani, è vergognoso che ci si dimentichi dei nostri antenati che hanno dato la loro vita per darci la libertà! chi dice che il medioevo è un periodo buio è un ignorante! il medioevo ci ha dato le chiese, le pievi, i castelli, le torri, le opere d'arte a Pisa e in Provincia! la Torre di Pisa, gli altri Monumenti di Piazza del Duomo, le mura e la Torre civica di Cascina, la Badia di San Savino, San Jacopo a Zambra, la Pieve di San Casciano, la Pieve di Cascina, il Castello di Ripoli ecc. sono figli di una unica madre: la nostra Pisa! la Repubblica Marinara! sono figlie del medioevo e non di un periodo buio come il rinascimento!

In memoria di tutti i cascinesi e le cascinesi che lottarono contro Firenze e vari stati italiani ed europei per mantenere libera Cascina e la Repubblica Pisana dal 1494 fino al 1509, lanciamo un appello al Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri del Comune di Cascina: Aboliamo ogni tipo di festeggiamento in onore di Machiavelli, Da Vinci, Guicciardini ecc. festeggiamo un evento che veda Cascina vittoriosa, una festa di Cascina, delle sue tradizioni e del suo legame con Pisa! non una Festa per chi tentò di distruggerla.

Sicuri che accetterete questa nostra richiesta, porgiamo distinti saluti.

Associazione Compagnia di Calci
Alessandro Ercolini

ConosciCalci


ConosciCalci

bambini della Scuola Primaria della Scuola Secondaria inferiore e di prima superiore

Le attività si svolgeranno all'Oratorio Parrocchiale e nelle varie sedi delle Associazioni e delle istituzioni dalle ore 8,30 alle ore 17,00.

programma

I settimana da Lunedì 10 a Venerdì 14 Giugno

10 giugno accoglienza, orientamento e laboratori di educazione civica con giochi all'Oratorio. pranzo ore 12.45. recupero alle 17.00 all'Oratorio.

11 giugno la mattina vanno alla sede della Misericordia, pranzo ore 12.45. il pomeriggio Festa dello Sport in via Roma. recupero alle 17.00 presso sede della Filarmonica Verdi di Calci in via Roma.

12 giugno la mattina vanno in visita al Palazzo Comunale alla scoperta del Comune. prima di pranzo visita della Pieve di Calci con la Compagnia di Calci, pranzo ore 12.45. il pomeriggio alle 15.00 vanno alla sede del Gruppo Volontari Antincendio Paolo Logli. recupero alle 17.00 Piazza Garibaldi (del Comune).

13 giugno la mattina vanno alla Palestra Magagnini per effettuare attività motoria con la Volley Ball Club Calci, con laboratorio fiabesco in Palestra. pranzo ore 12.45. Il pomeriggio visita della sede della Filarmonica Verdi di Calci. recupero alle 17.00 all'Oratorio.

14 giugno escursione alla scoperta di Calci con la Compagnia di Calci, pranzo ore 12.45. il pomeriggio giochi all'Oratorio. recupero alle 17.00 all'Oratorio.


ConosciCalci

bambini della Scuola Primaria della Scuola Secondaria inferiore e di prima superiore

Le attività si svolgeranno all'Oratorio Parrocchiale e nelle varie sedi delle Associazioni e delle istituzioni dalle ore 8,30 alle ore 17,00.

programma

II settimana da Lunedì 24 a Venerdì 28 Giugno 2013

24 giugno accoglienza, orientamento e laboratori di educazione civica, pranzo ore 12.45. nel pomeriggio visita della sede della Filarmonica Verdi di Calci, recupero alle 17.00 all'Oratorio.

25 giugno la mattina visita alla Palestra Magagnini per effettuare attività motoria con la Volley Ball Club Calci, con laboratorio fiabesco in Palestra. pranzo ore 12.45. il pomeriggio visita alla sede della Misericordia di Calci. recupero alle 17.00 all'Oratorio.

26 giugno laboratori di educazione civica, pranzo ore 12.45. nel pomeriggio andiamo alla scoperta del Gva Paolo Logli e della Protezione Civile. recupero alle 17.00 Piazza Garibaldi (del Comune).

27 giugno la mattina escursione alla scoperta di Calci con la Compagnia di Calci, pranzo alle 12.45 all'Oratorio. proiezione di video su Calci. recupero alle 17.00 all'Oratorio.

28 giugno la mattina visita alla Palestra Magagnini per effettuare attività motoria con la Volley Ball Club Calci, con laboratorio fiabesco in Palestra.  nel pomeriggio caccia al tesoro all'Oratorio. recupero alle 17.00 all'Oratorio.


5 marzo: uso stemma comunale


Calci 5 marzo 2013
Alla cortese attenzione del Sindaco del Comune di Calci
Bruno Possenti

al Presidente della Commissione Consiliare di Controllo e Garanzia
Paolo Lazzerini

Oggetto: uso dello Stemma Comunale di Calci da parte dell'Associazione per la Rocca della Verruca    

Egregio Sindaco, Egregio Presidente, come avevamo fatto già presente al Sindaco il 16 novembre 2009, siamo nuovamente ad informare le S.V. che l'Associazione per la Rocca della Verruca, usa ormai da anni, il nostro stemma comunale ufficiale.
Questo avviene nelle lettere, sulle buste e sulla carta intestata, su pubblicazioni in vendita ecc.

Visto e considerato che lo Statuto del Comune di Calci dice che: Articolo 6
STEMMA E LABARO
1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di “Calci” e con lo stemma
approvato con deliberazione del Consiglio comunale del 10/8/1968 così descritto: Tre
piedi umani, volti a destra, calzati da cuturni, disposti triangolarmente e verticalmente in
campo azzurro, sormontati da corona turrita, circondati dal basso da due ramoscelli di
ulivo e con sottostante il motto: “Viret semperque virebit”.
2. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal Sindaco, si può esibire il labaro nella foggia così di seguito descritta: Tre piedi umani, volti a destra, calzati da cuturni, disposti triangolarmente e verticalmente in campo azzurro, sormontati da corona turrita, circondati dal basso da due ramoscelli di ulivo e con sottostante il motto: “Viret semperque virebit”.
3. L’uso e la riproduzione di tali simboli per fini non istituzionali, sono vietati.
4. La Giunta può autorizzare l’uso e la riproduzione dello Stemma del Comune per fini non istituzionali, soltanto se sussiste un pubblico interesse.


Le chiediamo nel rispetto del nostro Comune e delle Associazioni che in esso operano, di intervenire immediatamente diffidando tale Associazione ad usare il nostro stemma comunale.

Restando in attesa di una risposta scritta, porgiamo
distinti saluti

Compagnia di Calci
Il Magistrato
Alessandro Ercolini

28 marzo situazione di degrado e pericolo in via XX Settembre


Calci 28 marzo 2013

Alla cortese attenzione del Sindaco del Comune di Calci
Bruno Possenti

All'Assessore all'Urbanistica ed edilizia privata
Sandro Sandroni

del Presidente della Commissione Uso e Assetto del Territorio e Ambiente
Guidi Massimo

e dei Membri di tale Commissione
Paffetti Fabio
Ciabatti Vito
Valter Palandri
Lazzerini Paolo


oggetto: situazione di degrado e pericolo in via XX Settembre


Egregi Sindaco, Assessore, Presidente e Membri della Commissione, con la presente, come già fatto il 3 maggio 2011, segnaliamo di nuovo alle S.V. che in via XX Settembre al numero civico 106, si trova una casa disabitata che versa in una situazione di degrado pericoloso.
Suddetta casa sta crollando da tempo e alcune tegole sono cadute e continuano a cadere lungo via XX Settembre con pericolo per auto e persone passanti, nonostante che il Comune abbia messo delle transenne dopo la nostra prima segnalazione.
Il rudere è un chiaro esempio di "edificio in minaccia rovina" (art. 677 cp) pertanto il Comune ha il dovere di intervenire, sia a tutela della salute pubblica che per la punizione del colpevole, ovvero di chi lascia deperire il bene, anche con il sequestro dell'immobile stesso.
Inoltre, segnaliamo alle S.V. che le abitazioni che si trovano sul retro della Villa la Pace (proprietà Casarosa) non hanno ancora i numeri civici indicati lungo la via XX Settembre, all'ingresso di suddette abitazioni, questo provoca ai residenti non pochi disagi per ricevere la posta.
Per ogni ulteriore informazione, il nostro Fautore Andrea Gennai (3498165807) rimane a Vostra più completa disposizione.


Restando in attesa di una Vostra gradita risposta, porgiamo
distinti saluti

il Magistrato
Alessandro Ercolini