Dettaglio dei danni cagionati dal torrente Zambra, la mattina del dì 7 novembre 1785 dalle ore 6.00 alle ore 7.00
Da questo meticoloso resoconto si ha uno spaccato chiaro e interessante della vita e delle attività artigianali che formavano il tessuto economico del nostro Paese.
Ma penso sia anche importante capire perchè in una sola ora di pioggia torrenziale abbia potuto causare tutti questi danni.
Il Torrente Zambra fuoriuscì dagli argini, entrò nelle case e spazzò via tutto quello che trovò lungo il suo corso.
I danni ammontarono ad oltre £100.000 cifra rilevante per la nostra economia.
Da questo minuzioso conteggio era escluso il computo del mancato guadagno, specialmente per i numerosi molini, resi inutilizzati per diverso tempo.
Anche l'Aldio, il canale macinante che alimentava questi edifici molitorii, fu fortemente devastato in ogni suo tratto e in alcuni punti spazzato via del tutto, così come "i ponti canali" che raccordavano l'Aldio da una sponda all'altra della Zambra.
Di questa relazione pensiamo di farne una piccola pubblicazione a parte, perchè siamo certi che interesserà a tutti i calcesani, avere un prospetto della vita settecentesca che improvvisamente venne interrotta in ogni sua attività.
Benchè avesse piovuto ininterrottamente e abbondantemente per un'ora intera, a nostro giudizio, le cause di questo disastro, vanno ricercate nell'indiscriminato disboscamento, che proprio in quegli anni, si andava registrando sui nostri monti con l'abolizione della famosa "Servitù dei pini" avvenuta con Motu Proprio granducale nel 1769.
Tutte le pinete, fino ad allora tenacemente protette, poterono essere estirpate, e il terreno messo a coltivazione, sia in oliveto nella parte più bassa del monte, sia a castagneto nella parte più alta.
La completa spoliazione delle pendici del monte, unita ad una insolita precipitazione atmosferica, fu la causa di questa funesta inondazione.
Lo studio della storia passata, oltre ad essere interessante per una maggiore comprensione storica, ci offre, a saperlo bene interpretare, anche utili nozioni per comportamenti futuri.
Pensiamo infatti ai devastanti incendi che in estate flagellano la nostra penisola, ed è per questo che insistiamo perchè si faccia sempre una attenta prevenzione e buona guardia per difendere le nostre pinete dai rovinosi incendi, che potrebbero mettere a nudo le pendici dei nostri monti.
Giovanni Benvenuti
Compagnia di Calci
9 OTTOBRE 2012 chiunque abbia foto e filmati della zambrata e dei relativi danni sul territorio, le conservi, presto manderemo un resoconto scritto e fotografico al Comune di Calci, Provincia di Pisa e a Fiumi e Fossi.
Inoltre tutto il materiale raccolto verrà dato al Progetto Quale futuro per la Zambra? http://www.zambracalci.it/
venerdì 26 ottobre 2012
venerdì 5 ottobre 2012
8 ottobre riunione Comitato per Pisa e Provincia
http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=photo&media=44200
Pisa, giovedì 20 settembre 2012 -2013 in stilepisano
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO
Art. 1 - Costituzione
E’ costituito su iniziativa delle sottoscritte associazioni il comitato senza fini di lucro denominato “Comitato per Pisa capoluogo di provincia”
Art. 2 - Sede
Il comitato ha sede a Pisa in via Pietro Gori, 17 presso la sede dell’Associazione degli Amici di Pisa
Art. 3 - Durata
Il Comitato ha durata fino al raggiungimento dello scopo dichiarato che dovrà essere deliberato dall’assemblea degli aderenti.
Art. 4 - Scopo
Il Comitato intende perseguire i seguenti scopi:
-promuovere una modifica dell’art 17 della legge 135/2012 affinché i criteri di determinazione del capoluogo della nuova provincia siano espressi: sulla base di criteri oggettivi relativi alla dimensione ed alla popolazione del territorio provinciale preesistente, posizione baricentrica rispetto al territorio della stessa (art.17 comma 4/bis), alla dimensione e alla popolazione del territorio provinciale preesistente, alla presenza di istituzioni, aziende pubbliche, enti pubblici, istituzioni universitarie sanitarie e di ricerca, presenza di infrastrutture interconnesse, presenza e arrivi turistici nell’anno, l’offerta di patrimonio artistico.
-promuovere una modifica dei criteri contenuti nella deliberazione del consiglio dei ministri del 10.7.2012 (G.U. n. 171 24.7.2012- criteri per il riordino delle province) che tenga conto anche dei parametri oggettivi contenuti al punto precedente.
-promuovere le ragioni della incostituzionalità della legge in particolare rispetto a quanto contenuto negli articoli 5, 114, 133 c.1 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Art. 5 - Promotori
Il numero dei promotori è illimitato. Possono essere promotori del Comitato tutte le persone fisiche, le persone giuridiche e gli enti che ne condividono gli scopi dell’organizzazione e si impegnano in qualsiasi modo, ed ognuno per le proprie possibilità e capacità, a realizzarli.
Art. 6 - Organi sociali
Sono organi del comitato: l’Assemblea, il Consiglio Direttivo, il Presidente.
Art.7 - Composizione dell’Assemblea
L’Assemblea si compone di tutti i promotori del Comitato. L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Comitato.
Art.8 - Convocazione
L’Assemblea viene convocata tramite posta elettronica e annunci sui quotidiani locali.
Art. 9 - Maggioranze
L’Assemblea è regolarmente costituita in prima convocazione con almeno metà dei promotori in proprio o per delega. In seconda convocazione le delibere sono valide con qualsiasi numero di intervenuti. L’Assemblea delibera a maggioranza dei presenti.
Art. 10 -Consiglio Direttivo
Composizione del Consiglio Direttivo. Il Comitato è amministrato da un consiglio direttivo composto da un minimo di cinque ad un massimo di undici membri eletti dall’Assemblea. Il Consiglio Direttivo dura in carica fino al raggiungimento degli scopi associativi. Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno un Presidente.
Art. 11 -Convocazione del Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente secondo le modalità di convocazione dell’Assemblea. Le delibere del Consiglio direttivo sono valide se vengono prese a maggioranza dei presenti. Il Consiglio Direttivo si occupa della gestione ordinaria e straordinaria del Comitato. Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno un Segretario verbalizzante ed un Vice Presidente.
Art. 12 – Gratuità delle cariche sociali
I Consiglieri e il Presidente non hanno diritto a nessun compenso né a gettoni di presenza.
Art. 13 - Contributi e Patrimonio
I contributi sono versati in forma libera e senza quota minima da parte dei promotori. Il patrimonio è costituito da: le quote d’iscrizione, i contributi e liberalità ricevute, riserve accantonate di avanzi di gestione.
Art. 14 Rendiconto esercizio sociale-
devoluzione del patrimonio
L’esercizio sociale coincide con l’anno solare. Al termine di ogni esercizio il consiglio direttivo provvede alla redazione del rendiconto da approvare da parte dell’Assemblea. All’atto dello scioglimento è fatto obbligo di devolvere il patrimonio secondo le volontà emerse dall’Assemblea.
Art. 15 Norme di rinvio
Non previsto nel seguente statuto si rinvia alle norme generali del Codice Civile.
riunione del Comitato lunedì 8 ottobre ore 21.15 sede Amici di Pisa, via Gori 17 Pisa, Quartiere di San Martino in Kinzica
Pisa, giovedì 20 settembre 2012 -2013 in stilepisano
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO
Art. 1 - Costituzione
E’ costituito su iniziativa delle sottoscritte associazioni il comitato senza fini di lucro denominato “Comitato per Pisa capoluogo di provincia”
Art. 2 - Sede
Il comitato ha sede a Pisa in via Pietro Gori, 17 presso la sede dell’Associazione degli Amici di Pisa
Art. 3 - Durata
Il Comitato ha durata fino al raggiungimento dello scopo dichiarato che dovrà essere deliberato dall’assemblea degli aderenti.
Art. 4 - Scopo
Il Comitato intende perseguire i seguenti scopi:
-promuovere una modifica dell’art 17 della legge 135/2012 affinché i criteri di determinazione del capoluogo della nuova provincia siano espressi: sulla base di criteri oggettivi relativi alla dimensione ed alla popolazione del territorio provinciale preesistente, posizione baricentrica rispetto al territorio della stessa (art.17 comma 4/bis), alla dimensione e alla popolazione del territorio provinciale preesistente, alla presenza di istituzioni, aziende pubbliche, enti pubblici, istituzioni universitarie sanitarie e di ricerca, presenza di infrastrutture interconnesse, presenza e arrivi turistici nell’anno, l’offerta di patrimonio artistico.
-promuovere una modifica dei criteri contenuti nella deliberazione del consiglio dei ministri del 10.7.2012 (G.U. n. 171 24.7.2012- criteri per il riordino delle province) che tenga conto anche dei parametri oggettivi contenuti al punto precedente.
-promuovere le ragioni della incostituzionalità della legge in particolare rispetto a quanto contenuto negli articoli 5, 114, 133 c.1 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Art. 5 - Promotori
Il numero dei promotori è illimitato. Possono essere promotori del Comitato tutte le persone fisiche, le persone giuridiche e gli enti che ne condividono gli scopi dell’organizzazione e si impegnano in qualsiasi modo, ed ognuno per le proprie possibilità e capacità, a realizzarli.
Art. 6 - Organi sociali
Sono organi del comitato: l’Assemblea, il Consiglio Direttivo, il Presidente.
Art.7 - Composizione dell’Assemblea
L’Assemblea si compone di tutti i promotori del Comitato. L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Comitato.
Art.8 - Convocazione
L’Assemblea viene convocata tramite posta elettronica e annunci sui quotidiani locali.
Art. 9 - Maggioranze
L’Assemblea è regolarmente costituita in prima convocazione con almeno metà dei promotori in proprio o per delega. In seconda convocazione le delibere sono valide con qualsiasi numero di intervenuti. L’Assemblea delibera a maggioranza dei presenti.
Art. 10 -Consiglio Direttivo
Composizione del Consiglio Direttivo. Il Comitato è amministrato da un consiglio direttivo composto da un minimo di cinque ad un massimo di undici membri eletti dall’Assemblea. Il Consiglio Direttivo dura in carica fino al raggiungimento degli scopi associativi. Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno un Presidente.
Art. 11 -Convocazione del Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente secondo le modalità di convocazione dell’Assemblea. Le delibere del Consiglio direttivo sono valide se vengono prese a maggioranza dei presenti. Il Consiglio Direttivo si occupa della gestione ordinaria e straordinaria del Comitato. Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno un Segretario verbalizzante ed un Vice Presidente.
Art. 12 – Gratuità delle cariche sociali
I Consiglieri e il Presidente non hanno diritto a nessun compenso né a gettoni di presenza.
Art. 13 - Contributi e Patrimonio
I contributi sono versati in forma libera e senza quota minima da parte dei promotori. Il patrimonio è costituito da: le quote d’iscrizione, i contributi e liberalità ricevute, riserve accantonate di avanzi di gestione.
Art. 14 Rendiconto esercizio sociale-
devoluzione del patrimonio
L’esercizio sociale coincide con l’anno solare. Al termine di ogni esercizio il consiglio direttivo provvede alla redazione del rendiconto da approvare da parte dell’Assemblea. All’atto dello scioglimento è fatto obbligo di devolvere il patrimonio secondo le volontà emerse dall’Assemblea.
Art. 15 Norme di rinvio
Non previsto nel seguente statuto si rinvia alle norme generali del Codice Civile.
riunione del Comitato lunedì 8 ottobre ore 21.15 sede Amici di Pisa, via Gori 17 Pisa, Quartiere di San Martino in Kinzica
appello alle Associazioni Calcesane
Carissime Associazioni, in data 20 settembre 2012 in via Gori a Pisa, si sono riunite diverse Associazioni e Cittadini/e per formare il Comitato Pisa Capoluogo di Provincia.
la nostra protesta chiederà al Governo Italiano che siano ridotti i costi reali della politica: numeri parlamentari, senatori, consiglieri e assessori provinciali e regionali, aziende partecipate, consorzi, autoblu, stipendi, pensioni, privilegi inutili, spese folli di Regioni e Stato, abolizione degli Ato ecc.
Vi chiediamo di aderire il prima possibile al Comitato contattandoci a questa mail, oppure di chiamare al 3386761609
ricordatevi che le Regioni sono nate negli anni 70 e che costano più delle Province.
Se Livorno diventerà Capoluogo, il nostro territorio perderà: Inail, Inps, Camera di Commercio, Catasto, Confesercenti, Confcommercio, Agenzia delle entrate, Motorizzazione, Questura, Prefettura ecc. con tutto l'indotto per Ristoranti, Bar, Negozi ecc.
Siamo anche favorevoli a due Capoluoghi: Pisa e Livorno, con distribuzione di Enti e servizi.
Giova ricordare che la Provincia di Livorno faceva parte della Provincia di Pisa fino al 1926!!
per aderire al Comitato: compagniadicalci@libero.it
lunedì 8 ottobre alle ore 21.15 ci sarà una riunione del Comitato, ci farebbe piacere la Vostra presenza.
P.S.
E' arrivato il momento di schierarsi, scegliere tra essere calcesani e pisani, oppure scegliere passivamente l'ennesima decisione dall'alto che ci vuole calcesani, (fino a quando?) livornesi e sempre più sudditi della Regione Toscana che ancora deve rispondere dei 260 milioni di € spariti nell'Asl di Massa o dei 15 milioni di € spesi nel Vespucci di Peretola, con chiaro danno per Pisa.
I nostri politici non ci difendono, dobbiamo farlo noi! una volta risolta la questione della Provincia, chiederemo come Compagnia di Calci, che il Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia, valuti bene di fare una proposta per un ridimensionamento della Provincia e della Regione. Ogni Provincia dovrà diventare un Consiglio di Comuni, con un Rappresentante per ogni Comune. mentre la Regione dovrà diventare un Consiglio di Province, con un Rappresentante per ogni Provincia. quindi le elezioni provinciali e regionali saranno abolite, i Consiglieri Regionali e Provinciali spariranno, mentre all'interno dei Consigli Regionali e Provinciali, i Membri eleggeranno il Presidente e gli Assessori, che riceveranno solo un rimborso per le loro spese legate alla loro funzione politica.
La vera forza democratica saranno i Comuni, i quali si potranno anche accorpare, cambiare Provincia, accorpare servizi ecc. sempre se i loro cittadini lo vorranno e lo decideranno con un referendum. da parte nostra il Presidente, gli Assessori, i Consiglieri Provinciali che non si sono mossi in favore di Pisa, prima della nascita del nostro Comitato, dovranno dimettersi e non ricoprire più cariche amministrative comunali, provinciali, regionali, nazionali. si cercheranno un lavoro idoneo alle loro capacità.
Andremo a Firenze! andremo a Roma! Calcesani svegliamoci!
la nostra protesta chiederà al Governo Italiano che siano ridotti i costi reali della politica: numeri parlamentari, senatori, consiglieri e assessori provinciali e regionali, aziende partecipate, consorzi, autoblu, stipendi, pensioni, privilegi inutili, spese folli di Regioni e Stato, abolizione degli Ato ecc.
Vi chiediamo di aderire il prima possibile al Comitato contattandoci a questa mail, oppure di chiamare al 3386761609
ricordatevi che le Regioni sono nate negli anni 70 e che costano più delle Province.
Se Livorno diventerà Capoluogo, il nostro territorio perderà: Inail, Inps, Camera di Commercio, Catasto, Confesercenti, Confcommercio, Agenzia delle entrate, Motorizzazione, Questura, Prefettura ecc. con tutto l'indotto per Ristoranti, Bar, Negozi ecc.
Siamo anche favorevoli a due Capoluoghi: Pisa e Livorno, con distribuzione di Enti e servizi.
Giova ricordare che la Provincia di Livorno faceva parte della Provincia di Pisa fino al 1926!!
per aderire al Comitato: compagniadicalci@libero.it
lunedì 8 ottobre alle ore 21.15 ci sarà una riunione del Comitato, ci farebbe piacere la Vostra presenza.
P.S.
E' arrivato il momento di schierarsi, scegliere tra essere calcesani e pisani, oppure scegliere passivamente l'ennesima decisione dall'alto che ci vuole calcesani, (fino a quando?) livornesi e sempre più sudditi della Regione Toscana che ancora deve rispondere dei 260 milioni di € spariti nell'Asl di Massa o dei 15 milioni di € spesi nel Vespucci di Peretola, con chiaro danno per Pisa.
I nostri politici non ci difendono, dobbiamo farlo noi! una volta risolta la questione della Provincia, chiederemo come Compagnia di Calci, che il Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia, valuti bene di fare una proposta per un ridimensionamento della Provincia e della Regione. Ogni Provincia dovrà diventare un Consiglio di Comuni, con un Rappresentante per ogni Comune. mentre la Regione dovrà diventare un Consiglio di Province, con un Rappresentante per ogni Provincia. quindi le elezioni provinciali e regionali saranno abolite, i Consiglieri Regionali e Provinciali spariranno, mentre all'interno dei Consigli Regionali e Provinciali, i Membri eleggeranno il Presidente e gli Assessori, che riceveranno solo un rimborso per le loro spese legate alla loro funzione politica.
La vera forza democratica saranno i Comuni, i quali si potranno anche accorpare, cambiare Provincia, accorpare servizi ecc. sempre se i loro cittadini lo vorranno e lo decideranno con un referendum. da parte nostra il Presidente, gli Assessori, i Consiglieri Provinciali che non si sono mossi in favore di Pisa, prima della nascita del nostro Comitato, dovranno dimettersi e non ricoprire più cariche amministrative comunali, provinciali, regionali, nazionali. si cercheranno un lavoro idoneo alle loro capacità.
Andremo a Firenze! andremo a Roma! Calcesani svegliamoci!
appello ai Sindaci della Provincia di Pisa
“COMITATO PER PISA CAPOLUOGO”
Pisa, Mercoledì 3 Ottobre 2012 ( 2013 S.P. )
Al Sindaco di Pisa
Al Presidente della Provincia di Pisa
Al Presidente dell’ UPI Unione Province Italiane
Ai Sindaci della Provincia di Pisa
Oggetto: Il riordino delle provincie italiane – appello ai Sindaci della Provincia di Pisa affinchè operino come quelli della Provincia di Siena.
Gentili Autorità in indirizzo,
siamo costretti a ritornare sull’argomento “ riordino delle province italiane “, dopo aver avuto notizia che il CAL toscano non è stato in grado di formulare un’ipotesi di riordino; quindi riteniamo che i giochi siano ancora aperti e ciò vale anche a livello nazionale.
Infatti, ad esempio, la Regione Veneto che avrebbe dovuto ridurre le provincie da 6 a 4 ha deciso di lasciare tutto invariato, specificando che quella di Belluno andrebbe confermata in ragione della sua specificità ( ?) .
La provincia di Treviso viene mantenuta grazie all’annessione del Comune di Scorzè ( operazione assolutamente vietata ai fini del raggiungimento dei requisiti).
Rovigo si salverebbe, in relazione alla sua peculiarità territoriale del Polesine ( ? ).
Padova viene confermata “ per le caratteristiche peculiari del territorio “ ( ? ).
Anche in Toscana sembrerebbe che Arezzo possa mantenere la sua provincia, pur non avendo raggiunto il requisito della popolazione.
A Siena rileviamo che i 35 sindaci( su 36 ) del territorio hanno lanciato un appello “ per salvaguardare le competenze territoriali, rivedere i parametri di legge e tutelare la vocazione storico-culturale di Siena come capoluogo”.
Quindi riteniamo doveroso ribadire quanto comunicato il 22 Settembre scorso alle autorità locali e ai politici locali, a tutti i livelli di incarico, circa l’opportunità di far presente che potrebbero richiedere a giusta ragione per la nostra Provincia, l’ applicazione, in sede di redazione dei regolamenti attuativi della legge, di un criterio di compensazione tra i parametri presi a base per l’accorpamento delle Province. Confermiamo quanto già espresso che alla Provincia di Pisa mancano 56 kmq di territorio ( il 2% in meno rispetto al parametro/territorio ), ma, con la sua popolazione di 417.000 abitanti, supera del 19% il paramentro/popolazione.
Infine facciamo appello a tutti i Sindaci ( 39 ) della Provincia di Pisa, affinchè si esprimano a favore di questa idea di compensazione e della conservazione di Pisa come capoluogo, così come è stato fatto per Siena dai Sindaci della provincia senese. Questa potrebbe essere un’ulteriore dimostrazione di chiarezza nei confronti degli oltre 400.000 abitanti i quali pretendono che i loro Sindaci si esprimano sul loro legame alla città di Pisa; se così non fosse escano allo scoperto e si sottopongano al giudizio politico dei cittadini.
Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato:
Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
giovedì 27 settembre 2012
30 settembre Puliamo il mondo
il 30 settembre, insieme a Legambiente Pisa, il Comune di Calci, la Misericordia di Calci organizziamo la ripulitura dai rifiuti della Zambra, se siamo in tanti, possiamo pulire anche un breve tratto del Vallino che scorre dal Campo sportivo, alla stazione dei carabinieri, fino alla Corte.
Oppure il Vallino di Val di Vico che dal Ponte della Tana (semaforo della Gabella) va al Ponte del Guidoni per finire nel fosso della Vicinaia.
Oppure anche il parcheggio di Piè di Villa a Montemagno o quello del Poggio.
tutto dipende da quanti siamo, quindi partecipiamo e pubblicizziamo la cosa e se amiamo Calci, Pisa e la Provincia, entriamo a far parte della Compagnia di Calci.
questo sopra è un volantino che abbiamo donato ai nostri amici del Circolo Arci la Pieve, per sensibilizzare le persone a non gettare nella Zambra le bottiglie, pacchetti di sigarette, giornali, lattine ecc.
il 30 settembre 2012, si è svolto a Calci, "Puliamo il mondo", la Compagnia di Calci, il Comune di Calci, Legambiente Pisa e la Misericordia di Calci, hanno ripulito dai rifiuti la Zambra, dal Ponte Vecchio fino quasi a Caprona, il Vallino di Val di Vico alla Gabella, il fosso della Vicinaia nei pressi del Ponte del Guidoni.
Sono state pulite le seguenti vie: Via Poggio della Propositura, via Arnaccio dal Comune al Ponte della Salita, via XX Settembre, Piazza Cairoli, il parcheggio di Piè di Villa a Montemagno, Piazza del Poggio, la via del Lungomonte dal Ponte dello Zucchini fino al semaforo della Gabella, la via Calcesana dal Ponte della Tana (semaforo alla Gabella) fino al Ponte del Guidoni, compresa la strada che porta al Depuratore del Bagnetto.
Presente il Vicesindaco Antonio Piccioli e Andrea Strambi del Settore 5 "lavori pubblici difesa del territorio” del Comune di Calci, Irene Di Vittorio ed Emanuele Macchi Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?".
Veramente tanti i volontari e le volontarie di tutte le età della Misericordia e della Compagnia di Calci, fondamentale l'aiuto ricevuto dal Comune e da Legambiente.
In precedenza il 28 settembre il Comune aveva portato gli alunni della Scuola Elementare a pulire i giardini comunali e i giardini della Cagnola.
La Compagnia di Calci intende pubblicamente ringraziare il Comune di Calci e Legambiente Pisa per l'aiuto ricevuto, la Valle spd per tutte le pulizie dai rifiuti fatte in precedenza per la Zambra di Castelmaggiore, i Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?" e la Misericordia, che alla fine della giornata ha offerto un pranzo a tutti i partecipanti.
Oppure il Vallino di Val di Vico che dal Ponte della Tana (semaforo della Gabella) va al Ponte del Guidoni per finire nel fosso della Vicinaia.
Oppure anche il parcheggio di Piè di Villa a Montemagno o quello del Poggio.
tutto dipende da quanti siamo, quindi partecipiamo e pubblicizziamo la cosa e se amiamo Calci, Pisa e la Provincia, entriamo a far parte della Compagnia di Calci.
questo sopra è un volantino che abbiamo donato ai nostri amici del Circolo Arci la Pieve, per sensibilizzare le persone a non gettare nella Zambra le bottiglie, pacchetti di sigarette, giornali, lattine ecc.
il 30 settembre 2012, si è svolto a Calci, "Puliamo il mondo", la Compagnia di Calci, il Comune di Calci, Legambiente Pisa e la Misericordia di Calci, hanno ripulito dai rifiuti la Zambra, dal Ponte Vecchio fino quasi a Caprona, il Vallino di Val di Vico alla Gabella, il fosso della Vicinaia nei pressi del Ponte del Guidoni.
Sono state pulite le seguenti vie: Via Poggio della Propositura, via Arnaccio dal Comune al Ponte della Salita, via XX Settembre, Piazza Cairoli, il parcheggio di Piè di Villa a Montemagno, Piazza del Poggio, la via del Lungomonte dal Ponte dello Zucchini fino al semaforo della Gabella, la via Calcesana dal Ponte della Tana (semaforo alla Gabella) fino al Ponte del Guidoni, compresa la strada che porta al Depuratore del Bagnetto.
Presente il Vicesindaco Antonio Piccioli e Andrea Strambi del Settore 5 "lavori pubblici difesa del territorio” del Comune di Calci, Irene Di Vittorio ed Emanuele Macchi Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?".
Veramente tanti i volontari e le volontarie di tutte le età della Misericordia e della Compagnia di Calci, fondamentale l'aiuto ricevuto dal Comune e da Legambiente.
In precedenza il 28 settembre il Comune aveva portato gli alunni della Scuola Elementare a pulire i giardini comunali e i giardini della Cagnola.
La Compagnia di Calci intende pubblicamente ringraziare il Comune di Calci e Legambiente Pisa per l'aiuto ricevuto, la Valle spd per tutte le pulizie dai rifiuti fatte in precedenza per la Zambra di Castelmaggiore, i Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?" e la Misericordia, che alla fine della giornata ha offerto un pranzo a tutti i partecipanti.
29 settembre tutti a Pisa!!
Il "Comitato per Pisa Capoluogo di Provincia" (di cui facciamo parte anche noi della Compagnia di Calci) organizza sabato 29 settembre alle ore 17.00 una manifestazione per dire no alla legge nazionale che vorrebbe cancellare Pisa e Provincia per far diventare Capoluogo Livorno!
Ci troveremo alle 16.00 di fronte alla Pieve di Calci e partiremo con le auto verso Pisa, noi calcesani dobbiamo partecipare e far partecipare, zero scuse, diventare livornesi non esiste!!
Chi può faccia foto e video, facciamo cartelli, striscioni contro i costi della politica, portiamo bandiere pisane. Vi ricordiamo che per sopprimere un territorio l'art. 133 della Costituzione della Repubblica Italiana dice che: Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione.
La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi, istituire nel proprio territorio, nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni.
Ci troveremo alle 16.00 di fronte alla Pieve di Calci e partiremo con le auto verso Pisa, noi calcesani dobbiamo partecipare e far partecipare, zero scuse, diventare livornesi non esiste!!
Chi può faccia foto e video, facciamo cartelli, striscioni contro i costi della politica, portiamo bandiere pisane. Vi ricordiamo che per sopprimere un territorio l'art. 133 della Costituzione della Repubblica Italiana dice che: Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione.
La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi, istituire nel proprio territorio, nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni.
29 agosto giornata in ricordo della Battaglia di Montecatini
Associazione Compagnia di Calci
Resoconto della serata "29 agosto 1315 Battaglia di Montecatini"
Erano presenti cittadini calcesani, Fautori della Compagnia di Calci, tesserati di Rifondazione Comunista (Genovesi e Paffetti) e dell'Italia dei Valori (Buoncristiani e altri cittadini calcesani dell'idv) presenti anche i Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?" Irene Di Vittorio ed Emanuele Macchi, la Coordinatrice del Progetto l'Ing. Claudia Casini e Paolo Perelli di Federconsumatori di Pisa.
Un solo rappresentante del Comune, il Consigliere Comunale Fabio Paffetti.
Dopo aver brevemente ricordato le vicende storiche del 1315, la passeggiata si è snodata dal Ponte di via Roma lungo la Zambra fino nel Natali, da qui in via Ruschi e in via Don Minzoni per terminare in Corte Gargini, dove abbiamo visto alcuni filmati riguardanti la Zambra di Castelmaggiore e l'Acquedotto di Mino Cei, che altro non è che un enorme tubo che toglie l'acqua alla Zambra.
Durante il tragitto sono stati ascoltati cittadini che hanno denunciato varie criticità.
eccoVi un riassunto delle domande fatte durante la serata:
Situazione Acquedotto di Mino Cei: di chi è? quanta acqua preleva? dove la porta? ci sono delle perdite? cosa ne faremo in futuro e chi e come lo gestirà?
Costruzione di un fontanello pubblico da parte del Comune di Calci e di Acque spa: dove farlo? quanto costa? è vero che il Comune di Cascina lo ha pagato 25.000,00€ mentre quello di Calcinaia lo ha pagato 50,000€? e noi quanto lo pagheremo?
Depuratore della Baragaglia-Fra le Zambre: da quanto non funziona più? è di proprietà comunale o di Acque spa? ci sono pericoli di infiltrazione nel terreno del materiale inquinante che si accumula in un fosso li vicino?
l'aldio, ovvero il Canale del consorzio Macinante, di chi è? è possibile prelevare acqua dall'aldio?
continuare lo studio fatto da Lorella Bonanni sull'aldio, sui borgonai, gore, aldietti, lavatoi ecc. catalogare e fotografare il tutto e controllare che queste strutture archeologiche industriali non siano distrutte o manomesse.
E' possibile far funzionare di nuovo una parte dell'Aldio?
qualità dell'acqua di tutti i corsi d'acqua calcesani: ci pensa Arpat? lo ha mai fatto? a chi ha comunicato i valori? che strumenti hanno i cittadini per controllare la veridicità delle eventuali risposte di Arpat?
mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua: esiste una mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua? e se no, chi la deve fare?
le fonti di Calci: come mai si sono seccate le fonti del Diaccetto, Pruno, San Bernardo, Pirone, Bagnetto, Sant'Agata?
fauna ittica: come è lo stato di salute e il popolamento di trote fario, salamandre, tritoni, gamberi d'acqua dolce?
le piante nei corsi d'acqua: quali sono pericolose in caso di piena? quanta acqua prelevano? vanno abbattute? quali si e quali no?
rapporti con Fiumi e Fossi: dove e quando viene pulita la Zambra di Castelmaggiore? e gli altri corsi d'acqua? chi pulisce le piante infestanti nate sui muri che contengono la Zambra (v. via Don Minzoni)
i ponti sulle Zambre: è possibile ricostruirli con l'antico disegno? chi ha ricostruito in maniera oscena il Ponte di Corte Gargini?
mappatura degli scali nelle Zambre: quanti sono e quanti erano?
rapporto con Acque spa: visto che è stato prolungato il rapporto con il Comune di Calci fino al 2026, scadeva nel 2021, cosa farà per Calci Acque spa?
1) verificare la situazione degli acquedotti calcesani, quello di Castelmaggiore cade a pezzi,
2) fare una mappatura delle tubature, tante perdono acqua,
3) l'acqua portata a Tre Colli è gialla e sa di varichina,
4) Calci potrà dare l'acqua ad altri Comuni? quanta acqua se ne va da Calci con i recenti lavori fatti a Caprona? che vantaggi ci sono per Calci? la falda acquifera di Calci può supportare questa fuga di acqua? ci sono studi fatti a proposito e da chi?
http://www.zambracalci.it
Resoconto della serata "29 agosto 1315 Battaglia di Montecatini"
Erano presenti cittadini calcesani, Fautori della Compagnia di Calci, tesserati di Rifondazione Comunista (Genovesi e Paffetti) e dell'Italia dei Valori (Buoncristiani e altri cittadini calcesani dell'idv) presenti anche i Promotori del Progetto "Quale futuro per la Zambra?" Irene Di Vittorio ed Emanuele Macchi, la Coordinatrice del Progetto l'Ing. Claudia Casini e Paolo Perelli di Federconsumatori di Pisa.
Un solo rappresentante del Comune, il Consigliere Comunale Fabio Paffetti.
Dopo aver brevemente ricordato le vicende storiche del 1315, la passeggiata si è snodata dal Ponte di via Roma lungo la Zambra fino nel Natali, da qui in via Ruschi e in via Don Minzoni per terminare in Corte Gargini, dove abbiamo visto alcuni filmati riguardanti la Zambra di Castelmaggiore e l'Acquedotto di Mino Cei, che altro non è che un enorme tubo che toglie l'acqua alla Zambra.
Durante il tragitto sono stati ascoltati cittadini che hanno denunciato varie criticità.
eccoVi un riassunto delle domande fatte durante la serata:
Situazione Acquedotto di Mino Cei: di chi è? quanta acqua preleva? dove la porta? ci sono delle perdite? cosa ne faremo in futuro e chi e come lo gestirà?
Costruzione di un fontanello pubblico da parte del Comune di Calci e di Acque spa: dove farlo? quanto costa? è vero che il Comune di Cascina lo ha pagato 25.000,00€ mentre quello di Calcinaia lo ha pagato 50,000€? e noi quanto lo pagheremo?
Depuratore della Baragaglia-Fra le Zambre: da quanto non funziona più? è di proprietà comunale o di Acque spa? ci sono pericoli di infiltrazione nel terreno del materiale inquinante che si accumula in un fosso li vicino?
l'aldio, ovvero il Canale del consorzio Macinante, di chi è? è possibile prelevare acqua dall'aldio?
continuare lo studio fatto da Lorella Bonanni sull'aldio, sui borgonai, gore, aldietti, lavatoi ecc. catalogare e fotografare il tutto e controllare che queste strutture archeologiche industriali non siano distrutte o manomesse.
E' possibile far funzionare di nuovo una parte dell'Aldio?
qualità dell'acqua di tutti i corsi d'acqua calcesani: ci pensa Arpat? lo ha mai fatto? a chi ha comunicato i valori? che strumenti hanno i cittadini per controllare la veridicità delle eventuali risposte di Arpat?
mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua: esiste una mappatura degli scarichi nei corsi d'acqua? e se no, chi la deve fare?
le fonti di Calci: come mai si sono seccate le fonti del Diaccetto, Pruno, San Bernardo, Pirone, Bagnetto, Sant'Agata?
fauna ittica: come è lo stato di salute e il popolamento di trote fario, salamandre, tritoni, gamberi d'acqua dolce?
le piante nei corsi d'acqua: quali sono pericolose in caso di piena? quanta acqua prelevano? vanno abbattute? quali si e quali no?
rapporti con Fiumi e Fossi: dove e quando viene pulita la Zambra di Castelmaggiore? e gli altri corsi d'acqua? chi pulisce le piante infestanti nate sui muri che contengono la Zambra (v. via Don Minzoni)
i ponti sulle Zambre: è possibile ricostruirli con l'antico disegno? chi ha ricostruito in maniera oscena il Ponte di Corte Gargini?
mappatura degli scali nelle Zambre: quanti sono e quanti erano?
rapporto con Acque spa: visto che è stato prolungato il rapporto con il Comune di Calci fino al 2026, scadeva nel 2021, cosa farà per Calci Acque spa?
1) verificare la situazione degli acquedotti calcesani, quello di Castelmaggiore cade a pezzi,
2) fare una mappatura delle tubature, tante perdono acqua,
3) l'acqua portata a Tre Colli è gialla e sa di varichina,
4) Calci potrà dare l'acqua ad altri Comuni? quanta acqua se ne va da Calci con i recenti lavori fatti a Caprona? che vantaggi ci sono per Calci? la falda acquifera di Calci può supportare questa fuga di acqua? ci sono studi fatti a proposito e da chi?
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