martedì 20 luglio 2010

Dicono di Noi

La Compagnia di Calci lancia un appello al futuro Sindaco: salviamo Calci!

A Calci si è incentivato troppo l’insediamento residenziale, la cementificazione ha creato la necessità di fornire servizi (viabilità di accesso, parcheggi, acqua potabile, fognature, illuminazione, giardini pubblici ecc.) ad un numero crescente di persone, senza poter permettersi di adeguare compiutamente gli impianti e le infrastrutture a causa dell’utilizzo degli oneri di urbanizzazione (destinati alle spese per investimenti) a copertura delle spese correnti.
Ciò ha portato l’utilizzo di Calci come zona residenziale di Pisa, non vissuta né partecipata, ma utilizzata solo per il riposo notturno ed il relax festivo, con un mercato immobiliare con quotazioni stellari, fatto che ha costretto buona parte delle nuove generazioni ad emigrare, alla ricerca di un alloggio a prezzi meno esosi, con conseguente ulteriore depauperamento del tessuto sociale e delle relazioni.
Oggi dobbiamo promuovere l’occupazione temporanea del territorio, attraverso il turismo, che consentirebbe, di aumentare la ricchezza economica e la salvaguardia del territorio.
Il Comune dovrà incentivare la realizzazione delle strutture ricettive in plessi già esistenti o da recuperare, salvaguardando così il paesaggio.
Il Comune dovrà aiutare le Associazioni che hanno ripulito la Zambra dai rifiuti, stessa cosa dovrà essere fatta anche negli altri torrenti, mentre si dovranno tutelare gli ulivi, che non si dovranno più abbattere, in quanto veri monumenti naturali di Calci.
Massima cura per tutti i giardini pubblici, bisognerà fare un inventario di ciò che rimane di molini e frantoi, tutelandoli così da abusi, dovremo difendere il Molino e il Castello del Gangalandi, la Verruca e la Badia, Nicosia, borghi come Montemagno, il Colle, Villa, Caprile ecc.
Nessuno ci ha detto, quanto ancora, dei vecchi piani regolatori, si dovrà costruire, noi diciamo che chi vincerà, dovrà tentare di fare la Variante al Piano Strutturale volta ad eliminare la possibilità di realizzare nuovi insediamenti residenziali con nuovo impegno di suolo (ovvero su aree attualmente non urbanizzate) nell’UTOE 2 (Montemagno – Rezzano – Cappetta – La Corte).
Si dovrà impedire di costruire nei campi tra San Vito e San Piero, salvaguardando una zona verde di notevole pregio e l'esistenza del vicino maneggio di cavalli; le case popolari andranno fatte alla Gabella, zona ormai stravolta e irriconoscibile, purtroppo alle case popolari bisognava pensarci prima di cementificare ovunque e senza criterio.
Grande aiuto e ascolto dovrà essere dato alle tante Associazioni che negli ultimi anni si sono date da fare, dandogli carta bianca nei loro progetti.
dovremo fare di tutto per realizzare in tempi brevi l'Asilo nido, esigenza questa, sentita da tutta la popolazione.
Ma soprattutto vogliamo Sindaco e Assessori che amino Calci, vogliamo gente che non sia responsabile delle assurde lottizzazioni del passato, vogliamo gente che conosce e che ama il territorio da una vita, non gente che si scopre innamorata del territorio solo in tempo di elezioni.
Vogliamo che Calci ritorni ad essere un Comune rurale e pisano, vogliamo riaprire sentieri e strade pubbliche e vicinali, vogliamo ripiantare gli ulivi da dove sono stati tolti e oscurare con piante sempre verdi, tutti quegli ecomostri che gli Amministratori del passato ci hanno imposto.

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